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da: organizzatori

Nel week end al “Convivio dei Vini sulle Sabbie d’Italia” in degustazione anche doc dell’Arcole Veneto, Colli di Luni liguri e la ‘riscoperta’ Russiola

Perle gastronomiche ‘made in Fe’ in festa alla Sagra dell’Anguilla 2014 a Comacchio: apertura straordinaria, venerdì 3 ottobre, allo Stand Gastronomico di Argine Fattibello per la cena-evento “I Tesori del Delta in Sagra” con un menu dedicato che abbinerà la ‘regina delle valli’ insieme a prodotti e piatti elaborati dagli staff di cucina di Sagra della Vongola di Goro, Giornate del Riso di Jolanda di Savoia, Fiera dell’Asparago di Mesola e Sagra della Fragola di Lagosanto (costo euro 23, bevande escluse – info&prenotazioni 345 6065432). In tavola, a partire dalle 19,30, vongole alla Gorese; riso Igp di Jolanda di Savoia con pere e gorgonzola, gnocchetti di patate con asparagi Igp di Mesola, fritto di valle con anguilla e torta di fragole alla Lagotta che saranno proposti in abbinamento ai vini doc del Bosco Eliceo presentati dai sommelier Gabriella Rossi e Renzo Cervi, della delegazione Ais di Ferrara. E, in tema di vini, anche nel week end proseguiranno gli appuntamenti con il Convivio dei Vini sulle Sabbie d’Italia. Che propone, in particolare, alle 14,30 di sabato 4 ottobre – con ritrovo e partenza dal Terminal Bus di via Trepponti, il wine tour – con transfer in bus e degustazione in cantina – “Vigne & Vini del Bosco Eliceo” che raggiungerà l’azienda vitivinicola Corte Madonnina di Pomposa (costo: euro 12 – info&prenotazioni 0533 640685). Mentre sabato e domenica dalle 16,30 alle 19 nell’Atrio della Sala San Pietro riapre il banco d’assaggio a vini e distillati da terreni a forte caratterizzazione sabbiosa che, per questo fine settimana, insieme ad oltre una ventina di etichette di vini del Ferrarese, vede in passerella anche Vermentino Colli di Luni e Liguria di Levante rosso, in arrivo dallo Spezzino; Chardonnay, Nero e Merlot Arcole doc, dal Veneto, oltre a una peculiarità proposta dall’azienda Cà Nova di San Giuseppe: la Russiola, antico vitigno tipico dell’areale comacchiese di cui sono rimaste solo pochissime piante.

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Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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