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Da: Ferrara Cambia
“START UP CAMPUS FRARA”
AGEVOLAZIONI PER CHI AFFITTA A STUDENTI: LO STUDENTE TROVACASA E LA PERSONA ANZIANA TROVA COMPAGNIA

Con un singolare tempismo, la nostra Università in questa campagna elettorale è stata catapultata al centro dell’attenzione anche dalla parte politica che in passato ha espresso “preoccupazione” per l’aumento di immatricolati e per alcuni disagi che si sono manifestati per quanto riguarda gli alloggi. Andrea Maggi, Capolista di “Ferrara Cambia” così commenta questo “nuovo” interesse per l’Ateneo ferrarese. “C’è stato un assordante (ma credo significativo) silenzio in merito proposta di sperimentazione avviata dal nostro Rettore circa nuove modalità di accesso al corso di laurea in Medicina e Chirurgia con un contestuale aumento dei posti”.
Una proposta – continua Maggi – che ha portato al centro dell’attenzione nazionale il nostro Ateneo che, se avviata, terrebbe conto del disperato bisogno di medici in Italia di qui a dieci anni e che verrebbe incontro alle giuste aspettative dei tantissimi giovani che si vedono preclusa la loro vocazione sulla base di quiz del tutto aleatori che non consentono di accertare appieno la predisposizione per diventare medici.
La prossima Amministrazione comunale dovrà sostenere e rafforzare il rapporto con la Sua Università, valorizzando sempre più sul territorio lo straordinario patrimonio di attività di ricerca scientifica e di eccellenze. Solo una stretta collaborazione tra Comune e Università potrà attirare verso il nostro territorio investitori pubblici e privati in settori innovativi creando nuovi posti di lavoro. Intendiamo realizzare un campus per startup innovative (“Startup Campus Frara”) con l’obiettivo di rendere sempre più connessi didattica, ricerca e acquisizione di competenze e mondo del lavoro, valorizzando i giovani talenti in ambito universitario”.

Non solo. Vogliamo che chi affitta a canone calmierato appartamenti agli studenti universitari fuori sede possa godere da subito di incentivi fiscali. Tra proprietari di case, spesso anziani soli e studenti si potrà creare un sodalizio vincente: il giovane trova casa e la persona anziana trova compagnia. Con questo si combatterà anche il fenomeno degli affitti in nero e le truffe che hanno spesso come vittime le persone anziane e sole. Un modo per avvicinare le generazioni per un aiuto reciproco. I 20.000 studenti universitari vanno visti come parte integrante, forza attiva ed elemento di vivacità della vita cittadina. “Pensiamo a cosa sarebbe Ferrara – chiosa Maggi – senza la sua Università.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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