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Da: Comune di Bondeno

Progetto di zenit sostenuto anche dal comune
Francesca Piacentini: «il comune proseguira’ il rapporto con Zenit, attraverso il progetto “in cammino verso nuovi orizzonti”»
Il Comune riconferma il proprio sostegno al centro Zenit, vale a dire la prima palestra del territorio ad essere stata inclusa nel registro regionale delle “palestre sicure”. Un percorso di collaborazione che, durante il corso degli ultimi anni, ha permesso di sviluppare nuovi e importanti percorsi di promozione del benessere, che ha visto in prima fila Comune di Bondeno e l’Ausl di Ferrara. Nell’ultima riunione di Giunta, il municipio ha rinnovato il proprio impegno nei confronti del progetto che prende il nome di: “In cammino verso nuovi orizzonti”. «Un titolo che ben rappresenta le finalità del centro benessere – spiega l’assessore alle Politiche sociali, Francesca Piacentini – che sono quelle di una promozione della salute e degli stili di vita che permettono di vivere meglio. In presenza di un’attività fisica adattata e seguita da professionisti del settore, la quale può permettere di contrastare l’insorgenza e l’evoluzione delle malattie croniche. La normativa regionale – continua Piacentini – prevede un percorso per quelle palestre che possono essere definite “sicure” e in grado di svolgere attività fisica adattata per i loro utenti. Ebbene, il centro Zenit di Bondeno ha iniziato prima di molti altri quel percorso di sicurezza e qualità dell’offerta e ci permette oggi di avere un soggetto sul territorio con il quale collaborare a progetti di promozione della salute. In linea – conclude – con la nostra idea di una rete di associazioni e soggetti, anche privati, che possano concorrere a sviluppare sinergie e rapporti di collaborazione per le politiche sociosanitarie del territorio». Nello specifico, la storia di “In cammino verso nuovi orizzonti” era iniziata con la nascita quasi spontanea di un gruppo: “In cammino”. Il Comune di Bondeno ha voluto sistematizzare quel progetto, collaborando attivamente con l’Ausl, lo Zenit e la Polisportiva “Chi gioca alzi la mano”. In seguito, le attività si sono moltiplicate, grazie alla presenza di laureati in scienze motorie che seguono gli utenti nell’attività svolta con Zenit. L’Organizzazione mondiale della Sanità, da diverso tempo, indica in almeno 150 minuti di attività a settimana il coefficiente giusto per promuovere uno stile di vita sano. Lo scopo è quello di allargare la platea di chi svolge attività fisica. Il Comune, a tale fine, rinnoverà anche quest’anno il proprio contributo al progetto, a, fine di sostenere ed allargare (se possibile) il gruppo di persone che curano la propria salute attraverso una regolare attività fisica.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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