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Da: Organizzatori

Giovedì 23 gennaio 2020 ore 17 Biblioteca Ariostea Sala Agnelli
“I Colori della conoscenza e i linguaggi”

L’Assessore alla Pubblica Istruzione Dorota Kusiak, porterà il saluto dell’Amministrazione Comunale di Ferrara. Presentazione del ciclo Presentazione del ciclo di incontri 2020 A cura di Daniela Cappagli.
Seguirà la CONFERENZA “Le Favole e il linguaggio di Chagall” a cura di Cinzia Carantoni e Daniela Cappagli.

Il linguaggio dei simboli, delle metafore, delle assonanze e delle consonanze, che è quello dei poeti, dei pittori, dei musicisti, è duttile come l’acqua, libero come l’aria e cangiante come il fuoco. Niente ostacola le metamorfosi, le giravolte del pensiero, le improvvise le trasformazioni. Questa è la pittura di Chagall, questa è la sua scrittura come letterato e come poeta, in continua variazione di colori, di situazioni, di sentire. Niente è scontato e dogmatico nel tempo e nello spazio. “L’anima di Chagall” ha scritto Giovanni Arpino” è un ‘anima belante, tanto mite quanto invincibile perché sfugge agli orrori, alle insidie, agli oltraggi… Chagall fa mistero comprensibile, crea una giostra di elementi che un bambino…un genio…un bruto, un colto debbono in ogni caso accogliere”. Chi non ama i colori di Chagall, le sue passeggiate nel cielo, i suoi violini, i suoi amanti, i suoi fiori, le sue caprette, i galli e gli asini che volano. I suoi linguaggi affabulanti, dalle improvvise illuminazioni e dalle molte emozioni, saranno l’oggetto della comunicazione.

Per il ciclo “I Colori della conoscenza e i linguaggi” a cura di Istituto Gramsci e Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara.

Giovedì 30 gennaio 2020 ore 17 Biblioteca Ariostea Sala Agnelli
“Dialettica ed estetica del confronto verbale e fisico”

Conferenza di Sergio De Marchi, atleta e filosofo. Presenta Daniela Cappagli.

Prendendo le mosse da una rapida analisi dell’Atene di epoca Classica, si cercherà di porre l’accento sulle comuni caratteristiche della democrazia come forma di gestione del potere; se ne indagheranno le caratteristiche, quindi il ruolo del cittadino e quello dei “professionisti” della parola al suo interno. Grazie a tali premesse, si espliciterà il parallelismo intrinseco alla conoscenza come “agone”, ovverosia si metterà in pratica un “confronto sul confronto” inteso nelle sue varie accezioni, verbale e fisico. All’interno di codesta presentazione ci si occuperà di analizzare non solo i tratti accomunanti questi diversi tipi di confronto, ma ad un livello più profondo di individuare quali siano le finalità del sapere “agonistico”, differenziandole e caratterizzandole appieno.

Per il ciclo “I colori della conoscenza” a cura di Istituto Gramsci e Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara.

Venerdì 31 gennaio 2020 ore 17 Biblioteca Ariostea Sala Agnelli
“Sfidare le paure”

Saluto del Sindaco di Ferrara Alan Fabbri, presentazione del ciclo di incontri 2020 a cura di Fiorenzo Baratelli (Presidente Istituto Gramsci). Lectio Magistralis dal titolo “Sfidare le paure” del filosofo Salvatore Natoli. Coordina Anna Quarzi (Presidente Isco).

La paura accompagna da sempre l’avventura umana. Il suo significato è ambivalente: può funzionare come marcatore biologico e sociale che segnala pericoli e sfide nuove; può essere strumentalizzato dal potere per fini di parte. Il ciclo, in coerenza con lo spirito che anima i due Istituti promotori, colloca l’analisi delle paure del nostro tempo su un piano storico-concettuale con l’intenzione che animava la ricerca del filosofo Spinoza: conoscere le cause dei fenomeni per poterli governare razionalmente, senza farsi travolgere da reazioni emotive e irrazionali. Contro l’aggressività, l’intolleranza, i conflitti distruttivi, che possono germinare da una condizione di insicurezza diffusa, si cercherà di fornire alcuni elementi di conoscenza per favorire la buona convivenza.

A cura dell’Istituto Gramsci e dell’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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