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da: ufficio stampa Ibs Libraccio

Prosegue con meritato successo il ciclo di incontri in libreria Pagine sul potere, promosso dal Dipartimento di Giurisprudenza dell’Ateneo di Ferrara presso IBS+Libraccio. Dopo Giuliano Amato, Nadia Urbinati e Sabino Cassese, è stato il turno di Luciano Violante e del suo libro Politica e menzogna (Einaudi, 2013). Le pagine del volume riguardano il linguaggio dei politici, l’uso della falsa verità, l’abuso della verosimiglianza, la ricerca del difficile equilibrio tra segreto e diritto alla conoscenza. Tutti aspetti centrali per una riflessione sull’esercizio del potere, cui è dedicato l’intero ciclo di incontri in libreria.

E’ toccato ad Andrea Pugiotto, ideatore dell’iniziativa, introdurre il tema. Ricordato il rapporto stretto tra mezzi di comunicazione, controllo del potere e organizzazione del consenso, il costituzionalista ferrarese ha illustrato i «picchetti costituzionali» piantati a tutela della libertà di espressione: il pluralismo informativo, la natura individualistica della manifestazione del pensiero, l’illegittimità dei reati d’opinione, la necessità di una cittadinanza attiva e critica rispetto alla slavina informativa dei mass media.
E’ poi seguito il dialogo tra Luciano Violante e la costituzionalista dell’Ateneo estense Giuditta Brunelli. Molti i temi trattati: le motivazioni e le diverse tipologie di menzogna politica. La rilevanza del segreto nella nostra legislazione e le sue giustificazioni. Il rapporto tra demagogia e menzogna, all’interno di una comunicazione politica sempre più populista. La scomparsa della distinzione tra vero e falso, a favore di notizie o retroscena accreditati solo perché verosimili. Il fragile rapporto tra democrazia e verità, contrapposto al robusto legame tra autoritarismo e menzogna.
Tante, come negli incontri precedenti, le domande da parte di un pubblico numeroso e attento. Nelle sue risposte, Luciano Violante ha così potuto attingere alle sue esperienze di magistrato, parlamentare, Presidente della Camera, docente universitario: attività dove l’uso della parola è sempre associato a una forma di potere (giuridico, legislativo, politico, accademico).

Il ciclo Pagine sul potere si concluderà venerdì prossimo, 27 maggio, alle ore 17.00, sempre presso la Libreria IBS+Libraccio. Ospite del quinto incontro sarà il politologo Mauro Calise, che discuterà con il costituzionalista ferrarese Paolo Veronesi il proprio libro La democrazia del leader (Laterza, 2015).
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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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