Skip to main content

Da Organizzatori

Arriva nelle sale il film ispirato alla vita di Andrea Bocelli per la regia di Michael Radford
Nel cast Toby Sebastian, Antonio Banderas, Jordi Mollà, Luisa Ranieri, Ennio Fantastichini
La Musica del Silenzio
Evento speciale nei cinema italiani – 18 e 19 settembre

A Ferrara in esclusiva a Cinema Apollo (18 e 19) e Uci Cinemas (solo il 18)
Proiezioni accessibili a non udenti (sottotitoli integrati)
e non vedenti con la AppMovieReading

Arriverà al cinema come evento speciale a settembre – il 18, 19 distribuito da QMI Stardust – La Musica del Silenzio, biopic ispirato alla vita di Andrea Bocelli e liberamente tratto dall’omonimo romanzo.
Il film diretto da Michael Radford (già regista de Il Postino e Il Mercante di Venezia) racconta il percorso personale e musicale di Amos Bardi – alter ego di Bocelli – dall’infanzia agli allori della sua carriera. Squarci di una vita intensa destinata a grandi trionfi ma segnata da false partenze, dubbi, piccoli e grandi dolori.
A vestire i panni del celebre tenore, l’attore e musicista inglese Toby Sebastian affiancato da un cast internazionale: Antonio Banderas (nel ruolo del maestro di musica), Jordi Mollà (il padre), Luisa Ranieri (la madre), Ennio Fantastichini (lo zio), Nadir Castelli (la moglie) oltre a un cameo dello stesso Bocelli. Girato tra Roma, Pisa, Volterra, luoghi in cui il tenore è cresciuto, e sceneggiato da Anna Pavignano e Michael Radford, La Musica del Silenzio restituisce il ritratto di una figura ricca d’umanità.

La Musica del Silenzio avrà la resa accessibile per le persone cieche e sorde
Grazie al Progetto Cinemanchìo il film potrà essere fruito con l’aiuto della sottotitolazione facilitata e dell’audiodescrizione. La resa accessibile è integrata nella produzione: la sottotitolazione facilitata sarà inserita nella proiezione oppure sarà scaricabile, come l’audiodescrizione, da una APP apposita. Quindi il film è accessibile su schermo, su tablet o smartphone. Sottotitoli e audiodescrizione sono sincronizzati al film così da rendere perfettamente agevole e accessibile a tutti l’esperienza e l’emozione del film in sala.
Le informazioni per scaricare l’APP MovieReading e per l’elenco completo dei cinema al sito www.lamusicadelsilenzio.it.

La Musica del Silenzio è prodotto da Roberto Sessa per Picomedia con Andrea Iervolino e Monika Bacardi per AMBI Media Group in collaborazione con Rai Fiction e distribuito da QMI Stardust.

SINOSSI BREVE: Amos Bardi – alter ego di Andrea Bocelli – nasce con il dono di una voce che si manifesta di gran pregio fin da bambino, nello stesso tempo però soffre di un grave problema agli occhi che lo rende quasi cieco. La malattia lo costringe a un calvario di interventi chirurgici. Presto Amos deve separarsi dalla famiglia per entrare in istituto per non vedenti e imparare il Braille. È proprio lì che una pallonata in faccia lo porta alla cecità totale.Nonostante tutto Amos non si arrende. La sua vita sarà una sfida senza soste fino a quando riuscirà a ottenere il primo vero successo in palcoscenico con l’esecuzione del Miserere.

TRAILER 90’’: https://youtu.be/ddWW2PacteA
TRAILER 30’’: https://youtu.be/SfrbNoxf-Hc

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it