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21 Ottobre 2019

La catena dell’amore

Tempo di lettura: 2 minuti


The Chain (Fleetwood Mac, 1977)

C’era una volta un tempo d’attrazione e sincerità, di passione e complicità.
Forgiammo la catena dell’amore, fatta di promesse, certezze e miele nel cuore.
Due anime pure, sedotte, ubriacate. La mia e la tua, dolcemente incatenate.

I giorni trascorrevano lieti, leggeri, colorati. Dolcezza nel palato, il sapore d’un sogno realizzato.
Dare tutto per scontato: ogni storia è una torta con crema e cioccolato…

Poi qualcosa si rompe. I giorni uguali ai giorni, la noia sopraggiunge, il silenzio corrompe.
È capitato. L’amore è consumato, eroso, rovinato. Un boccone masticato.

Una voce dice: Non piangere sul latte versato, svegliati che il sogno è finito, esci e cammina finché non sarai guarito!

Ma la catena non si spezza. Stringe il petto, toglie il fiato. Il pensiero resta appeso, malato, stremato.
Da rifugio a prigione. Crudele la lezione, continua forzata la comunione.
Incatenati per amore, schiavi volontari, pronti al sacrificio, pazzi e felici, agnelli tra le braci.
Questo eravamo, questo siamo, questo saremo.

E ciò che fu dolce un tempo, amaro è diventato. La catena che un tempo proteggeva, ora è filo spinato.
Perché il passato non si cancella, resta intatto nella memoria, doloroso inno alla vana gloria.
E la catena resta intatta, ci avvinghia, ci controlla: la volontà annulla, l’anima incolla.
Perché la catena è invisibile, invincibile. I nostri cuori cattura, ferisce, consola e cura.
E rivive il ricordo sbiadito d’un profumo perduto, struggente retaggio di ciò che s’è vissuto.
Perché sublime è il rimpianto, irresistibile l’incanto.

Tutto è racchiuso in questa nostra indistruttibile, rassicurante, spietata catena.
Il tempo dirà se n’è valsa la pena.

The Chain (Fleetwood Mac, live performed of 1997)

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Carlo Tassi

Ferrarese classe 1964, disegna e scrive per dare un senso alla sua vita. Adora i fumetti, la musica prog e gli animali non necessariamente in quest’ordine. S’iscrive ad Architettura però non si laurea, si laurea invece in Lettere e diventa umanista suo malgrado. Non ama la politica perché detesta le bugie. Autore e vignettista freelance su Ferraraitalia, oggi collabora e si diverte come redattore nel quotidiano online Periscopio. Ha scritto il suo primo libro tardi, ma ha intenzione di scriverne altri. https://www.carlotassiautore.altervista.org/


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it