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Da: Organizzatori
Per andare sulla Luna basta entrare alla casa resistenza per anziani CIDAS Residence Service a Ferrara. In occasione del cinquantesimo anniversario dell’allunaggio – avvenuto il 20 luglio 1969 – la struttura ha infatti previsto due settimane di apertura ai bimbi della scuola primaria Tumiati, con l’allestimento di un planetario gonfiabile e attività a tema. Le coordinatrici, le animatrici e le operatrici socio sanitarie della cooperativa hanno organizzato, tra marzo ed aprile, un programma di eventi chiamato “CIDAS Sotto le Stelle”, conclusosi ieri, per stimolare l’incontro intergenerazionale e permettere agli ospiti della casa di raccontare agli alunni ed alle loro insegnanti, i ricordi di quella giornata, ma anche le loro esperienze e conoscenze sulle stelle e lo spazio, oltre che le tradizioni popolari legate ai pianeti. Gli incontri con le loro classi sono state precedute da un’attività di coinvolgimento e ascolto degli anziani ospiti della struttura di CIDAS che li ha fortemente motivati ed ha rinsaldato il positivo rapporto con il personale. Poi, in tutte le classi coinvolte, sono stati organizzati incontri con anziani e personale di CIDAS, che, anche grazie alla curiosità degli alunni, hanno creato un proficuo interscambio ed hanno preparato la gita in struttura. Infine c’è stato il momento più emozionante, le visite dei bimbi ai Residence Service, che hanno portato entusiasmo e vitalità nella quotidianità della casa. A seconda dell’età dei piccoli visitatori, dalla prima fino alla quinta elementare, nelle varie giornate sono state proposte diverse attività: visione del planetario gonfiabile in collaborazione con gli astrofili di Esploriamo l’Universo, proiezione di video e racconti degli ospiti del Residence con le loro testimonianze, laboratori sensoriali nel Giardino della Felicità, lo spazio verde terapeutico del Residence, giochi e merenda insieme. A conclusione del percorso tutti i partecipanti hanno espresso grande soddisfazione per i momenti trascorsi assieme, che hanno portato ad un suggestivo scambio di contenuti, ma anche di emozioni. L’iniziativa “CIDAS Sotto le Stelle” rappresenta l’approccio innovativo della cooperativa CIDAS nella cura e assistenza degli anziani, che oltre ad essere accuditi da un punto di vista sanitario, vengono constantemente stimolati nel mantenimento delle abilità personali e delle relazioni sociali, componente integrante del loro benessere psicofisico. Ogni giorno il personale di CIDAS composto da coordinatori, infermieri, fisioterapisti, medici, animatori, autisti, operatori socio sanitari, parrucchiere ed estetista, addetti alle pulizie, addetti alla cucina e impiegati, è a disposizione degli ospiti e delle loro famiglie per garantire un’accoglienza professionale, adeguata alle necessità di ognuno.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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