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Sabato 17 e domenica 18 settembre, Parco Massari, Ferrara

Una due giorni all’insegna dello stare insieme, bambini e adulti, nella cornice verdissima del Parco Massari di Ferrara. Questo, in estrema sintesi, potrebbe definirsi LITTLE. La festa dei piccoli, in programma a Ferrara sabato 17 e domenica 18 settembre. Eppure non basta certamente questo a raccontare l’evento.
Come si legge sul programma, «per descriverlo non basta una parola: creatività, musica, arte, danza, relax, gioco, divertimento, accoglienza, ascolto, sorpresa… Tutto questo è LITTLE. E molto di più.» Così lo presentano alla conferenza stampa di stamane le organizzatrici Francesca Venturoli e Barbara Pizzo, che attraverso Associazione Carpemira offrono al pubblico delle famiglie una importante possibilità di incontro, esperienza, svago, il tutto nel rispetto reciproco e dell’ambiente, come pure delle diversità.
LITTLE. La festa dei piccoli, nasce dal desiderio di «sensibilizzare al mondo e ai bisogni dei piccoli», spiegano le organizzatrici, «proponendo la cultura del fare (o non fare!) insieme, adulti e bambini, con piacere e divertimento, tra scoperta e sorpresa, nel rispetto della natura, ovvero della fisiologia, delle differenze, dell’ambiente che abitiamo. Perché la nostra convinzione è che la curiosità e la libertà (ri)creativa consentano ad adulti e bambini, insieme, di scoprire divertendosi e di conoscere così qualcosa di più di loro stessi e del mondo».
L’evento è patrocinato dal Comune di Ferrara, rappresentato in conferenza dal Vice Sindaco Massimo Maisto, Assessore alla Cultura e da Annalisa Felletti, Assessora alla Pubblica Istruzione. Entrambi hanno salutato l’iniziativa con entusiasmo, Maisto evidenziando come anche questo evento vada a inserirsi e a completare un quadro sempre più ricco di proposte culturali che fanno di Ferrara tra le città più attive in questo senso, Felletti sottolineando la cura e la qualità di LITTLE nel panorama dell’offerta cittadina per le famiglie.
Già alla sua seconda edizione si prospetta cresciuto, nel network come nella proposta. Nato da un’idea di Carpemira e patrocinato dal Comune di Ferrara, quest’anno vanta anche la collaborazione, oltre che di Barbara Pizzo, di Artebambini, l’ente riconosciuto dal MIUR noto per le edizioni di qualità dedicate a bambini e ragazzi, per le importanti collaborazioni con musei, pinacoteche e istituti culturali e per l’offerta formativa rivolta a insegnanti e operatori culturali. E’ stato proprio il cofondatore Mauro Speraggi a raccontare come sia stata la vicinanza di pensiero tra Artebambini e Little nel guardare alla relazione e al fare con i bambini a convincere l’ente bolognese ad accogliere l’invito di Carpemira ad aderire in qualità di partner, attivo con diversi laboratori.
Una felice liaison, dunque, alla base di un nutritissimo programma grazie al quale nelle due giornate si avvicenderanno numerose attività firmate da diverse realtà ferraresi e italiane operanti nell’ambito di infanzia, genitorialità, perinatalità, tra arte, musica, editoria e tanto altro ancora, cui le famiglie potranno accedere gratuitamente previo tesseramento all’associazione per l’anno sociale 2016/17 (€ 10, anche in loco).

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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