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Da: Ufficio Stampa Il Giardino del mondo

Nell’ambito de “Il giardino del mondo”, progetto vincitore del concorso “Io amo i beni culturali” edizione 2018, bandito da IBACN Emilia-Romagna, l’Associazione Donne di carta incontra – lunedì 4 marzo – gli studenti della II G (insegnante Lorenza Cenacchi) del Liceo Carducci di via Dosso Dossi, per indagare la lettura sotto una nuova luce: quale mezzo per decifrare codici non necessariamente alfabetici.
L’incontro ha essenzialmente lo scopo di far riflettere sulle varie modalità di lettura; lettura non solo di un libro o di un testo scritto (come canzoni ad esempio) ma anche lettura dei gesti, che a volte possono essere mal interpretati.
Gli studenti analizzeranno queste possibilità conducendo un’esperienza unica, quella della conoscenza e dell’ascolto di “persone-libro” – fiore all’occhiello dell’Associazione Donne di carta – che interpreteranno brani riguardanti tematiche quali migrazione, accoglienza, ecc. come i personaggi del celebre romanzo Farenheit 451 di Ray Bradbury. Ad esse si affiancherà la lettura tradizionale di testi attinenti al quartiere Giardino come “Casapercasa” di Sandro Abruzzese.
L’incontro proseguirà lasciando la parola ai ragazzi che saranno invitati ad esprimersi sulla lettura e sul tema del fraintendimento, dell’equivoco, portando esempi concreti tratti dalla loro esperienza di vita.
In preparazione del secondo incontro, in programma per venerdì 29 marzo, sarà infine chiesto loro di individuare brani di poche righe desunti non solo da testi scritti, ma anche da canzoni o video, da “dire” a memoria.
L’Associazione Donne di carta, fondata a Roma nel 2008, propone la lettura come strumento di crescita dell’individuo e dell’intera collettività, per costruire soluzioni e strumenti educativi-formativi che accrescano le competenze linguistiche di chi legge rivalutando anche il ruolo formativo di ogni lingua madre e facilitare la conservazione, la circolazione e il riuso del patrimonio linguistico e storico delle diverse comunità socio-culturali. Incontrare l’altro, inteso come persona che utilizza linguaggi verbali e non verbali differenti, modi diversi di vivere e rappresentarsi lo spazio dentro le proprie case e nel quartiere.  Ciascuno di noi costruisce una mappa personale della propria storia ed esperienza di vita; incontrare gli altri richiede un’interazione tra le tante mappe personali, in una visione complessa e non semplicistica della realtà. La lettura e la narrazione sono strumenti metodologici significativi per conoscere altre realtà culturali, fin dai primi anni di vita.
La cellula ferrarese di Donne di carta (www.donnedicarta.org/la-cellula-di-ferrara) proseguirà l’attività laboratoriale anche nel corso della primavera coinvolgendo la Scuola Primaria Poledrelli e il Nido Giardino.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it