Skip to main content

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Presentato il grande bando d’investimenti per l’agroindustria. Il presidente Bonaccini: “Anche per il 2016 l’Emilia-Romagna vuole fungere da traino per l’economia nazionale. Per questo continueremo a valorizzare le nostre eccellenze. E Parma è uno dei capisaldi”.

Bologna – Sessanta milioni di euro per imprese più forti e competitive sui mercati. Il via libera a questo pacchetto di risorse per l’agroindustria, che verranno erogate tramite bando, è avvenuto oggi nella seduta straordinaria della Giunta regionale a Fidenza. Risorse, destinatari e tempi sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa in Comune a Parma, cuore della Food Valley, alla presenza del sindaco Federico Pizzarotti.
“Siamo partiti stamani da Borgotaro – ha esordito il presidente Stefano Bonaccini – dove c’è quest’investimento importante che la società Laminam ha deciso di compiere. Per la Giunta regionale, che ha fatto del lavoro e dell’occupazione il suo obiettivo principale, è un fatto importantissimo: chi lavora nello stabilimento è gente che vive in Appennino”. Bonaccini ha poi ribadito come, anche per il 2016, “l’Emilia-Romagna voglia continuare a fungere da locomotiva per l’economia nazionale; per questo continueremo a valorizzare le nostre eccellenze. Parma è uno dei capisaldi, tant’è che ha ricevuto ufficialmente il titolo di ‘Città creativa per la gastronomia Unesco’, diventando la prima a rappresentare l’Italia nel settore food. Da parte nostra abbiamo investito, e continueremo a investire in quest’ambito, per essere sempre più competitivi, soprattutto a livello internazionale”. Tra gli altri temi toccati dal presidente nel corso della conferenza stampa, l’impegno della Regione per il riconoscimento dell’Unesco alla via Francigena, il sostegno al progetto della nuova sede per la Fondazione Toscanini, l’interesse a reperire risorse per il raddoppio della linea ferroviaria Pontremolese. Per quanto riguarda la sanità, il presidente ha annunciato ulteriori risorse dal Governo per l’edilizia ospedaliera: 80 milioni per tutta l’Emilia-Romagna, di cui circa 7 milioni per Parma (di cui 5 milioni per il nuovo day hospital oncoematologico al Maggiore, 850mila per la Casa della salute di Fornovo di Taro, 750mila per mettere in sicurezza l’ospedale di Borgo Val di Taro).

Sessanta milioni di euro per un’agroindustria più forte e competitiva
“Per noi è motivo di grande soddisfazione annunciare questo bando proprio a Parma, una delle realtà fondamentali per la nostra agroindustria – ha sottolineato durante la conferenza stampa l’assessore all’Agricoltura Simona Caselli – . La Regione lancia dunque il primo bando del Psr 2014-2020 per sostenere gli investimenti delle aziende di trasformazione e commercializzazione in campo agroalimentare. Con un obiettivo preciso: imprese più forti e competitive sui mercati, a partire da quelli extra Ue. A disposizione ci sono risorse per 60 milioni che, considerando il cofinanziamento privato, movimenteranno risorse per 150 milioni di euro”. Le domande potranno essere presentate dal 15 aprile al 30 giugno mentre l’importo dei progetti proposti dovrà essere compreso tra un minimo di 250 mila euro a un massimo di 5 milioni. I contributi – in conto capitale – saranno nella misura del 40%. Destinatarie sia le imprese che svolgono esclusivamente attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, sia quelle che affiancano quest’attività a quella agricola di base. Il bando di oggi segue di pochi giorni l’annuncio di un altro bando, per promuovere gli investimenti delle sole aziende agricole emiliano-romagnole con 23,5 milioni di euro di finanziamenti pubblici e 58 milioni di risorse complessivamente movimentate (domande dal 15 aprile al 15 luglio). Anche in questo caso si tratta di sostenere gli interventi di ammodernamento aziendale, con un’articolazione molto ampia, tale da soddisfare anche piccole aziende del settore primario (da 10 mila a 3,5 milioni di euro gli importi minimi e massimi della spesa ammissibile).

Quaranta cantieri per la difesa del suolo
Nel 2016 per la provincia di Parma sono previsti quasi 15 milioni di euro (14 milioni 940 mila) di investimenti per 40 interventi contro il dissesto idrogeologico e la difesa del suolo. I più importanti, citati dall’assessore alla Difesa del suolo e Politiche Ambientali Paola Gazzolo, riguardano l’adeguamento del ponte ferroviario della linea Parma-Brescia nel comune di Colorno e, nello stesso comune, le opere di risezionamento dell’alveo e di laminazione delle piene del torrente Parma (con 5,3 milioni finanziati da Accordo di programma con il ministero dell’Ambiente e da Rfi). Ancora, 3,21 milioni (a carico di Aipo) vanno a interventi di manutenzione ordinaria delle opere idrauliche su Po, Taro, Stirone, Parma ed Enza, mentre 2,4 milioni per 19 interventi di Protezione civile, che dovranno essere conclusi entro il 9 aprile 2017, finanziati con il Fondo di solidarietà europeo: si tratta di risorse comunitarie concesse a seguito del maltempo di ottobre 2014. Complessivamente, considerando i 34 interventi per 1,59 milioni che risultano già svolti/in corso, a Parma sono stati assegnati 3,99 milioni dal Fondo di solidarietà europeo. Per quanto riguarda la realizzazione della Cassa di espansione sul torrente Baganza, “stiamo rispettando i tempi – ha sottolineato l’assessore – : l’intervento, del valore di 55 milioni di euro, è stato inserito nella fase programmatica del primo stralcio per le Aree metropolitane”. Aipo ha già affidato l’incarico per la progettazione definitiva, con la partecipazione di tutti gli enti locali coinvolti; dopo l’estate sarà avviata la Valutazione di impatto ambientale (Via) nazionale; nel 2017 se, come anticipato dal ministero dell’Ambiente, saranno assegnati alla Regione i finanziamenti richiesti, il progetto potrà essere mandato a gara. Infine, con l’approvazione in Assemblea legislativa, prevista entro aprile, del primo provvedimento di variazione al Bilancio, “sarà sbloccata l’assegnazione al Comune di Fidenza di 4 milioni di euro stanziati dal Cipe. Il finanziamento – ha concluso Gazzolo – permetterà la realizzazione definitiva della bonifica della Carbonchimica, per restituire l’area alla nuova destinazione urbanistica prevista dal Comune”.

Formazione, diritto allo studio e scuole più sicure
Ad oggi, nel periodo 2014-2020 del Fondo Sociale Europeo sono state programmate 3.456 “azioni” tra Istruzione e Formazione Professionale (IeFP), Istituti Tecnici Superiori, Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS), operazioni per l’accesso all’occupazione, per l’inclusione lavorativa. “Il totale di risorse impiegate sul territorio della Provincia di Parma – ha ricordato l’assessore alla Scuola, Università, Formazione professionale e Lavoro Patrizio Bianchi – supera i 10 milioni di euro”. In particolare, il bando Fse per lo spettacolo dal vivo (che ha una dotazione complessiva di 1,4 milioni) ha riguardato Parma per alcuni progetti. La Fondazione Teatro Regio di Parma è capofila di due, uno realizzato insieme a Fondazione Arturo Toscanini, con un finanziamento 67 mila euro, mentre il secondo realizzato con Ater balletto ha una dotazione di 39 mila euro. Altro progetto finanziato è il Laboratorio Suono verdiano, rivolto a 24 musicisti, che si vuol realizzare attraverso la partecipazione di istituzioni che hanno sede proprio nelle terre di Giuseppe Verdi: Istituto nazionale di studi verdiani, Università degli Studi di Parma, Cirpem (Centro internazionale di ricerca sui periodici musicali), Comune di Parma, Comune di Busseto. Altro progetto approvato su Parma è quello del Teatro Due di Parma, destinato all’alta formazione di attori, registi, drammaturghi, autori di musiche di scena e sarà realizzato in collaborazione con istituzioni teatrali e culturali italiane ed europee, con finanziamento pari 109mila euro. Per quanto riguarda il diritto allo studio universitario, per l’anno accademico 2014/2015 a Parma sono andati oltre 11 milioni di euro. A fronte di situazioni particolarmente penalizzate dai nuovi criteri di calcolo ISEE, per l’anno accademico 2015/2016, la Regione ha messo in campo anche misure straordinarie compensative per ulteriori 10 milioni di euro per Parma. Nell’ambito dei Mutui BEI, per il triennio 2015-2017 nel territorio parmense sono previsti 24 interventi per un investimento complessivo di oltre 7 milioni di euro. Per quanto riguarda le Scuole innovative – Fondi Inail – Buona Scuola sono stati destinati 20,1 milioni di euro all’Emilia-Romagna per edifici scolastici innovativi. In Provincia di Parma, tra le candidature selezionate dalla Regione, c’è la scuola secondaria di I grado “Leonardo da Vinci” di Sorbolo. Nell’ambito del Programma scuole sicure (DL 69/2013) è inoltre previsto un contributo del MIUR alla scuola secondaria di I grado “Solari” di Felino per la messa a norma sismica della palestra. A fronte di un intervento di 190mila euro, il finanziamento è di 64mila euro circa. Il Ministero dell’Istruzione ha inoltre attribuito all’Emilia-Romagna 2,8 milioni di euro per interventi di adeguamento sismico di edifici scolastici, di questi il 38% è destinato a Parma. In particolare, 935mila andranno al Polo scolastico di Fidenza e 148mila al Polo scolastico di Collecchio.

Una casa per tutti
“Per quanto riguarda le politiche abitative, stiamo lavorando su più fronti: quello della vulnerabilità abitativa, e quindi le situazioni d’emergenza, e quello del sostegno alle giovani coppie per l’acquisto della casa, che ci consente anche di rilanciare l’economia, in particolare il settore dell’edilizia”. E’ stata Elisabetta Gualmini, vicepresidente della Giunta e assessore alle Politiche abitative, a fornire le cifre relative all’impegno della Regione per Parma e Provincia nel settore “casa”. Le risorse per contrastare l’emergenza abitativa/morosità incolpevole, ripartiti tra i Comuni capofila dei distretti socio-sanitario, per contributi integrativi al pagamento del canone d’affitto, ammontano per il 2015 a 1.266.188 euro. Nell’ambito del Programma di recupero degli alloggi ERP, che prevede finanziamenti per il recupero e la razionalizzazione degli alloggi di edilizia residenziale popolare, nel territorio parmense sono stati programmati 78 interventi, per un totale di 3.688.189 euro. Per quanto riguardail Bando Giovani Coppie, per soddisfare più celermente e a condizioni più agevoli di quelle di mercato la domanda di servizi abitativi da parte delle giovani coppie e di altri nuclei familiari, nella provincia di Parma sono state ammesse a contributo 66 domande, per un totale di 1.650.000 euro.

tag:

REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it