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da: ufficio stampa Coldiretti Ferrara

Uno dei tanti fatti concreti realizzati ad Expo: sottoscritto un accordo di filiera tra la società cooperativa Fir e Riso Gallo per la fornitura di varietà italiane Arborio e Carnaroli.

E’ stato presentato a Expo Milano 2015 l’accordo di filiera tra Fir, società cooperativa agricola facente capo a Coldiretti, e Riso Gallo, una delle più antiche aziende risiere d’Europa e leader nel mercato del riso in Italia, per la fornitura delle varietà italiane Arborio e Carnaroli.
Riso Gallo e Coldiretti, concordi sul fatto che oscillazioni di prezzo della materia prima troppo accentuate, nel lungo periodo, siano un danno sia per l’Industria che per gli agricoltori, hanno siglato un accordo che ha l’obiettivo di stabilizzarne i prezzi. Prezzi più stabili permettono una migliore pianificazione per entrambe le parti oltre che un vantaggio per il consumatore.
Si tratta di un accordo triennale che prevede la regolarità negli approvvigionamenti e l’applicazione di ammortizzatori volti a dare maggiore stabilità ai prezzi del risone (riso grezzo), attenuando le oscillazioni di prezzo che si registrano periodicamente nellequotazioni della materia prima.
Gli agricoltori coinvolti nell’accordo conferiranno la loro quota di risone a Fir, la quale ha distribuito su quote mensili le quantità che Riso Gallo ritirerà da ottobre a luglio di ogni anno. Gli agricoltori percepiranno da Fir un acconto e a fine stagione un prezzo riferito alla media dell’intera annata trascorsa, calcolato con una formula che ne attenua le variazioni.
“Quest’intesa rappresenta una sfida per il futuro, da un lato con la valorizzazione dellenostre varietà tipiche e riconosciute come un plus del Made in Italy in tutto il mondo. Dall’altra la stabilità dei prezzi è necessaria alla risicoltura italiana per essere competitiva sui mercati stranieri, non abituati alla volatilità delle quotazioni di questo settore” – concordano Mauro Tonello, presidente di Fir, e Mario Preve, Presidente Riso Gallo.
“In Italia, la sottoscrizione di questo accordo segna un passaggio evolutivo verso un reale equilibrio all’interno di una filiera che è talvolta individualista especulativa da ambo le parti. A cui si aggiunge un’importante percorso di eticità sia nel rispetto dei diritti del lavoro, sia attraverso un impiego delle best practice per ridurre l’impatto ambientale”, dichiara Mauro Tonello.
“Siamo lieti di aver firmato, e siamo l’unica azienda ad averlo fatto, questo accordo che ci vede coinvolti a costruire un vero e proprio sistema di filiera. È un programma che punta alla realizzazione di sinergie volte alla stabilizzazione dei prezzi, per megliovalorizzare i risi della tradizione italiana e le varietà storiche che da sempre rappresentano il nostro core business, – continua Mario Preve – Oggi la presentazione di questo accordo completa e corona il percorso che abbiamo intrapreso in Expo, dove siamo stati partner ufficiale di Padiglione Italia. Il nostro obiettivo fin dall’inizio è stato quello di accompagnare i visitatori in un viaggio gastronomico nella Penisola, attraverso il riso e le ricette tradizionali delle sue regioni”.
Filiera italiana riso nasce grazie a Coldiretti con lo scopo di salvaguardare una specializzazione di prodotto che contribuisce a mantenere alta l’immagine del nostro Made in Italyalimentare, ma anche per assicurare la stabilità socio economica a distretti territoriali di assoluta rilevanza. L’obiettivo di F.I.R. nel medio e lungo periodo passa attraverso un insieme di misure ed interventi che hanno come pilastri portanti, l’aggregazione, il miglioramento dei rapporti interprofessionali e un sistema contrattuale che tenga conto anche del “giusto” costo alla produzione by passando la figura arcaica del mediatore. Quindi il progetto di aggregazione della Filiera Italiana Riso nasce non solo come offerta concentrata di prodotto – che sarebbe una visione molto riduttiva – ma come condivisione di un percorso attraverso il quale portare attraverso la Filiera Agricola Italiana un prodotto di qualità sul mercato con la giusta remunerazione e, soprattutto con una programmazione che trova nell’industria e/o nella g.d.o. il primo partner per un nuovo percorso.
Riso Gallo è tra le più grandi riserie d’Europa e tra le più antiche industrie risiere italiane. La storia inizia a Genova nel 1856, l’azienda attualmente è ubicata a Robbio Lomellina, nel cuore del Pavese. Riso Gallo è una realtà all’avanguardia nel panorama dell’industria alimentare Made in Italy. Il suo ruolo di leader è confermato dalla continua crescita, dovuta all’attenzione con cui Riso Gallo risponde alle esigenze del consumatore che, oltre al rinnovamento e alla diversificazione dei prodotti, chiede la garanzia di una costante ed elevata qualità. Riso Galloleader del mercato italiano del riso, è presente in 75 Paesi nel mondo.
Riso Gallo partecipa a Expo Milano 2015 in qualità di fornitore in esclusiva di riso all’interno del Padiglione Italia.
www.risogallo.it

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COLDIRETTI


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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