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da: ufficio stampa Ascom Ferrara

Oltre 130 banchi di ambulanti dal Vecchio continente e non solo: si ripete l’esperienza di colori, sapori ed opportunità de “L’EuropAFerrara – Mercato Europeo del Commercio Ambulante (dal 25 al 27 settembre dalle ore 9,30 alle 01,30) promossa da Ascom Confcommercio in sinergia con la Federazione Italiana Venditori Ambulanti (Fiva): la manifestazione, un format nazionale nato nel 2001, è itinerante fra le più belle location nazionali ed approda a Ferrara per la sua V edizione nella nuova collocazione della zona Acquedotto/Stadio (via Poledrelli, piazza XXIV Maggio, piazzale G.Bruno e corso Vittorio Veneto) lasciando dopo quattro edizioni la piazza Ariostea. “La scelta – ricorda Davide Urban, direttore generale di Ascom Confcommercio Ferrara – di spostarci nella zona Acquedotto è frutto di una nostra logica che valorizza un’ampia porzione del centro della città con una politica di eventi in grado di coniugare turismo, enogastronomia cultura. Così come fatto recentemente per Piazza della Repubblica con il progetto piazza del Gusto o come presto faremo anche su altre vie sostenendo le idee e le proposte degli operatori. Senza contare che questa nuova collocazione ci permette di lavorare in un contesto cittadino più ampio che permette alla manifestazione di crescere in sicurezza di realizzazione. Ricordo peraltro che l’EuropAFerrara è come tutti gli eventi Ascom certificata come evento sostenibile (ISO 20121)”.
Soddisfatto Alessandro Ceragioli presidente provinciale di Fiva: “Siamo orgogliosi di promuovere come Fiva e ospitare una manifestazione di caratura nazionale qui in città che anno dopo anno si è affermata come uno degli appuntamenti assolutamente da non perdere a Ferrara e che vede crescere le presenze di operatori locali”
Evento dal respiro internazionale ma con un tocco ferrarese sono infatti otto i banchi ferraresi presenti
Ceragioli Alessandro (specialità del mare), la piadina romagnola di Celli Anna, il Clandestino (pub & birreria ), Bal Fatt (specialità gastronomiche), Balloon Art – Hakuna Matata (palloncini ed articoli per bambini), Da Ronche Eva (zucchero filato) e La Cibo (panzerotti e specialità gastronomiche), a cui si unisce lo stand gastronomico della contrada San Giacomo rappresentato in conferenza dal presidente Stefano di Brindisi, il cui personale volontario darà anche un contributo logistico ed organizzativo alla manifestazione, entrata stabilmente nel carnet degli eventi più caratteristici di Ferrara. L’EuropAFerrara permetterà nuovamente di assaporare, gustare, ritrovare le specialità enogastronomiche e trovare l’oggettistica qualificata e più speciale dal Vecchio al Nuovo Continente: dall’Austria al Brasile passando per Argentina, Messico, India, Egitto e poi ancora Francia, Inghilterra, Germania, Olanda, Ungheria, Finlandia….per la gioia di grandi e piccini, in una vera e propria festa che piace alle famiglie in particolare: dunque dalle golosità delle regioni italiane, ai salumi ed alle birre austriache, dai biscotti bretoni, dalla paella valenciana e catalana all’ universo di birre bavaresi, tedesche, ceche alle mitiche guinness. E ci sarà spazio all’oggettistica con la porcellana inglese, l’artigianato in legno, le composizioni floreali, l’alta bigiotteria, la lavanda e tanto altro ancora.
L’evento ha come sponsor il prestigioso gruppo bancario Unicredit rappresentato in conferenza da Luciano Resciniti e Giovanni Bottega ed avrà un suo stand in funzione nei giorni dell’evento: “Vogliamo essere sempre più banca del territorio e nel territorio” ha detto Resciniti.
Doppio il patrocinio: sia della Camera di Commercio – presente con Andrea Migliari – e sia del Comune di Ferrara che sostiene con convinzione la manifestazione: “Il mercato Europeo anche nel 2015 – commenta il vicesindaco Massimo Maisto a nome dell’intera Giunta Comunale- fa tappa nella nostra città, una tappa fortemente voluta anche dagli stessi operatori viste le affluenze eccezionali di pubblico registrate durante le precedenti edizioni. Pressoché in ogni weekend, Ferrara presenta alla propria cittadinanza, ai turisti ed escursionisti, attività di richiamo, per tutti i gusti e per tutte l’eta’, dimostrando che la creatività e l’intraprendenza non ci fa difetto . L’ Amministrazione collabora e stimola l’iniziativa dei privati, fattore sempre più determinante nel futuro degli eventi cittadini. Un grazie ad Ascom per aver creduto al progetto Mercato Europeo fin dal primo anno. Un ringraziamento anche per aver accolto benevolmente l’invito del Comune stabilendo come nuova location il quartiere Giardino, una parte della città che si vuole rivitalizzare cogliendo ogni opportunità: sarà questo un bel momento di spettacolo e socialità.
A rinforzare sempre più l’alleanza tra il mondo del commercio e del sport era presente il presidente della SPAL Walter Mattioli: “In città si respira un’aria positiva e di fiducia verso la nostra squadra di calcio. Non potevamo non essere presenti a questa bella manifestazione di Ascom con una nostra postazione con la quale intendiamo promozionare i valori della nostra società sportiva – e conclude con un – Forza SPAL”.

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ASCOM FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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