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da: C.I.V. Consorzio Italiano Vivaisti

Una varietà rifiorente dal sapore eccellente con produttività molto elevata

La fragola Muranopvr – varietà benchmark di Sainsbury’s in UK per caratteristiche qualitative – risulta particolarmente apprezzata anche in Olanda dove sta oggi raccogliendo ampi consensi sia tra gli operatori della filiera, con quotazioni estremamente interessanti rispetto ad altre varietà, sia tra i consumatori finali per la sua combinazione ottimale di sapore e colore.
Si conferma ancora una volta la validità del Programma breeding fragola del CIV-Centro di Innovazione Varietale (Consorzio Italiano Vivaisti) : con la fragola Clerypvr (leader nel segmento fragole precoci in Belgio, Francia e Germania), Jolypvr (molto apprezzata in Belgio), Muranopvr e Capripvr (tra le più apprezzate rifiorenti in Nord Europa) e con le recentissime Flaviapvr e Flaminiapvr (impianti di prova in Spagna e Francia) si stanno confermando le buone performance delle varietà brevettate dal CIV sia dal punto di vista agronomico che commerciale. Lo testimoniano gli ottimi raccolti e i successi in tutta Europa.
La versatilità delle diverse varietà del CIV – adatte ai diversi ambienti (Flaviapvr e Flaminiapvr per clima temperato mediterraneo mentre Clerypvr , Jolypvr , Muranopvr e Capripvr per ambienti a clima continentale), non rifiorenti o rifiorenti (Muranopvr e Capripvr), per coltivazioni tradizionali in campo e/o moderne tecniche fuori suolo e/o in serra – si basa su un fil rouge tecnico-qualitativo caratterizzato da:
– Naturale rusticità e vigoria delle piante ;
– Buona adattabilità alla coltivazione a produzione Integrata nonché biologica, oltre ovviamente a quella convenzionale con produttività elevata ;
– Produzione a basso impatto ambientale grazie alla loro tolleranza alle malattie ed alle ridotte esigenze idriche e nutrizionali ;
– Frutti di ottima qualità dal sapore distintivo, con ottime caratteristiche di consistenza e shelf-life.
“Obiettivo primario del CIV – sottolinea il presidente Pier Filippo Tagliani – consiste sempre più nell’indirizzare la nostra attività di Ricerca & Sviluppo verso nuovi sviluppi varietali di fragole che abbiano alti requisiti di qualità e di sostenibilità ambientale per soddisfare tutti gli attori della filiera, dal produttore al cliente finale a livello Internazionale”.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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