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Da: Organizzatori

Terra 2019 il cibo del futuro: dopo la serata inaugurale con musica e cooking show, la rassegna sul cibo del futuro continua a Villa Bighi per tutto il weekend.

La rassegna di iniziative dedicate ai piaceri del cibo e della salute, per scoprire come preparare insieme un futuro sostenibile, continua a Copparo oggi e domani con dibattiti, attività fisica, una mostra fotografica e la prima edizione di un festival musicale.

Venerdì 20 settembre a Villa Bighi ha inaugurato “Terra 2019, il cibo del futuro”.
Molti sono accorsi per scoprire la mostra “CIBO E FUTURO” a cura di Daniele Zappi, con fotografie di Benedetta Stefani, Camilla Caselli, Lara Viani e Marija Obradovic – con le loro vivaci interpretazioni sul Cibo e l’ambiente e su quello che sarà il futuro della nutrizione – e il COOKING SHOW di Giacomo Marletta, con Slow Food Italia e Officina Dinamica, ideato per dimostrare come anche la cucina possa e debba diventare più sostenibile, grazie all’uso di alimenti a KM0 e recupero degli scarti di altre ricette.
La serata, conclusasi con un dj set di Paogo Ameschi, è stata solo un preludio a quello che è il programma della rassegna Terra 2019, di oggi e domani, sabato 21 e domenica 22 settembre.

I prossimi appuntamenti in programma, da non perdere:

Sabato 21 Settembre:
Ore 11: Esercizio fisico e alimentazione nelle patologie respiratorie
Il nostro corpo come macchina di benessere per crescita e mantenimento. Esercizi di gruppo diretti da Manu Berghi con Riccardo Cazzuffi medico

Ore 17:00: Cibo del futuro / Futuro del Cibo
Ecoforum con dialoghi tra youtobers e divulgatori scientifici. Interverranno: ZooSparkle (youtuber e studente universitario di scienze naturali) Ruggero Rollini (youtuber e studente di chimica), Francesco Martina (Slow Food Ferrara).

Ore 19:30 – 23:30: Nual Nebbiacustica
5 ore di musica, 4 performance selezionate dai direttori artistici, compagni di viaggio e amanti della musica, durante il loro peregrinare per l’Europa. Si esibiranno durante la serata di sabato (ingresso a offerta libera):
Toni Bruna – chitarra voce
Laura Agnusdei – Julie’s haircut – sassofono, synth, drum machine, suoni sospesi
Everest Magma – campionatori, voci effetti matti blues for the year 3.000
Magic Nenio – discotecagem in vinile
Liquid monkeys Trio (Stefano Maimone – basso elettrico, Armando Barni – sax contralto e Nicola Benetti – batteria)

Domenica 22 Settembre:
Mostra fotografica aperta: 10:00 – 13:00 / 15:00 – 19:00

L’iniziativa “#Terra2019. Il cibo del futuro” è organizzata e promossa dal centro studi Dante Bighi e Gruppo Zero, con il patrocinio del Comune di Copparo. È una rassegna aperta a tutti, con iniziative a ingresso gratuito e altre a offerta libera e si tiene a Villa Bighi, in via Marino Carletti 110 a Copparo.

Terra 2019 è realizzato in collaborazione con: GruppoZero, Officina Dinamica, Slow Food Ferrara Terre & Sabbie, Centro Nuoto Copparo; con il patrocinio del Comune di Copparo e grazie al supporto di Silla, Govoni costruzioni e Coop Alleanza 3.0.

Per seguire tutti gli aggiornamenti sui contenuti dell’iniziativa e sul programma, segui centro studi Dante Bighi e Gruppo Zero su Facebook. 

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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