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da: ufficio stampa Ascom Ferrara

“Sbarcheranno” nel pomeriggio a partire dalle ore 15 del 29 aprile nella città dei Trepponti una decina di operatori internazionali (4 Russia, 2 Italia, 2 Regno Unito, 1 Germania, 1 Norvegia) per visitare il parco del Delta e la storica città di Comacchio. Stiamo parlando del Buy Delta del Po, organizzato da Ascom Ferrara, l’affermato appuntamento dedicato al mondo dei professionisti del settore.
Un vero e proprio tour per gli operatori – in visita alla Wellness Valley dell’Emilia Romagna – che partiranno dalla Manifattura dei Marinati (Museo del Gusto dell’Emilia Romagna).

“Il Buy Delta del Po è nella giusta direzione di concreta promo valorizzazione del nostro territorio e di un entroterra che sono di ricchezza inestimabile, anche in considerazione della procedura Unesco sul progetto MAB. Il parco del Delta è un richiamo fortissimo per un turismo che coniuga paesaggi, storia ed enogastronomia, e quest’ultima è peraltro un elemento portante, specie in considerazione dall’imminente partenza di Expo. In questo modo si possono incentivare presenze e flussi allargando le opportunità della nostra riviera” commenta Gianfranco Vitali, presidente Ascom Comacchio.
Dopo una prima tappa, quindi, la comitiva dei buyer si sposterà in bici ed in barca nella valli del Delta alla scoperta di una flora e di una fauna (ad esempio i fenicotteri rosa) che ha pochi confronti. Escursioni che poi avranno un gustoso appuntamento enogastronomico con le specialità tipiche del territorio al Bettolino di Foce. Gli operatori poi rientreranno nel centro della città dei Trepponti per una visita a piedi tra ponti, canali e scorci caratteristici.
Il Buy Delta organizzato da Ascom Confcommercio Ferrara fa parte della ventesima edizione della Borsa del turismo regionale “Buy Emilia Romagna”, giunto ormai alla sua ventesima edizione è promosso da Confcommercio-Imprese per l’Italia dell’Emilia Romagna e dalle Federazioni regionali del turismo (Faita, Federalberghi, Fipe, Fiavet) in collaborazione con Apt Servizi e con il patrocinio di Enit.
Nel corso della giornata del 29, altri 12 tour operator internazionali (2 Russia, 1 Lituania, 3 Francia, 2 Stati Uniti, 1 Italia, 1 Spagna, 1 Germania, 1 Portogallo) saranno invece a Ferrara, città Patrimonio dell’umanità Unesco. Il programma prevede, dopo un tour del centro storico con la sosta in un negozio di prodotti tipici e dimostrazione dal vivo di produzione di ceramica graffita estense, la visita al Castello Estense e al Palazzo Ducale; durante questa tappa saranno presentate ai buyer internazionali anche le opportunità cicloturistiche presenti in città e in provincia. E’ prevista pure una visita all’Argenta Golf Club da parte di due tour operator (Svezia e Francia) con target legato al mondo dei golfisti.
“L’iniziativa Buy Delta è inserita – come ricorda il direttore generale di Ascom Confcommercio Ferrara Davide Urban – nell’ambito degli Ascom Days che si svilupperanno tra aprile e maggio (dal 29 aprile al 14 maggio) tra le sedi di Ferrara e Comacchio con iniziative, eventi, seminari sul tema dell’Innovazione, Internazionalizzazione, (e non solo) che coinvolgeranno operatori, istituzioni in un percorso culturale completo. Continua così il nostro impegno concreto per la promo valorizzazione del territorio, degli operatori e delle loro imprese”.

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ASCOM FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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