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da: ufficio stampa Provincia di Ferrara

Corso di Formazione per i docenti IeFP

L’Amministrazione provinciale, gli enti di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP), l’U.O. Promeco hanno unito le rispettive competenze per dar vita al corso di formazione per docenti “Itinerari di qualità nelle IeFP: dall’esperienza alla conoscenza”, una risposta concreta al reale bisogno espresso dai dirigenti degli enti di secondo livello operanti sul territorio ferrarese.
Gli incontri, aperti agli insegnanti di tutti gli Istituti scolastici di ogni ordine e grado, avranno inizio alle 14.30 per concludersi alle 17.30 circa.
L’obiettivo è di avere “… a disposizione, già dal giorno successivo la formazione, una cassetta degli attrezzi utile ed efficace per affrontare la complessità delle realtà scolastiche, prediligendo interventi formativi che entrino nel merito delle situazioni emergenziali presenti o in divenire”.
Finanziato dalla Provincia con fondi della Regione Emilia-Romagna, il corso si compone di sei date in programma da venerdì 14 novembre, con la presenza alla Città del Ragazzo di Eraldo Affinati, insegnate, affermato scrittore e, più recentemente, fondatore a Roma della “Penny Wirton”, scuola di italiano per stranieri.
L’appuntamento successivo, venerdì 30 gennaio 2015 al centro al CFP San Giuseppe di Cesta di Copparo con Salvatore Pirozzi, docente alle scuole superiori e profondo conoscitore della realtà affrontata dai “Maestri di Strada” di Napoli. Venerdì 20 febbraio, nuovamente alla Città del Ragazzo, sarà la volta di Federica Tarabusi, antropologa, che affronterà il tema dell’integrazione nella realtà scolastica e sociale italiana dei giovani adolescenti stranieri.
Progetti ed esperienze dedicati al disagio sul territorio ferrarese saranno oggetto dell’intervento di venerdì 27 marzo allo IAL di via Montebello che ospiterà gli operatori Promeco Michele D’Ascanio e Tanja Bettoli. Venerdì 17 aprile al CFP San Giuseppe di Cesta le differenze di genere saranno l’argomento affrontato dalla sociologa Giulia Selmi.
Il corso si concluderà venerdì 8 maggio alla Sala Estense con un workshop tra operatori, docenti, e rappresentanti delle Istituzioni delegate alla formazione professionale che discuteranno sulla necessità di organizzare al meglio un lavoro complesso e sempre meno standardizzato, capace di sostenere davvero le parti deboli, le inclinazioni e la scoperta delle parti sconosciute di ogni ragazzo dando al contempo stabilità e dignità sociale ai docenti.

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PROVINCIA DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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