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Biblioteca Ariostea – Conferenza venerdì 10 novembre alle 17 con Marco Bertozzi e Nicola Alessandrini

La complessità del rapporto tra libertà e dominio

09-11-2017

Avrà come tema il complesso rapporto tra libertà e dominio il dialogo tra Marco Bertozzi e Nicola Alessandrini in programma venerdì 10 novembre 2017 alle 17 nella sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea (via delle Scienze 17, Ferrara). L’incontro, che sarà coordinato da Daniela Cappagli, rientra nel ciclo di conferenze sul tema della “Libertà” a cura dell’Istituto Gramsci e dell’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
Perché gli uomini, fatti per essere liberi, rinunciano con tanta naturalezza alla loro libertà? Perché la quasi totalità delle persone, contro ogni evidenza numerica, si sottomette a un solo uomo? Nel problema che il giovanissimo Étienne de La Boétie (1530-1563) ci consegna in forma di interrogativo si annida la complessità del rapporto tra libertà e dominio, un rapporto tanto più insondabile se si pensa che per ripristinare la libertà originaria non sarebbe necessaria una rivoluzione, basterebbe che il popolo non servisse più il sovrano, “è sufficiente che non faccia nulla”. Il discorso sulla libertà non può prescindere dal suo opposto, il Discorso sulla servitù volontaria, l’oscuro desiderio di sottomissione che sembra caratterizzare il nocciolo dell’esistenza umana. Da questa radice di contraddittorietà, più adatta a turbare che a offrire certezze, emerge tutto il peso di uno dei termini più inflazionati del nostro tempo, su cui ancora riecheggiano le parole del Grande Inquisitore di Dostoevskij: “nulla mai è stato per l’uomo e per la società umana più intollerabile della libertà!”

CULTURA E MEDIAZIONE SOCIALE – Lunedì 13 novembre alle 16.30 inaugurazione nel Salone d’onore del Municipio di Ferrara

In due mostre le iniziative per la pace attraverso la pratica nonviolenta, ricordando Pietro Pinna

09-11-2017

Saranno inaugurate lunedì 13 novembre 2017 alle 16.30 nel Salone d’Onore del Municipio di Ferrara e successivamente in scuole della città le due mostre “Senza Offesa. Strategia di opposizione nonviolenta” e “50 anni di Azione nonviolenta”. La prima presenta fotografie di azioni promosse dal Movimento Nonviolento per la pace e il riconoscimento del diritto all’obiezione di coscienza. La seconda documenta la storia della rivista nei suoi primi 50 anni, a partire dalla pubblicazione nel 1964. Delle azioni, oggetto della prima mostra, Pietro Pinna, concittadino ferrarese e obiettore di coscienza nel 1948, è stato principale animatore, promotore e ispiratore, quando le condizioni di salute e l’età non gli hanno consentito la diretta partecipazione. Della rivista, voluta da Aldo Capitini, è stato responsabile fino alla morte avvenuta lo scorso anno.
All’inaugurazione saranno presenti il sindaco Tiziano Tagliani, la responsabile dell’Istituto di Storia contemporanea Anna Quarzi e il presidente emerito del Movimento Nonviolento Daniele Lugli che proporrà una visita guidata ai contenuti delle due mostre. L’incontro si concluderà con un intervento musicale del Trio Khore (Chiara Alberani voce e chitarra; Arianna Tieghi clarinetto; Ilaria Farina fisarmonica).
L’esposizione, allestita a cura della Galleria Carbone, rientra nel programma più ampio in ricordo di Pietro Pinna e Silvano Balboni condiviso tra Movimento nonviolento, Istituto di Storia contemporanea e Comune di Ferrara.

Le mostre saranno visitabili fino al 28 novembre ore 9-18 e saranno successivamente ospitate in alcune scuole cittadine.

L’esposizione fa parte di un ciclo di iniziative, che si svilupperà particolarmente nel prossimo anno, volto a ricordare due concittadini, Silvano Balboni e Pietro Pinna, che hanno impegnato la loro vita contro la guerra e per la nonviolenza. In tal modo il Comune di Ferrara, con l’Istituto di Storia Contemporanea e il Movimento Nonviolento, intende ricordarli. Ad aprire il programma, il 26 ottobre scorso, è stata la presentazione, che ha incontrato molto interesse, del libro “Silvano Balboni era un dono” di Daniele Lugli.

LE SCHEDE a cura degli organizzatori
SENZA OFFESA – 
Strategie di opposizione nonviolenta
La mostra consiste di cinque totem e presenta fotografie relative ad azioni del Movimento Nonviolento, fondato nel 1962 da Aldo Capitini e Pietro Pinna, all’indomani della prima marcia Perugia Assisi del 1961. Il primo, con la riproduzione della testa del corteo della Perugia-Assisi 1961 – tra Italo Calvino e Giovanni Arpino, che reggono lo “striscione”,  il cantautore Fausto Amodei –  illustra il significato della mostra. “Perugia-Assisi. Le marce della pace” sottolinea marce successive nelle quali particolare è stato l’impegno e l’apporto del Movimento: la Marcia “Mille idee contro la guerra”, nel 1978, nel decimo anniversario della morte di Aldo Capitini, nel 1981 “Contro la guerra ad ognuno di fare qualcosa”, nel 1985 per il blocco delle spese militari. Altri si assunse l’onere di riproporre la Marcia. Con una propria iniziativa nel 2000 il Movimento, raccogliendo un invito di Pinna, cercò di proporre al più ampio arco di forze pacifiste l’impegno contro guerre ed eserciti. Infine, con la stessa volontà, si impegnò nella Marcia del 2011 nel cinquantesimo della prima.
“Obiezione di coscienza. Il gruppo di Azione Nonviolenta” ricorda l’attività, sotto l’impulso e il coordinamento di Pinna, di un piccolissimo gruppo con l’obiettivo di porre all’attenzione l’obiezione di coscienza e ottenerne il riconoscimento legale. La decisione venne presa a Perugia nell’agosto del ’63 al termine di un Seminario internazionale sulle tecniche della nonviolenza. A dare l’esempio è ancora Pietro Pinna, nell’ottobre dello stesso anno. Seguono poi diverse  azioni nelle quali è considerevole la presenza di giovani ferraresi. Denunce e qualche processo, concluso con l’assoluzione, accompagnano l’attività. Si ricordano pure iniziative al termine di Campi di lavoro, studio e addestramento alla nonviolenza a Hospental (Svizzera, 1964) e a Signa (Firenze, 1965) e la marcia “specifica”, così la chiamava Pinna, del Movimento Nonviolento a Roma il 16 aprile 1965.
“Antimilitarismo. Le marce. Il 2 giugno e il 4 novembre” documenta alcune delle marce estive condotte in collaborazione con il Partito Radicale: dal ’67 al ’70 la Milano-Vicenza e, dal ’72 al 75, la Trieste-Aviano, tutte di una decina di giorni. Nel ’76 è la marcia internazionale dal Friuli Venezia Giulia, in Francia, fino alla Sardegna, quasi quattro settimane con 700 persone di vari paesi europei. Non mancano marce di minore impegno diffuse nel territorio. La contestazione delle celebrazioni del 2 giugno e del 4 novembre, per le modalità che le caratterizzano è pure ricordata. Costa a Pinna di nuovo il carcere. C’è pure una manifestazione a Genova, tenuta nonostante il divieto, al termine del campo di lavoro tenuto a Montoggio nell’estate del ’67.
“Disarmo War Resisters’ International L’impegno continua” presenta iniziative della WRI in Italia: a Perugia, nel 1965, mano nella mano con Pinna è Devi Prasad, allora responsabile della WRI, allevato nell’ashram di Gandhi, e immagini della triennale dell’associazione a Roma e della marcia che l’accompagna nel 1966 Roma. È pure presente un momento delle iniziative a Comiso contro l’installazione dei missili e una Marcia particolare, da Catania a Comiso (14 dicembre 1982 – 3 gennaio 1983), con varie iniziative nel percorso. Un blocco nonviolento di un treno che portava mezzi militari è avvenuto in occasione della guerra del Golfo, nel 1991, a Pescantina (Verona). Gli autori sono stati assolti in primo grado e in appello. Infine l’Arena di pace del 2014 dalla quale è partita l’iniziativa “Un’altra difesa è possibile”. Il Movimento nonviolento ha funzionato da segreteria della campagna che ha raccolto molte associazioni. La proposta di legge è ora in commissione, che ascolterà i promotori.

50 ANNI DI AZIONE NONVIOLENTA
Una copertina per ciascun anno, a partire dal 1964, ripercorre la storia della rivista voluta e fondata da Aldo Capitini della quale Pietro Pinna sempre curò edizione e diffusione e, divenuto direttore responsabile, lo restò fino alla morte.
La rivista, mensile, da qualche anno è divenuta bimestrale con numeri prevalentemente monografici, disponibili anche in versione telematica. Il sito www.azionenonviolenta.it, attraverso articoli e rubriche, ne costituisce una integrazione più attenta all’attualità.
La mostra offre anche una prospettiva particolare, ispirata alla nonviolenza, su mezzo secolo di storia italiana e non solo.

Pietro Pinna, nato a Finale Ligure, ma a Ferrara dall’infanzia, chiamato alle armi sul finire del ’48, rifiutò il servizio di leva per motivi di coscienza. Aveva, attraverso Silvano Balboni, conosciuto il pensiero di Aldo Capitini ispirato alla nonviolenza. La notizia della morte di Silvano lo decise a un rifiuto al quale da tempo pensava. Condannato e ricondannato e infine riformato per una “nevrosi cardiaca”. Ripreso il suo lavoro di ragioniere bancario, lo abbandonò prima per collaborare con Danilo Dolci in Sicilia e quindi dal ’62 con Aldo Capitini. Con lui fondò il Movimento Nonviolento e ne fu il principale organizzatore e promotore, come pure della rivista Azione nonviolenta diretta fino alla morte.
Denunce e condanne non gli mancarono per la sua tenace azione, condotta sempre in modo rigorosamente nonviolento, per il riconoscimento dell’obiezione di coscienza, per il rifiuto della guerra, del militarismo e l’affermazione dei valori della nonviolenza. Responsabile del Gruppo di Azione Diretta Nonviolenta, al quale presero parte giovani ferraresi, e del Movimento, alla morte di Capitini, promotore di marce antimilitariste, di campi internazionali di lavoro e studio, di iniziative varie a sostegno dell’obiezione, di azioni per l’opposizione integrale alla guerra in stretto rapporto con War Resisters’ International, non ha fatto mancare, fino all’ultimo, critica e sostegno all’azione del Movimento Nonviolento.
Nel 2008 ha ricevuto il Premio Nazionale Nonviolenza e, nel 2012, la laurea honoris causa in Scienze per la Pace dalla facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Pisa.
È morto a Firenze il 13 aprile 2016.

CENTRO DOCUMENTAZIONE MONDO AGRICOLO FERRARESE – Domenica 12 novembre alle 15 a San Bartolomeo in Bosco

Vino Fortana protagonista al Maf per la Festa di San Martino

09-11-2017

Domenica 12 novembre 2017 Festa di San Martino con mostra, libri e degustazioni dalle 15 al MAF-Centro di documentazione del Mondo agricolo ferrarese di San Bartolomeo in Bosco, dove si terrà un pomeriggio culturale fra tradizione e moderne esperienze che si richiamano alle radici di una cultura secolare. Il giorno di San Martino, infatti, da sempre si collega ai riti agrari e la struttura museale si allinea a queste concezioni, ma lo fa valorizzando le eccellenze dei cibi e dei vini ferraresi, a cominciare dal Fortana. Seguendo uno schema consolidato, il programma inizierà con l’inaugurazione della mostra fotografica “Quattro passi dalla Luna”, di Eridano Battaglioli, poeta e fotografo, del quale si presenterà pure il libro omonimo (Faust, Ferrara, 2017). Le splendide fotografie dell’artista saranno accompagnate dalle liriche dello stesso autore e commentate con la collaborazione di Gian Paolo Borghi.
La mostra sarà visitabile sino al 30 novembre dal martedì al venerdì ore 9-12; domenica e festivi ore 15.30-18.30.

Verrà quindi affrontato il suggestivo tema già accennato, ovvero l’enogastronomia ferrarese (il cui territorio è stato letteralmente strappato alle acque) e, in particolare, il vino Fortana, con un intervento introduttivo di Franco Dalle Vacche, presidente del Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara. Seguirà la presentazione del volume, di Gabriella Rossi (AIS-Associazione italiana sommelier, Ferrara), “Dell’acqua e del vino. Fortana nel territorio ferrarese” (AIS Emilia, 2017). Francesco Mazzoni, delegato AIS Ferrara, ne parlerà con l’autrice. Il libro costituisce un fondamentale contributo alla conoscenza e alla promozione di un vino ferrarese per eccellenza, con le peculiarità e le emozioni che sa suscitare. I presenti lo potranno constatare dalle efficaci pagine del libro, nonché dalla possibilità di fruire una degustazione guidata di questo vino denso di suggestioni.
La giornata di San Martino si completerà con alcuni esempi artistici d’intaglio delle zucche da parte di Pompeo Gamberini.
L’evento, a ingresso libero, è promosso dal Comune di Ferrara, dal MAF, dall’Associazione omonima in collaborazione con AIS Ferrara e si avvale del patrocinio della Regione Emilia-Romagna.

Per info: MAF-Centro di documentazione del Mondo agricolo ferrarese di San Bartolomeo in Bosco, tel. 0532 725294, cell. 339 6329016, fax 0532 729154, email info@mondoagricoloferrarese.it

PARI OPPORTUNITA’ E PUBBLICA ISTRUZIONE – Lunedì 20 novembre alle 10 al Teatro “C. Abbado” l’assegnazione. Studenti e studentesse ferraresi coinvolte

Ferrara ospiterà la settima edizione del Premio nazionale ‘Immagini Amiche 2017′

09-11-2017

Si è svolta questa mattina, govedì 9 novembre nella residenza municipale di Ferrara, la presentazione della settima edizione del Premio nazionale ‘Immagini Amiche 2017′ che sarà assegnato al Teatro Comunale “C. Abbado” di Ferrara lunedì 20 novembre 2017 alle 10.

L’iniziativa è organizzata da Udi Nazionale, Udi Ferrara e assessorati alle Pari Opportunità e alla Pubblica Istruzione del Comune di Ferrara, con partner il Teatro comunale Abbado, Istituti scolastici ferraresi e il Conservatorio statale di musica ‘G. Frescobaldi’ di Ferrara. Media partner Telestense. Il Premio si avvale inoltre del patrocinio di Federpubblicità insieme ai patrocini istituzionali della Presidenza del Parlamento Europeo, del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Camera dei Deputati, e del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

All’incontro con giornalisti e giornaliste erano presenti Massimo Maisto vicesindaco e assessore alle Pari Opportunità Comune di Ferrara, Cristina Corazzari assessora alla Pubblica Istruzione Comune di Ferrara, Laura Piretti di UDI Nazionale; Daniela Brancati giornalista e presidente della Giuria “Immagini Amiche”, Liviana Zagagnoni di UDI Ferrara e inoltre Dalia Bighinati (Telestense, Media partner del Premio), Mario Sileo docente del liceo scientifico Roiti, Francesco Colaiacovo e Claudio Miotto, rispettivamente presidente e docente del Conservatorio musicale ‘G. Frescobaldi’ Ferrara, Roberta Ziosi (presidente Teatro Comunale di Ferrara).

LA SCHEDA – (Comunicazione a cura degli organizzatori) —> DOCUMENTAZIONE SCARICABILE IN FONDO ALLA PAGINA

VII EDIZIONE DEL PREMIO IMMAGINI AMICHE 2017 A FERRARA
Ferrara ospita la settima edizione del Premio Immagini Amiche, ispirato alla risoluzione del Parlamento Europeo votata il 3 settembre 2008 e relativa all’impatto del marketing e della pubblicità sulla parità fra donne e uomini, con l’obiettivo di valorizzare una comunicazione che, al di là degli stereotipi, veicoli messaggi creativi positivi. Madrina d’eccezione di questa settima edizione è Maurizia Giusti, in arte Syusy Blady, ironica icona televisiva, scelta per l’impegno profuso nello scardinare gli stereotipi di genere nel corso della sua carriera. La Cerimonia di assegnazione del Premio, condotta da Dalia Bighinati, Direttrice Telestense, media partner dell’evento, si svolgerà al Teatro Comunale “C. Abbado” di Ferrara il 20 novembre 2017, dalle ore 10.00 alla presenza delle promotrici nazionali Vittoria Tola, Responsabile nazionale UDI e Daniela Brancati, Presidente del premio Immagini Amiche, nonché delle personalità istituzionali Tiziano Tagliani, Sindaco della città di Ferrara, Massimo Maisto, Vice Sindaco e Assessore Pari Opportunità, Cristina Corazzari, Assessora Pubblica Istruzione e Scuola. Sarà inoltre presente il comunicatore Ceo e Direttore creativo di Inside Comunicazione, Luca Targa, nota personalità ferrarese. La mattinata vedrà la partecipazione di numerosi studenti e studentesse ferraresi che avranno un ruolo attivo sia all’interno della giuria, sia nello svolgimento del programma ufficiale della giornata. Il concorso intende stimolare pubblicitari e aziende committenti a una creatività socialmente responsabile prevedendo cinque sezioni: affissioni, pubblicità televisiva, pubblicità stampata, programmi televisivi e pubblicità web. Le segnalazioni aperte a chiunque e terminate il 30 ottobre, sono state vagliate dalla Giuria di Qualità che ne ha deciso i vincitori indicando dapprima una terna di finalisti. Ulteriori Premi speciali verranno attribuiti a una scuola, scelta fra scuole primarie e secondarie di design, arte, pubblicità e omologhe. Una specifica menzione fuori concorso sarà attribuita a #MettiamoceloInTesta, la campagna di sensibilizzazione finalizzata alla raccolta fondi per l’accesso all’istruzione di bambini e bambine rifugiati, presentata da UNHCR. Nel corso della Cerimonia di premiazione, inoltre, sarà presentato in anteprima nazionale il Manifesto di Venezia per il rispetto e la parità di genere, di Cpo Fnsi, Cpo Usigrai e associazione GiULiA, centro di una iniziativa a Venezia in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne. “Questa Amministrazione è da sempre impegnata nel promuovere una costante sensibilizzazione sulle politiche di pari opportunità e pari dignità per ogni essere umano. Come Giunta e Amministrazione Comunale siamo quindi particolarmente onorati di poter ospitare nella nostra città la settima edizione del Premio Nazionale Immagini Amiche, un importante e significativo evento nel campo della promozione di una cultura rispettosa della dignità personale e di genere che ci vede allineati e concordi nella sua matrice sia politica sia culturale – dichiara Massimo Maisto, Vice Sindaco e Assessore alle Pari Opportunità del Comune di Ferrara – L’iniziativa infatti, promossa da UDI nazionale in collaborazione con UDI sezione di Ferrara e la nostra Amministrazione, deriva da una Risoluzione del Parlamento Europeo che sollecita tutti gli stati membri a sostenere costantemente una politica culturale forte per contrastare gli stereotipi di genere sull’immagine femminile”. L’iniziativa è promossa da UDI e patrocinata dalla Presidenza del Parlamento Europeo, dal Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dalla Camera dei Deputati, e dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Comune di Ferrara, Federpubblicità. Media partner Telestense. COME NASCE IL PREMIO IMMAGINI AMICHE L’immagine femminile proposta dalla pubblicità e dai media è stata già, fino dagli anni settanta, sotto attenta osservazione critica da parte delle donne dell’UDI e di tutto il femminismo. Il 25 novembre 2009, a chiusura della Staffetta contro la violenza sulle donne che ha percorso tutto il nostro Paese ed è durata un anno, il Coordinamento nazionale dell’UDI ha lanciato “Città libere dalle pubblicità lesive della dignità delle donne” proponendo ai Comuni italiani l’attuazione della Risoluzione del Parlamento europeo del 3 settembre 2008 sull’impatto del marketing e della pubblicità sulla parità tra donne e uomini. Sono più di cento le città grandi e piccole che, su sollecitazione e richiesta dell’UDI si sono dichiarate “Città libere” attraverso deliberazioni e sedute straordinarie dei Consigli comunali. Tra le prime Catania, Niscemi, Bologna, Salerno, Cuneo, Napoli e Roma, che si è dichiarata “città libera” l’8 marzo 2010 con delibera approvata all’unanimità da un Consiglio straordinario, alla presenza dell’UDI e delle altre associazioni. Molte sono state e, nonostante ciò, molte sono ancora le segnalazioni effettuate da parte dell’UDI all’IAP e relative a quei messaggi pubblicitari potenzialmente o marcatamente determinanti nella diffusione di stereotipi sessisti e/o di modelli violenti nelle relazioni tra i sessi. Nella maggior parte dei casi segnalati si è ottenuta la rimozione. L’UDI, nel contrasto degli stereotipi e della violenza veicolati dalla pubblicità, non si è voluta fermare solo alla denuncia e alla condanna. L’8 marzo del 2010 ha avviato, questa volta insieme all’Ufficio di Informazione per l’Italia del Parlamento europeo, una nuova campagna nazionale denominata “Immagini amiche” che fa anch’essa riferimento alla Risoluzione del Parlamento europeo e che si è evoluta nel Premio Immagini Amiche che intende incoraggiare, valorizzare e premiare una comunicazione per immagini socialmente responsabile e rispettosa della dignità dell’immagine delle donne. “Una comunicazione che, per essere veramente tale, non abusa del corpo delle donne e non le strumentalizza, non utilizza stereotipi e al tempo stesso compie uno sforzo di creatività e di rispetto.” Il Premio, oggi alla sua settima edizione, ha stimolato in questi anni un lavoro di ricerca e di sensibilizzazione rivolto soprattutto ai creativi e alle nuove generazioni per far comprendere la pericolosità sociale di messaggi ad alto tasso di misoginia, indicando un modo più rispondente al vero e più rispettoso nel rappresentare la realtà delle competenze e delle intelligenze femminili presenti e attive nel nostro Paese.

 

INTERPELLANZE E INTERROGAZIONI – Presentate dai gruppi FI, GOL e M5S in Consiglio comunale

Richieste in merito a vaccinazione antitetanica, Ente Fiera e gestione Farmacie Comunali

09-11-2017

Ecco le interrogazioni e interpellanze pervenute:

– la consigliera Peruffo (gruppo Forza Italia in Consiglio comunale) ha interpellato il sindaco Tiziano Tagliani e l’assessora alla Sanità Chiara Sapigni in merito all a vaccinazione antitetanica;
– il consigliere Rendine (gruppo Giustizia Onore Libertà in Consiglio comunale) ha interpellato il sindaco Tiziano Tagliani in merito all’Ente Fiera;
– la consigliera Morghen (gruppo M5S in Consiglio comunale) ha interrogato il sindaco Tiziano Tagliani e l’assessore alle Partecipazioni Luca Vaccari in merito alla gestione delle Farmacie Comunali.

>> Pagina riservata alle interpellanze/interrogazioni presentate dai Consiglieri comunali e relative risposte (a cura del Settori Affari Generali/Assistenza agli organi del Comune di Ferrara)

MUSEI CIVICI – Dal 10 al 12 novembre professionisti e creativi da tutta Italia negli spazi museali di via De’ Pisis a Ferrara

‘Museomix 2017’: tre giorni per cambiare il modo di vivere il Museo di Storia Naturale

09-11-2017

E’ in programma da venerdì 10 a domenica 12 novembre 2017 la tre giorni di ‘Museomix’ a Ferrara, l’iniziativa chiamata a rinnovare il modo di visitare il Museo civico di Storia Naturale. Creativi e professionisti di vari settori si metteranno volontariamente a disposizione, lavorando durante tutte e tre le giornate negli spazi del museo di via De’ Pisis 24, per progettare e realizzare nuovi strumenti in grado di facilitare la fruizione museale e, infine, presentare, nel pomeriggio di domenica 12 novembre, i loro prototipi al pubblico (che avrà accesso gratuito dalle 16 alle 20,30).
Tutti i dettagli dell’iniziativa sono stati illustrati stamani in conferenza stampa dal vicesindaco Massimo Maisto, dal direttore del Museo di Storia Naturale Stefano Mazzotti, dal coordinatore in loco della tre giorni Marco Caselli, dalla presidente del Gruppo del Tasso Irene Lodi, assieme a Roberto Meschini di Tryeco 2.0 e Giorgio Ferroni, presidente di zona del Lions Club International.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori

Per il secondo anno Ferrara accetta la sfida di cambiare l’approccio alle collezioni museali. Museomix torna in città: da venerdì 10 a domenica 12 novembre 2017, dalla mattina alla sera, la makeathon più innovativa d’Europa prende casa al Museo di Storia Naturale, grazie all’entusiasmo dell’Associazione Gruppo del Tasso che ha raccolto ancora una volta la chiamata della community nazionale.

I protagonisti del 2017
«Museomix è molto più di una tre giorni dentro un museo – motiva il vicesindaco Massimo Maisto – è uno strumento con cui si attiva anche il tessuto sociale e produttivo, che viene coinvolto nelle attività del museo, anzi ne diventa protagonista. Il museo e la città si aprono all’innovazione, si mettono a disposizione dei volontari esperti in diversi settori, che grazie a creatività e competenze esplorano sale, collezioni, archivi e depositi, e in poche ore inventano soluzioni alternative per facilitare l’accesso proprio agli spazi e ai contenuti museali». Museomix è un’iniziativa nata “dal basso”, grazie a chi con passione ha sostenuto il format che ha avuto origine in Francia, adattandolo alla realtà locale, ma senza perdere il dialogo con gli altri paesi partecipi. «L’amministrazione supporta e facilita la realizzazione dell’evento e si mette in gioco – aggiunge Maisto – perché sfide di questo genere si vincono solo se convincono tutti. Il motto di Museomix che abbiamo fatto nostro è People Make Museums». Sono davvero le persone a “fare i musei”, dato che MuseoMix è una vera e propria maratona, durante la quale comunicatori, designer, maker, programmatori informatici, esperti delle collezioni e mediatori culturali lavoreranno insieme con l’obiettivo di trasformarlo in un’officina. Si progetteranno e realizzeranno strumenti innovativi di mediazione, al fine di migliorare la fruizione museale e coinvolgere nuovi pubblici. I volontari potranno servirsi di un’area del museo adibita a fablab: stampanti 3D, materiali di riciclo, seghe, martelli, colla e chiodi saranno a fianco di pc, proiettori, sensori e tutte le più moderne tecnologie per dare spessore alle idee più fantasiose dei museomixer, senza tralasciare le professionalità che si metteranno a loro disposizione per suggerimenti e consigli nello sviluppo dei prototipi.
Con crescente partecipazione la community locale è riuscita ad avvicinare all’evento svariate attività produttive. Museomix, infatti, sarà possibile grazie al supporto dell’Associazione Mayr+Verdi – i commercianti di via Carlo Mayr forniranno i pasti all’interno del museo per le cinquanta persone che qui vivranno nei prossimi tre giorni, ricevendo in cambio una piccola mostra prodotta dai ragazzi della Scuola Media “Cosmè Tura”, ora esposta nelle vetrine delle vie Ripagrande e Carlo Mayr ispirate agli animali del Museo di Storia Naturale. Dalla prima edizione sono partner tecnici Tryeco, MakeInCo di Comacchio e Plastic Jumper, che forniscono un vero e proprio fablab e laboratorio informatico, oltre all’esperienza di Roberto Meschini, Lucio Agnelli e Iosto Chinelli, insieme quest’anno al laboratorio creativo cosecomunicanti. Ci ha creduto ancora Lions Club Ferrara Estense e ci crede Arci, che ha messo a disposizione le Grotte del Boldini per le assemblee plenarie, sino all’Istituto dei Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna e alla coop BAM! Strategie Culturali, che è nel coordinamento dei musei italiani remixati e fa da collante con gli altri Museomix in giro per il mondo. Anche la storica realtà cittadina di Krifi sarà presente con il suo caffè a rinfrancare i Mixer, mentre Todisco Bike ha messo a disposizione una decina di biciclette per agevolare gli spostamenti dei creativi tra le vie del centro.

Dentro il museo
Il primo giorno (venerdì 10 novembre), dopo un’approfondita visita al museo e la spiegazione dei terreni di gioco, ovvero i filoni tematici individuati dagli organizzatori, i museomixer si raduneranno in squadre, ognuna formata da diverse figure professionali, e si dedicheranno a sviluppare un concept con l’obiettivo di identificare un progetto realizzabile concretamente entro il fine settimana. Conclusa la fase di design, nel secondo (sabato 11 novembre) e nella prima metà del terzo giorno (domenica 12 novembre) le squadre saranno interamente concentrate nella produzione del prototipo, divisi tra chi materialmente costruirà l’oggetto ideato, servendosi del fablab, del laboratorio di bricolage e del magazzino tecnologico, detto ‘techshop’ e chi dovrà elaborarne il racconto e il brand, o svilupparne la parte elettronica e software. L’intera macchina organizzativa, infine, si attiverà per installare i prototipi e accogliere il pubblico, chiamato a sperimentarli, l’ultimo giorno, domenica 12 novembre, dalle 16 – l’ingresso al museo sarà gratuito sino alle 20.30. Tra le finalità, la più concreta è quella di dotare il museo di nuovi strumenti tecnologici o di percorsi di visita creativi e animati che ne possano migliorare la fruibilità: sono già stati sviluppati prototipi che sfruttavano, tra le altre cose, realtà aumentata, ologrammi, riproduzioni audio-video, piattaforme Arduino, beacon. Altro scopo della manifestazione è di rendere sempre più interattivo l’approccio con le collezioni, coinvolgendo attivamente il potenziale pubblico e i makers, ovvero appassionati di diversa provenienza e con differenti approcci che si mettono in gioco per il museo. Un museo che decide di farsi “remixare” mira anche a un risultato a più lungo termine: sperimentare un nuovo modo di vivere spazi e collezioni, aprirsi al confronto con nuovi professionisti.

«Siamo convinti che Museomix sia un’opportunità per i musei e per i tanti professionisti, studenti e imprese locali che gravitano, spesso con scarsa consapevolezza, intorno alle istituzioni culturali della città – prosegue Stefano Mazzotti, direttore del Museo di Storia Naturale – Abbiamo scelto di ospitare Museomix per diverse ragioni: il nostro Museo è vivace e svolge un ruolo fondamentale, non solo per la conservazione e la divulgazione scientifica, ma rappresenta spesso il primo approccio per i più piccoli con la scienza e l’ambiente circostante. Inoltre, attraverso una programmazione che fa dialogare arte contemporanea, letteratura e musica con le collezioni e gli studi che porta avanti, il museo riesce a raggiungere anche il pubblico adulto. Per ultimo ma non per importanza, il territorio nel suo complesso: ricerca e sperimentazione sono al centro della nostra mission. I risultati e le metodologie che esso propone ne fanno un prezioso interlocutore per enti pubblici e soggetti privati». Il Museo di Storia Naturale è situato nel cuore del cosiddetto isolato razionalista, un quadrivio dove si affacciano altre realtà culturali che insieme formano un’area dalle alte potenzialità espressive: e se Museomix potesse innescare, considerata la sua esplosione di energie innovative e creative, una reazione a catena fra il Conservatorio “Girolamo Frescobaldi”, la scuola elementare “Alda Costa”, il Cinema Boldini e il museo stesso, in una sorta di grande remix di quartiere?
Un’ottica di insieme è quindi la chiave per capire come mai il museo a fronte di questi punti di forza possieda altrettanti aspetti da migliorare, che la community ferrarese ha analizzato durante le fasi preparatorie. Di quelli emersi, alcuni sono degni di attenzione, come la mancanza di spazi idonei per la conservazione di collezioni storiche e di studio, oppure la necessità di adattare il museo a nuovi contenuti, essendo le ricerche in campo scientifico in costante evoluzione. Valorizzare il non visibile è un’opportunità ulteriore, ossia il patrimonio che attualmente non è aperto al pubblico supera di gran lunga quello esposto. Comunicazione e divulgazione scientifica restano difficili fuori dallo spazio deputato, pur essendo parte fondante del museo e di grande utilità per il territorio.

Link:

intervista a Stefano Mazzotti: https://youtu.be/o2z2PFvX1RM

 

trasmissione Web Radio Giardino: http://www.webradiogiardino.com/podcast/assoinfe-08112017/

CONSIGLIO COMUNALE – Alle 15.15 in residenza municipale. Diretta audio e video della seduta su ‘ConsiglioWeb’

Il Consiglio comunale si riunirà lunedì 13 novembre

09-11-2017

Il Consiglio comunale di Ferrara tornerà a riunirsi lunedì 13 novembre alle 15.15 nella residenza municipale. La seduta – con modalità definite nel corso della Conferenza dei presidenti dei Gruppi consiliari convocata dal presidente del Consiglio comunale Girolamo Calò – sarà dedicata in apertura alla trattazione di due Question time, di una Delibera (presidente Girolamo Calò – Elezione del presidente e del vice presidente della Commissione Pari Opportunità), quattro Ordini del giorno (uno dei consiglieri Bertolasi e Turri-PD, tre del consigliere Fochi – M5S) e una Mozione (ancora a firma del consigliere Fochi-M5S).

>>  Come di consueto prevista la diretta audio video dell’intera seduta di Consiglio comunale sulla pagina internet del servizio ConsiglioWeb all’indirizzo http://www.comune.fe.it/index.phtml?id=472.

Questa la scaletta dettagliata della seduta di lunedì 13 novembre:
QUESTION TIME
>>  Question Time sul centro di recupero nell’oasi selvatica presso il giardino delle Capinere (Fiorentini-FI)
>> Question Time in merito al nuovo sistema di raccolta dei rifiuti con calotte e tessera Smeraldo (Fornasini-FI)

DELIBERE
Presidente Girolamo Calò
>> Elezione del Presidente e del Vice Presidente della Commissione Pari Opportunità, a seguito delle dimissioni della Presidente Consigliera Deanna Marescotti

ORDINI DEL GIORNO – MOZIONI
>> PG 72521 – 21/06/2017 – Gruppo M5S – Consigliere Fochi – Ordine del Giorno su potenziamento alla lotta ad abusivismo e contraffazione
>> PG 83402 – 13/07/2017 – Gruppo M5S – Consigliere Fochi – Ordine del giorno su NO SLOT su distanze e censimento luoghi sensibili
>> PG 77924 – 03/07/2017 – Gruppo PD – Consiglieri Bertolasi – Turri – Ordine del Giorno sulla promozione di politiche di contrasto allo spreco di acqua
>> PG 80450 – 07/07/2017 – Gruppo M5S – Consigliere Fochi – Ordine del giorno su rispetto della quota accoglienza migranti
>> PG 84291 – 17/07/2017 – Gruppo M5S – Consigliere Fochi – Mozione sulla creazione di spazi verdi attrezzati e giochi bambini nelle adiacenze del complesso edilizio di via Scalambra e via Maffino Maffi

 

GIARDINO IN MOVIMENTO 2017 – Sabato 11 e domenica 12 novembre dalle 17

Week end di boxe nei giardini del Grattacielo

09-11-2017

(Comunicato a cura del Centro di Mediazione Sociale del Comune di Ferrara)

Sabato 11 e domenica 12 novembre, dalle 17, nei giardini del Grattacielo a Ferrara, si terrà il Week end di boxe. Per la prima volta a Ferrara pugili provenienti da diverse parti d’Italia si sfideranno su un vero e proprio ring al coperto posizionato nei giardini del Grattacielo.
La manifestazione quindi si svolgerà anche in caso di maltempo ed è a ingresso gratuito.
Un evento imperdibile organizzato dalle palestre di pugilato di Ferrara, Costantino Boxe e Palestra Pugilistica Padana Vigor.
La giornata di sabato 11 novembre, gestita da asd Costantino Boxe, sarà a carattere interregionale con diverse squadre provenienti da tutta Italia. Da Torino arriveranno i Club Boxe Chieri e la Skull Boxe Canavesana,  prima palestra in Italia nelle classifiche della F.P.I.. Saranno presenti inoltre anche atleti provenienti da Veneto, Toscana e Marche.
Nove i match in programma con otto pugili della Costantino Boxe e quattro i match femminili dove combatteranno Dorota Kusiak, campionessa Italiana elite 1° serie per il suo settantesimo match,  contro Erica Montalbini di Pesaro (anche lei elite 1° serie); Giada El Okabi (che quest’anno ha fatto parte della squadra Nazionale junior, che ha indossato la maglia azzurra in tornei Internazionali ed un ottavo posto ai Campionati Europei). Infine il debutto di Giada Talassi, nuovo talento del club.
Per la categoria maschile saliranno sul ring il quattordicenne Diego Chioatto, il sedicenne Mattia Zucchelli, i senior Gulisano Salvatore e Emanuele Iaccarino, attuale Campione regionale dei senior.
Il match clou sarà dei pesi massimi elite dove combatterà Marwen Trabelsi (per il secondo anno consecutivo Campione Regionale elite con all’attivo 70 match), contro Armando Caco,  con 50 match all’attivo e vincitore del Guanto d’oro a Pisa.
All’angolo il boss della Costantino boxe, Orazio Costantino insieme al figlio Pino Costantino, affiancati dal tecnico Bouchaib Bencherifa.
Speaker della manifestazione sarà Franco Casoni… e come da ogni incontro ufficiale di boxe sarà presente anche la ring-girl per segnalare i round.

Domenica 12 novembre, gestita da Pugilistica Padana Vigor di Duran, vedrà  contendersi il titolo tra tre importanti palestre italiane, Palestra Boxe Tricolore di Reggio Emilia, Pugilistica Padana Vigor (i cui istruttori tecnici federali sono i celebri fratelli Massimiliano e Alessandro Duran), e Bassano Boxe di Bassano del Grappa, una delle più forti palestre di boxe a livello nazionale.
Una serie di 8 match equilibrati si susseguiranno partendo dai 69kg pesi welter fino ai 91kg pesi massimi.

L’iniziativa rientra nel progetto Giardino in Movimento 2017, un contenitore di attività sportive miste rivolte a tutta la cittadinanza, in cui lo sport diventa veicolo di promozione di comunità,  costruzione e ri-significazione dello spazio pubblico.

L’organizzazione è a cura del Centro di Mediazione e dell’Unita Organizzativa Sport del Comune di Ferrara in collaborazione con Pugilistica Duran, ASD Costantino Boxe, UISP Ferrara, Contrada di S. Giacomo, Format Ferrara, AICS, Polisportiva Giardino, Dock Sport Village e con il prezioso contributo di Anolf Ferrara, sponsor dell’iniziativa.

Per info:
Centro di Mediazione Sociale del Comune di Ferrara
tel. 0532770504
centro.mediazione@comune.fe.it

Evento facebook: Giardino in Movimento 2017

Su Ferrara città Universitaria e la necessità di un protocollo d’intesa fra enti e istituzioni

di Tiziano Tagliani *

09-11-2017

Colgo l’occasione – visto l’Ordine del Giorno presentato dal Gruppo Consigliare del PD – per riaffermare come la nostra Università, aprendo i corsi a numero chiuso, abbia fatto sicuramente una scelta coraggiosa. E’ da apprezzare l’intenzione del Rettore di trasformare Ferrara città universitaria in Ferrara grande città universitaria: un obiettivo ambizioso che può portare grandi benefici per la città Estense. Ovviamente ciò ha comportato un aumento considerevole di nuove matricole in cerca di alloggio purtroppo con numeri largamente superiori al previsto e con conseguenti problemi organizzativi dei quali nelle scorse settimane abbiamo appreso e condiviso, con tanti soggetti pubblici e privati cittadini, le dimensioni. Certo sarebbe stato opportuno riuscire a programmare azioni opportune di contrasto d’intesa con Ergo le prevedibili conseguenze: reperire soluzioni abitative, adeguare là dove necessario i trasporti, considerare il numero di aule, spazi per la didattica e laboratori necessari, il tutto con la definizione dei soggetti chiamati a dare il proprio contributo. Nonostante questo non sia stato possibile per la dimensione non prevista del successo della iniziativa, L’Università si è però attivata – attraverso operativi tavoli tecnici – per rispondere concretamente alle esigenze degli studenti grazie alla mobilitazione di operatori privati, agenzie immobiliari, sindacati e associazioni di categoria. Ed oggi la dimensione, quanto meno del problema abitativo è in larga parte ridimensionata. E’ comprensibile che per l’anno in corso si debbano ipotizzare soluzioni temporanee ma già in una prospettiva di lungo termine.
Come Comune stiamo facendo e faremo il possibile per condividere soluzioni immediate e di prospettiva: utilizzo di strutture disponibili o attualmente chiuse, verifica dei servizi di trasporto, valutazione e monitoraggio degli standard di qualità e costo delle abitazioni.
Necessario sarà quindi davvero un Protocollo d’intesa tra Università, Comune, Provincia, Istituzioni e operatori del territorio per condividere e programmare scenari di questa portata nel tempo assicurando oltre alle quantità della offerta anche standard di qualità e di sviluppo. Solo condividendo insieme una comune visione di Ferrara come grande città Universitaria, potremmo operare per ridisegnare l’assicurazione del futuro dei nostri giovani, ma non solo.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

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Francesco Monini
direttore responsabile


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