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Da: Addetta Stampa IIS Montalcini

Interessante lezione per le studentesse di 4 A e 5 A indirizzo sociosanitario dell’Ipsia di Argenta tenuta dalla docente di sociologia di genere presso la facoltà di scienze dell’educazione di Ferrara prof.ssa Fulvia Signani.

La professoressa dopo aver visionato il filmato contro i femminicidi ‘Donne in un mondo a colori’ girato dalle studentesse del Montalcini ha tenuto una lezione sulla Violenza di genere nelle sue molteplici forme e significati e sulle sue terrificanti conseguenze.

Molteplici sono state le tematiche affrontate: le Sparizioni e le morti sospette di bambine perché poco gradite e ritenute inutili, il turismo sessuale che coinvolge sempre più donne minorenni, la Coercizione e la limitazione della libertà della persona, la gelosia patologica che porta a conseguenze senza ritorno, la Violenza strutturale che si esplica nella disuguaglianza di trattamento tra uomo e donna socialmente condivisa e accettata, lo Stupro intrafamiliare sempre più frequente e tollerato, la Deumanizzazione e oggettivazione dell’altro che porta a considerare la persona come un oggetto di proprietà e la svalorizzazione della persona e dei propri interessi al fine di farla sentire isolata e metterla all’angolo quale vittima prediletta di qualunque forma di violenza.

La prof. Signani ha dialogato con le alunne sulla Trappola, nella quale non bisognerebbe mai cadere, della fascinazione della persona che ti fa del male, che porta ad accettare la violenza come normalità, con una rete sociale ed amicale che sovente ti isola e non ti aiuta.

Una delle tante vite d’uscita è la consapevolezza che questo non é tollerabile e l’importanza di rapporti basati su di una reciprocità bilanciata, sulla condivisione di ideali e valori e sull’importanza di parlare e di segnalare comportamenti prevaricatori e violenti.

La violenza in ogni sua forma deve essere combattuta e per farlo bisogna partire da una formazione chiara e consapevole, come quella che le alunne hanno ricevuto quest’oggi.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it