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da: MoVimento 5 Stelle Ferrara

Facendo seguito al nostro comunicato della scorsa settimana, in cui si formulavano precise domande al Sindaco Pinocchio, riguardo il suo assordante silenzio sul tema caldissimo delle trivellazioni metano, ripreso peraltro lunedì scorso da una puntata agghiacciante di Report su RAI 3 e in appoggio alle recenti dichiarazioni dei rappresentanti del Comitato FerrarAria Salute, che pongono l’accento sulla totale mancanza di trasparenza e sull’informazione distorta riguardo il rapporto tra sismicità indotta e trivellazioni per la geotermia, il M5S ribadisce il proprio NO al progetto di via Conchetta, così come più volte dichiarato e argomentato.
E’ ormai noto che, per le caratteristiche tecniche, per i rischi legati all’impatto nel sottosuolo, per il bilancio energetico controverso, per la mancanza di effettivi benefici ambientali, di salute ed economici per i cittadini, il progetto di ampliamento del teleriscaldamento con un grosso impianto geotermico in una delle aree verdi più preziose della città, si configura come l’ennesimo regalo a mamma Hera, tutor della carriera politica del Sindaco uscente Tagliani. Il quale si è meritato il soprannome di Pinocchio (attribuibile a MOLTI suoi colleghi amministratori del PD regionale) grazie al finto sondaggio telefonico per “consultare “ i ferraresi su un progetto di cui più della metà degli interpellati non conosceva nulla.
Non sappiamo cosa potrà succedere in termini di sismicità indotta, considerato che si perfora su una faglia attiva, ma le spiegazioni del prof. Ortolani, una delle voci più autorevoli in questo campo, evidenziano la possibilità di innesco di effetti sismici con elevata magnitudo, perché si andrà ad intervenire in una zona con un sottosuolo instabile per un forte carico di energia tettonica. Nella zona di Ferrara nel 2012 ci sono stati 7 eventi sismici di cui 4 nell’area di Casaglia, non tanto lontani dai pozzi di iniezione e di emungimento.
Inoltre ci sono concreti rischi di inquinamento delle acque perché, come ben riportato più volte dallo stesso servizio di Milena Gabanelli, non si conosce mai la natura delle sostanze chimiche iniettate nel sottosuolo nella fase di trivellazione, in quanto coperte da segreto industriale. Teniamo presente che pozzi di prelievo dell’acqua di Ferrara non sono poi così distanti.
Se il vecchio impianto è una falsa geotermia per via della partecipazione importante dell’inceneritore, il nuovo impianto lo è per via della profonda perforazione (a 3.000 metri la temperatura è sempre di 100° gradi circa, perché corrisponde al gradiente termico medio del pianeta) e delle tre centrali a gas cosiddette a supporto, anche se Hera rassicura sul fatto che siano solo di emergenza.
Mettendo insieme i due impianti (289 Gwht totali) gli indici delle fonti energetiche di calore varierebbero come segue: 60% calore geotermico, 25,5% inceneritore, 14% metano, 0,5% solare.
Hera sa bene che per avere gli incentivi almeno il 50% dell’energia deve arrivare dalle fonti rinnovabili. Alla fine i business di Hera saranno :
– gli incentivi per il teleriscaldamento (che sono soldi nostri);
– il CAC (contributo ambientale) che sono pure soldi pagati dai cittadini che dovrebbero servire a
calmierare il costo della differenziata;
– il prezzo dei rifiuti speciali che arriveranno all’inceneritore di Ferrara da altre Regioni.
Infine, bisogna ragionare sul prezzo del teleriscaldamento. Non essendoci normative o authority che forniscano unità di misura per la gestione di calore, è stato assunto come unità di misura il KWh termico fornito da un metro cubo di gas metano, con uno sconto rispetto a questo valore (0,98 metano – 0,78 teleriscaldamento) per invogliare l’utente ad abbandonare le vecchie caldaie a gas metano ed usufruire del TLR.
Ma il costo effettivo del riscaldamento non di saprà mai perché rimarrà come segreto per Hera. Sappiamo solo che per scaldare l ‘acqua useranno i rifiuti sui quali i cittadini hanno già pagato il contributo ambientale Conai (CAC), hanno poi pagato nuovamente i rifiuti con la bolletta della raccolta ed infine li pagheranno nuovamente per il riscaldamento. Chi intasca tutto questo fiume di denaro?? Come sempre mamma Hera, con la benedizione del nostro sindaco.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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