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da: Liceo Artistico Dosso Dossi – Ferrara

Giunto alla sua sesta edizione, il concorso Comic-On dedicato all’arte del fumetto e dell’illustrazione promosso dal Liceo Artistico Dosso Dossi di Ferrara, anche grazie alla collaborazione pluriennale con Matteo Andreolini, direttore artistico dello spazio Zuni arte contemporanea, inaugurerà l’omonima esposizione Sabato 12 marzo alle ore 12.15, presso la Galleria espositiva del Liceo Artistico in via Bersaglieri del Po 25b.

Durante l’inaugurazione sarà possibile visionare tutti gli elaborati prodotti dagli alunni partecipanti al concorso che per il 2016 hanno deciso di celebrare i cinquecento anni dalla pubblicazione della prima edizione del più importante poema ariostesco, l’Orlando Furioso (1515/16): per la selezione del brano da illustrare ci si è avvalsi inoltre del prezioso contributo di Italo Calvino, scegliendo come passaggio saliente “Bradamante e l’Ippogrifo” tratto da “Orlando furioso di Ludovico Ariosto – Raccontato da Italo Calvio” edito dalla Mondadori.

Il momento inaugurale dell’esposizione coinciderà inoltre con la premiazione del concorso e vedrà sia l’assegnazione dei primi 5 premi per i migliori elaborati artistici, che la rivelazione dei primi dieci alunni meritevoli a cui verrà offerta l’opportunità di partecipare a titolo completamente gratuito, ad un Workshop di approfondimento sui temi del fumetto e dell’illustrazione tenuto dall’autore professionista Gianluca Costantini.
L’organizzazione del Workshop come parte integrante del progetto, ha distinto fin dal primo anno il concorso Comic-On rispetto ad altre iniziative similari, proponendo agli alunni non solo un libero momento di confronto, ma soprattutto una valorizzazione delle eccellenze, in grado di fornire una formazione professionale in continua correlazione con il mondo del lavoro. In quest’ottica, la collaborazione con Matteo Andreolini di spazio Zuni di Ferrara, che da tempo ha specializzato la sua ricerca e promozione artistica nel campo dell’illustrazione, del fumetto e della grafica d’arte, si è rivelata fondamentale. Con il suo contributo è stato possibile vedere negli anni il coinvolgimento di docenti esterni del calibro di Emiliano Ponzi, Rocco Lombardi o lo stesso Gianluca Costantiti, che ha saputo distinguersi negli ultimi anni nel panorama artistico italiano grazie ad uno stile illustrativo asciutto ed originale legato ai temi del political comics con la pubblicazione di opere come “Gramsci, una biografia a fumetti” o “The Turtle Tamer of Istanbul”.

All’inaugurazione saranno presenti, oltre al Dirigente Scolastico Fabio Muzi e ai docenti responsabili del progetto (le prof.sse Stefania D’arcangelo e Federica Zabarri), i membri della Commissione di Valutazione (Matteo Andreolini, e la Prof.ssa Cinzia Calzolari) che hanno avuto il compito di esaminare con particolare attenzione gli elaborati realizzati dagli allievi delle classi 5A, 4D, 4B, 3A, 3D, 3B, 2B, 1C, 1A, 1B.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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