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Da: Organizzatori
Le nuove frontiere dell’occupazione giovanile sul territorio presentate ai giovani maturandi del Montalcini.
A conclusione dell’ampio e variegato ventaglio di attività inerenti all’orientamento in uscita messe in atto dall’Istituto Superiore Montalcini per gli studenti delle classi quinte, nella mattinata di Sabato 25 Maggio si è svolta una conferenza incentrata su un tema di stringente attualità: la correlazione sempre più stretta e costante tra la Scuola e il mondo dell’imprenditoria.
L’evento, tenutosi presso l’Aula Magna dell’Istituto Tecnico Economico di Portomaggiore, ha avuto come soggetti attivi il dott. Giampaolo Barbieri, coordinatore del Progetto Made in Porto 4.0, il dott. Giuseppe Sarti, Presidente della Città del Ragazzo di Ferrara e Giorgio Marzola, imprenditore, titolare dell’Azienda SA.MA, i quali hanno illustrato i risultati decisamente positivi prodotti dal lavoro di squadra portato avanti dalla Scuola, dalla Formazione Professionale, dal Comune e dalla realtà dell’imprenditoria locale.
In questo contesto, trova un suo spazio incisivo il Progetto Made in Porto 4.0 che si declina in due principali linee direttrici strettamente correlate tra loro, creare opportunità di lavoro per i giovani neo-diplomati e fornire loro la possibilità di perfezionarsi professionalmente attraverso l’organizzazione di corsi altamente specializzati .
Coordinatore del convegno è stato il prof. Mauro Bertoni, responsabile del Polo di Istruzione Tecnica di Portomaggiore .
La mattinata è stata introdotta dal Dirigente Scolastico del Montalcini, prof. Francesco Borciani che, riportando l’esperienza della dimensione scolastica tedesca basata su un rapporto fortemente sinergico tra il mondo imprenditoriale/aziendale e il sistema dell’Istruzione, ha sottolineato, con comprensibile orgoglio, come tale realtà si stia attuando nel nostro tessuto locale.
Affermazione confermata e rimarcata con fermezza anche dall’assessore all’Istruzione, prof. Giuseppe Alesci, che ha richiamato l’ attenzione sulle molteplici opportunità di mettersi in gioco in ambito lavorativo fornite ai giovani portuensi, prima fra tutte proprio il Progetto Made in Porto 4.0.
L’incontro è proseguito con la relazione del dott. Giuseppe Sarti che ha parlato della Corporate Academy, associazione di aziende del territorio che promuovono l’organizzazione di corsi per creare figure professionali specializzate nel settore della meccanica di alta precisione, oggi richiestissime dal mercato lavorativo.
Si tratta di corsi gratuiti di 600 ore (240 trascorse in Azienda) aperti a tutti i giovani neodiplomati, anche non provenienti da indirizzi di studio a sfondo tecnologico.
Di seguito, l’intervento del dott. Gian Paolo Barbieri che ha delineato il modus operandi di molte aziende della nostra realtà locale dove, alla base dell’impianto organizzativo, sussiste un rapporto quasi paritario tra imprenditori e lavoratori dipendenti in cui tutti apportano il loro prezioso contributo per il buon funzionamento dell’azienda stessa.
La realtà delle piccole e medie imprese del nostro territorio, ben lontana dall’immagine stereotipata della fabbrica rappresentata in molti film dove dipendenti annoiati svolgono operazioni monotone e ripetitive, è invece una realtà dinamica dove ognuno costituisce un tassello unico ed indispensabile del processo lavorativo.
Di indiscutibile interesse, soprattutto per l’immediatezza e lo spirito decisamente pragmatico, sono state le parole di Giorgio Marzola, titolare della SA.MA, azienda fondata nel 1978 che conta circa 35 dipendenti e produce macchine per imballaggio.
Nel suo discorso Marzola ha esortato i giovani presenti a rimanere sul territorio e a cercare prima di tutto in esso opportunità di impiego, li ha sollecitati ad avere il coraggio di iniziare anche attività autonome, proprio come ha fatto lui, per contribuire a rilanciare l’economia della nostra zona.
Credere con ferma convinzione in ciò che si fa rappresenta il migliore incentivo per costruirsi il proprio futuro professionale.
A spiegare nel dettaglio l’organizzazione dei corsi nell’ambito del Progetto, le parole di un testimone diretto, Giulio Verlato che sta seguendo un corso di specializzazione di meccanica di precisione.
Il giovane relatore ha precisato come i corsi siano aperti a tutti i ragazzi in possesso di un diploma di maturità, a prescindere dal tipo di indirizzo di studi, poichè viene comunque fornita una formazione teorica di base che troverà, in seguito, una concreta attuazione nelle attività svolte direttamente in azienda. Ha posto in rilievo il fatto che molti giovani frequentanti, pur non avendo ancora terminato il corso, hanno già avuto la possibilità di sottoscrivere contratti di lavoro presso aziende locali.
Al termine degli interventi è stata offerta agli studenti delle classi quinte del Tecnico Tecnologico, del Tecnico Economico e del Professionale Meccanico, che hanno presenziato con interesse alla convention, la possibilità di proporsi per un colloquio di lavoro con gli ospiti del convegno.
Una mattinata veramente fruttuosa e densa di preziosi insegnamenti per i giovani presenti che tra pochissimo tempo si troveranno di fronte ad una scelta decisiva per il loro futuro.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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