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Intrawork 10 luglio Ferrara

Martedì 10 luglio alle ore 9,30 presso l’Hotel Carlton Piazza Sacrati, 44121 Ferrara, si svolgerà la Conferenza finale del progetto europeo Erasmus+, IN.TRA.WORK (INnovate the TRAnsition from vocational training to WORK for youth) – Programma Erasmus+ KA2, in cui verranno presentati i risultati della sperimentazione di un modello innovativo di alternanza e transizione al lavoro nel sistema della formazione professionale.
Il Modello, sperimentato con successo in Italia, in Germania e in Spagna, aperto al dialogo sociale (tra i partner vi è un sindacato sloveno), valorizza, in particolare, le “buone pratiche” di apprendimento sul lavoro WBL (Work Based Learning), tese a fronteggiare il fenomeno dei NEET (persone, perlopiù giovani, che non studiano, non si formano, non lavorano né cercano lavorano), e a migliorare l’occupabilità dei giovani, progettando insieme a loro e all’impresa che li ospita un percorso altamente formativo e innovativo di alternanza studio-lavoro orientato ad un reale inserimento lavorativo.
CDS, Centro ricerche Documentazione e Studi di Ferrara, è capofila e coordinatore del progetto.
A discutere dei risultati e dei “pilastri” che lo hanno retto, quali co-progettazione del processo WBL tra i Centri di Formazione professionale e le Imprese dei territori coinvolti (provincia di Ferrara, Lander di Ingolstadt, Bilbao) la formazione dei formatori, la sperimentazione stessa ed infine l’orientamento, saranno Giuseppe Sarti, Centro Studi Opera don Calabria di Ferrara, Stephanie Kühn – Kolping Akademie Ingolstadt (DE), Zaloa Mitxelena, Fondo Formacion Euskadi (ES), Mitja Vuković, Obalna Sindikalna Oraganizacjia (SL). Seguirà una testimonianza aziendale sull’importanza della co-progettazione dei percorsi formativi da parte di Sabina Celio e Giuseppe Manna, Eni – Versalis S.p.A.
Concluderà Pier Giovanni Bresciani, Studio Méta – Università di Urbino, con una riflessione sul riconoscimento dei risultati dell’apprendimento nei percorsi di apprendimento sul e dal lavoro.

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Riceviamo e pubblichiamo



PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)