Skip to main content

da: organizzatori

L’Associazione Sportiva Dilettantistica “3-cycle” comunica che martedi 22 dicembre alle ore 20 presso la Sala Estense -piazza Municipale Ferrara nell’ambito della rassegna “Autori a Corte” alla presenza degli autori verrà presentato il libro: Pedalando verso Caponord. Un sogno lungo 30 giorni… Ilaria Corli con Marco Nagliati Edizioni La Carmelina. Modera l’incontro: Enrico Balestra, Presidente Provinciale Uisp Ferrara
“Pedalando verso Caponord” rappresenta la conclusione ideale dell’avventura di Ilaria, giovane sportiva ferrarese, verso il tetto d’Europa. Il libro, sotto forma di diario di viaggio, racconta le emozioni, gli incontri e gli aneddoti del “sogno lungo 30 giorni”.
“All’improvviso lo sento…. il battito del mio cuore. E’ come una marea inesorabile. Scende nello stomaco, sale a tambureggiare le tempie. Sono nel tunnel….. e un po’ me lo aspettavo. La conclusione della mia avventura, ancora non vedo Caponord ma posso quasi toccarlo. Devo scendere 212 metri sotto il livello del mare: alle spalle la terra ferma, la Norvegia. Davanti, in fondo a quel buco nero che sembra volermi inghiottire, c’è l’isola di Magerøya. Vicina al sogno, eppure lontana perchè sto soffrendo…. in questo imbuto buio ed assordante devo percorrere sette chilometri. Bum, bum, bum: il cuore martella e si confonde con gli altri rumori. Rallento un po’ dopo essermi inoltrata per quattro chilometri dentro a questo tubo claustrofobico. Ne avevo sentito parlare ma niente ti prepara come la realtà….”
Una giovane ragazza, una bicicletta e l’Europa. Quattromiladuecento chilometri complessivi e dieci nazioni attraversate in un mese. Il viaggio di Ilaria Corli verso Capo Nord, un percorso esperienziale ed emotivo…
Ilaria Corli è nata a Ponte dell’Olio (PC) il 14 luglio 1987. Vive a Ferrara, dove si è laureata in Matematica (2010). Cresciuta con la passione per lo sport, si è poi laureata in Management dello Sport presso l’Università di Firenze (2013), e attualmente frequenta la facoltà di Scienze Motorie nella sua città. Tecnico Federale di Triathlon, segue i ragazzi dai 4 ai 18 anni. Amante dei lunghi viaggi in solitaria in bicicletta, per le emozioni di avventura, libertà e crescita interiore che riesce a realizzare, al momento attuale ha compiuto: Barcellona-Ferrara: 1200 km in 6 giorni nel 2013; Ferrara-Oslo: 2400 km in 12 giorni nel 2014; Ferrara- Caponord: 4200
km in 30 giorni nel 2015.
Marco Nagliati è nato a Ferrara il 20 agosto 1964. Diplomatosi alle Magistrali ha frequentato la facoltà di Giurisprudenza, iniziando anche a collaborare con radio e televisioni locali. È stato a lungo corrispondente del Gazzettino, prima di entrare a tempo pieno nella redazione di Telestense, collaborando contemporaneamente con il settimanale La Piazza. Nel marzo del 1989 è stato assunto dall’Editoriale Finegil-La Repubblica. Lavora da sempre alla Nuova Ferrara e si occupa di sport. Boxe e basket le discipline che ha seguito con passione, senza trascurare il calcio. È giornalista professionista dal 1992. Da quasi quindici anni è caposervizio sport. Sulle colonne della Nuova Ferrara ha raccontato tutti i viaggi di Ilaria.

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it