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Da: Ufficio Stampa Fabio Bergamini Lega

«Bondeno è un modello di forza, di orgoglio, di coraggio, di ripartenza, di ricostruzione e di buona amministrazione – ha detto ieri a Bondeno Matteo Salvini –. Quindi, mi piacerebbe che il modello di buona amministrazione passasse direttamente in Regione. E’ passato in Comune a Ferrara, ed il 26 gennaio può arrivare anche in Regione e le cose cambieranno da così a così». Il cenno che fa Salvini con la mano è inequivocabile. Soprattutto, perché attorno al “Capitano” c’erano il sindaco di Bondeno, Fabio Bergamini, candidato alle elezioni regionali, e l’attuale primo cittadino di Ferrara, Alan Fabbri, che proprio da Bondeno ha cominciato la sua avventura politica. Fabio Bergamini è l’uomo che secondo il segretario federale del Carroccio può contribuire a portare il nuovo “verbo” in Regione. Salvini ha visitato ieri, durante la festa della Befana a Bondeno, l’Agri-Market aperto proprio sotto il municipio, prendendo confidenza con i marchi “Deco” con cui il Comune ha certificato i suoi prodotti a chilometro zero, che creano indotto e garantiscono la qualità ai consumatori. Poi, il consueto bagno di folla e selfie. Con Matteo Salvini, c’era anche il segretario della Lega Emilia, Gianluca Vinci: «Come Lega, abbiamo puntato da diversi mesi sulle figure dei sindaci, perché rappresentano i territori e sanno quali sono le esigenze dei cittadini. Quella di Fabio Bergamini, assieme ad altre candidature che abbiamo sostenuto in tutta l’Emilia-Romagna – spiega Vinci – rappresenta la volontà di portare in Regione un’esperienza di buona amministrazione del territorio che, a questo punto, dovrà arrivare anche a Bologna: la Regione ha molti poteri, un bilancio importante che supera i 12 miliardi di euro, ma il cittadino non lo sa, perché la Regione non conosce il cittadino. In questo modo, noi cerchiamo di fare funzionare la macchina amministrativa, come già funziona in Veneto e in Lombardia».

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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