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da: Associazione Culturale Ferrara Off

Ferrara Off, con Musei Civici di Arte Antica, presenta
giovedì 14 luglio ore 21
Palazzina Marfisa d’Este – Corso della Giovecca 170, Ferrara
L’ALEPH
di Jorge Luis Borges
con Stefano Detassis e Maura Pettorruso
nell’ambito della Biblioteca itinerante di letteratura

“Forse fui io a creare le stelle e il sole e questa enorme casa, ma non me ne ricordo”
(dal racconto La casa di Asterione)

L’Aleph è un libro di racconti, pubblicato per la prima volta in Argentina nel 1949, basato su concetti cari a Borges: il dolore, il destino, la pazzia, la morte, il tempo, la personalità e il suo sdoppiamento. L’autore non fa che indagare il mistero dell’esistenza dell’individuo, concentrandosi su quanto vi è di sorprendente e di paradossale e, talvolta, lasciando sgomento il lettore il quale, perso in una narrazione vertiginosa, può sentirsi in balia del nonsenso.
L’Aleph è uno dei titoli pubblicati da Feltrinelli nella collana Biblioteca di letteratura, nella sezione Classici moderni stranieri. “Il concetto di classicità dell’opera collegato con la modernità degli autori, risponde al gusto personale del Bassani autore, che persegue in proprio una moderata innovazione formale, sempre riconducibile all’alveo della tradizione e assolutamente priva di rotture nette con il passato letterario” (Gian Carlo Ferretti  e Stefano Guerriero Giorgio Bassani editore letterato, Manni editore). La sezione possiede una forte identità letteraria e tutti gli autori che ne fanno parte (tra cui Marguerite Yourcenar, Rène Char, Karen Blixen), sono esempi della bassaniana “concezione dell’arte come luogo del ripensamento e della memoria”.
A dare voce alle parole di Borges saranno due attori della compagnia TrentoSpettacoli: Stefano Detassis e Maura Pettorruso (interprete degli scritti di Camilla Cederna nello spettacolo Nostra Italia del Miracolo, vincitore del Premio Cassino Off 2016, presentato nella prima stagione di Ferrara Off).
La selezione dei racconti e l’ordine di lettura è pensato da Chiara Tarabotti, musicologa, insegnante presso l’Università di Milano-Bicocca, regista della compagnia milanese LeCall Theatre, socia fondatrice di IT independent theatre, rete di compagnie che ha dato vita al Festival IT.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it