Skip to main content

Da ufficio stampa Interno Verde

Foto d’epoca recuperate dai cassetti e dalle soffitte, mappe antiche e illustrazioni in bianco e nero, interviste e approfondimenti: quest’anno il libro di Interno Verde si arricchisce di tanti contenuti speciali, che si aggiungono alle informazioni storiche, architettoniche e botaniche riguardanti gli oltre sessanta giardini segreti aperti eccezionalmente in occasione del festival.La terza edizione della manifestazione si terràa Ferrarasabato 12 e domenica 13 maggio ma le iscrizioni sono già aperte: a partire da lunedì 26 marzo sarà possibile prenotare la propria partecipazione e averein omaggio la pubblicazione di 200 pagine a colori, a tiratura limitata.

«Attraverso i giardini è possibile scendere in profondità nell’anima della città», spiegano i soci dell’associazione Ilturco, che ha ideato e cura l’evento, «scoprire da un punto di vista inedito, decisamente concreto oltre che affascinante, gli eventi che hanno determinato la nascita e lo sviluppo del capoluogo estense, i personaggi che nei secoli hanno trasformato oppure preservato l’identità delle sue vie e dei suoi palazzi ma anche e soprattutto il carattere dei suoi abitanti. Dietro ogni muro, all’interno di ogni corte, ci sono tantissime storie che aspettano di essere riscoperte, comprese e ascoltate, memorie che riguardano il passato e incrociano il tempo presente, un continuum narrativo stupefacente e meraviglioso. La scelta di ampliare il numero dei giardini aperti, così come la decisione di inserire all’interno del libro una serie di interventi dedicati al verde e alla città, viene dal desiderio di stimolare residenti e turisti a guardare Ferrara con uno sguardo più consapevole e curioso».

I contenuti speciali presenti nel volume avranno autori e argomenti diversi, riguarderanno il passato e il presente, ma saranno anche proiettati nel futuro: dalla simbologia del melograno nell’iconografia rinascimentale alla funzione educativa della coltivazione in carcere, dall’erbario culturale del pittore Filippo De Pisis all’innovazione del parco ibrido. Li accompagneranno fotografie realizzate ad hoc e scatti in bianco e nero, recuperati dagli archivi familiari e gentilmente messi a disposizione, mappe antiche, disegni e illustrazioni.

Il contributo richiesto per partecipare a Interno Verde – e quindi prenotare una copia del libro in omaggio – è di 10 euro, gratis per i bambini fino ai 13 anni, ridotto a 5 euro per le persone con disabilità e gratis per gli accompagnatori. Le iscrizioni saranno a disposizione presso la sede dell’associazione Ilturco, in via del Turco 39, aperta dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 19, oppure online al sito www.internoverde.it.

Il kit per partecipare all’evento – che include il braccialetto che funziona come pass di ingresso ai giardini, il programma con la mappa degli spazi aperti e il libro – si potrà ritirare a partire da lunedì 16 aprile presso la sede de Ilturco, oppure direttamente all’infopoint delfestival, durante la manifestazione.

Interno Verde è patrocinato dal Mibact, da Inc Emilia-Romagna, dal Comune e dall’Università degli Studi di Ferrara.

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it