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da: Ufficio formazione e informazione CdLT CGIL Ferrara

I sindacati della scuola Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda Unams hanno appreso dai mezzi d’informazione che i Consigli Comunali di Copparo, Berra e Ro hanno deliberato nei giorni scorsi sul piano di dimensionamento scolastico della zona con la creazione di un unico istituto comprensivo tra le scuole dei comuni di Copparo, Berra e Ro.
Questo, senza aver mai coinvolto le organizzazioni sindacali in un percorso che comporterà modifiche degli organici delle istituzioni scolastiche.
I tre comuni avevano già presentato nel 2011 un piano identico relativo al dimensionamento scolastico. Tale piano era stato “sconsigliato” dalla Regione Emilia Romagna a causa dell’alto numero degli alunni che sarebbero confluiti in un unico istituto.
A tutt’oggi, come organizzazioni sindacali, denunciamo il fatto del mancato rispetto da parte delle tre amministrazioni delle Linee di indirizzo in materia di riordino scolastico della regione Emilia-Romagna. I sindacati, che dovevano essere coinvolti sin dall’inizio nella riorganizzazione – come previsto dalle Linee di Indirizzo della Regione Emilia-Romagna – a tutt’oggi non sono stati convocati dalle amministrazioni. Eppure si tratta di Linee di Indirizzo condivise da tutti i livelli dell’amministrazione, ovvero dal livello regionale, dal livello provinciale fino ad arrivare ai sindaci. Esse esplicitano chiaramente chi, e come, deve essere coinvolto in questi processi di riorganizzazione per arrivare alla massima condivisione delle scelte in materia scolastica. Esse sottolineano: si invitano “gli Enti locali ad attivarsi per condividere con le istituzioni scolastiche, con le famiglie, con gli uffici dell’amministrazione scolastica territoriale, con le parti sociali, con i cittadini i dati di conoscenza, le proposte e le informazioni utili a condurre il processo di programmazione con la più ampia partecipazione e per ricercare le soluzioni, anche graduali, più adeguate, ascoltando e raccogliendo il contributo di tutti”.
La Regione Emilia-Romagna ricorda agli Enti locali che i parametri per la costituzione degli istituti comprensivi e della loro autonomia devono rimanere all’interno di un minimo di 600 alunni sino ad un massimo di 1.200 alunni.
Nel piano del Comune di Copparo, Ro e Berra si parla della nascita fin dal prossimo anno scolastico di un istituto comprensivo di oltre 1.400 studenti (unico dato esplicitato fino ad oggi perchè presente all’interno della delibera del Comune di Berra), ma quali sono le prospettive dei prossimi cinque anni relative alla crescita o diminuzione della popolazione scolastica della zona? Sono questi i dati che i sindaci devono rendere noti al personale scolastico, alla cittadinanza, alle organizzazioni sindacali, al fine di trovare insieme la migliore soluzione per gli alunni di quel territorio.
Le esperienze di gestione di questi mega istituti, fatta in altre province, dimostrano la difficoltà di gestione di tali istituti comprensivi con un elevato numero di studenti e personale ausiliario Ata ridotto (i parametri ministeriali non prevedono, oltre una determinata soglia di studenti, un adeguamento proporzionale degli organici) e questa operazione comporterà la perdita posti di lavoro di collaboratore scolastico e di assistente amministrativo.
Ricordiamo agli amministratori che la situazione del personale ausiliario all’interno delle scuole risulta critica ormai da anni e che la tanto sbandierata riforma della scuola messa in campo dal Presidente del Consiglio ha continuato ad ignorare tale personale scolastico. Esso, invece, ha un ruolo fondamentale all’interno delle nostre scuole perchè quotidianamente aiuta il corpo docente nella cura e nell’educazione degli alunni senza dimenticare uno dei compiti fondamentali, quello di garantire la sicurezza all’interno dell’istituto.
Inoltre, i due Consigli d’Istituto della Direzione Didattica e della scuola media Govoni di Copparo hanno dato pareri differenti al piano di dimensionamento proposto. Questa situazione è il segnale che non vi è stato alcun percorso di condivisione con il personale delle scuole (che non sono solo i dirigenti scolastici, ma l’intero corpo docente e il personale Ata). Il personale scolastico, le famiglie e la cittadinanza va informata rispetto a tutte le problematiche che tale dimensionamento comporterà, invece tutti saranno messi di fronte al fatto compiuto.
Certamente questa operazione non brilla per trasparenza, condivisione e corrette relazioni sindacali. E i sindaci si dimostrano in linea con il Governo eludendo il confronto con il sindacato, se non a giochi fatti!!!
FLC CGIL CISL Scuola UIL scuola SNALS Confsal GILDA Unams

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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