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da: organizzatori

Ferrara più vicina all’Europa grazie ad uno scambio giovanile mirato al confronto sulla cultura del buon cibo, della sana nutrizione e sull’importanza della corretta attività fisica.

Si è concluso da pochi giorni il progetto ERASMUS+ “Eat Slow, Move Fast!”, organizzato a Ferrara (Fe) dal gruppo informale “Neverland – L’Isola che non c’è”. Si tratta di uno scambio giovanile che ha coinvolto 32 ragazzi di differenti nazionalità, provenienti da Estonia, Germania, Croazia e Italia.

Il progetto “Eat Slow, Move Fast!” svoltosi tra il 22 e il 29 maggio, è stato organizzato grazie ai fondi dell’Unione Europea nell’ambito dell’ERASMUS+, ed ha visto i ragazzi confrontarsi attraverso attività di apprendimento non formale, sulle tematiche relative ai prodotti tipici locali, al cibo a kilometro zero e a uno stile di vita sano ed equilibrato.

Per una settimana di full immersion nel territorio ferrarese i giovani Europei hanno vissuto insieme, condividendo luoghi, spazi e momenti di crescita personale oltre che professionale. Tra le attività a cui hanno partecipato, interamente svoltesi a Ferrara, ci sono state l’incontro con i produttori locali affiliati a Coldiretti, che hanno mostrato come si produce il cibo biologico a kilometro zero e quello a Denominazione d’Origine, e l’Hunger Banquet, condotto in co-partecipazione con Oxfam Italia, un gioco di ruolo in cui i partecipanti hanno potuto confrontarsi con i problemi della disuguaglianza e della fame nel mondo.

Il Comune di Ferrara, che ha patrocinato l’evento, ha incontrato i ragazzi provenienti da differenti Paesi nel corso del Training Day Erasmus+ Gioventù, organizzato in collaborazione con ANG, Agenzia Nazionale Giovani, ed Eurodesk, e ha poi offerto loro la possibilità di scoprire le bellezze della città attraverso una visita guidata alla Città Patrimonio dell’Umanità ed al principale monumento cittadino, il famoso Castello Estense.

Non sono mancate inoltre attività all’aria aperta, incontri con manager sportivi, sfide di cucina (rigorosamente con prodotti del posto come l’aglio di Voghiera, la Coppia ferrarese, l’Asparago Verde di Altedo e molte altre specialità) e dibattiti sulle differenti tematiche relative all’alimentazione, che hanno fatto sì che nei ragazzi crescesse la consapevolezza per una alimentazione sana, etica e responsabile.

Cibo sano e corretto movimento, sono stati dunque questi i punti cardini del progetto realizzato dai giovani volontari di “Neverland – L’isola che non c’è”: Anna De Caro, Silvia Primiceri, Andreas Marcopoli, Luca Piscitelli, Emanuele Santoro, Anita Sarno, Gaia Mancarella e Settimio Martire, al loro impegno si deve il progetto “Eat Slow, Move Fast!”, veicolato anche attraverso un riuscitissimo Flash Mob che ha avuto luogo in Piazza Trento e Trieste, centro nevralgico di Ferrara (https://youtu.be/PxMSVT0AVCQ).

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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