Skip to main content

 

Imprese. L’Emilia-Romagna continua ad attrarre investimenti, la Regione sostiene i progetti di 8 gruppi: investimenti per 18 milioni di euro e quasi 200 nuove assunzioni. Sviluppo programmi su auto e moto elettriche, sicurezza treni, medicina di precisione per la cura dei tumori e dei pazienti Covid. Baruffi-Colla: “Qui ci sono le condizioni per crescere, soprattutto in settori ad alto valore aggiunto. E’ una carta in più per la ripartenza a disposizione del territorio”.

Quasi 7,3 milioni il contributo della Regione, che ha approvato la graduatoria delle domande presentate nell’ambito del quarto bando della Legge regionale 14 del 2014 per la promozione della ricerca e degli investimenti nel territorio emiliano-romagnolo. In 5 anni, 57 imprese, tra cui anche grandi gruppi internazionali, hanno scelto di puntare sull’Emilia-Romagna: 4 bandi, 90 milioni di fondi regionali, investimenti generati per almeno 650 milioni di euro, con la cr eazione di 2.222 nuovi posti di lavoro.

Bologna – Soluzioni per la mobilità sostenibile, sia pubblica che privata, nelle città. Tecnologie per il miglioramento delle prestazioni dei veicoli a propulsione ibrida, nonché una piattaforma per propulsore elettrico di un veicolo a due o più ruote. Tecnologie wireless applicate alla guida dei treni, per aumentare la sicurezza di convoglio e linee.

Ancora: medicina di precisione per la cura dei tumori attraverso lo sviluppo di algoritmi di intelligenza artificiale per nuove metodologie di biopsia liquida, oltre all’ottimizzazione di dispositivi, gestibili anche da remoto, per l’ossigenazione di pazienti colpiti da Covid-19.

Poi, l’integrazione di molteplici tecnologie per la cottura o la preparazione di cibi e bevande e soluzioni di sistemi di automazionedi fine linea di produzione (etichettatura e movimentazione per lo stoccaggio temporaneo).

Sono complessivamente 8 i Gruppi e le imprese i cui progetti di sviluppo e innovazione saranno sostenuti dalla Regione con un contributo pari a 7,3 milioni di euro, che andranno a generare investimenti per un valore complessivo di 17,6 milioni di euro e l’assunzione di 193 nuovi occupati, di cui 101 laureati.

Il provvedimento approvato dalla Giunta regionale nel corso dell’ultima seduta, ratifica l’esito del bando sull’attrattività previsto dalla Legge regionale 14 del 2014, e darà vita ad accordi regionali di insediamento e sviluppo delle imprese che hanno scelto l’Emilia-Romagna per insediarsi o incrementare i propri piani di sviluppo, accordi che prevedono determinati piani di assunzione ai quali sono vincolati gli stanziamenti regionali.

Sono stati ammessi al finanziamento i progetti di Ferrari Spa a Maranello (Mo), Intersurgical Spa a Mirandola (Mo), Energica Motor Company Spa a Soliera (Mo), Silicon Biosystems Spa a Castel Maggiore (Bo), Sadel Spa a Castel Maggiore (Bo), BemaSrl a Viano (Re), Smeg Spa a Guastalla (Re), Spindox Spa a Maranello (Mo).

“Stiamo gestendo un’emergenza sanitaria senza precedenti, dimostrando però anche la forza e la volontà di questa regione è quella di andare avanti, guardando sia al presente che al futuro- afferma il Sottosegretario alla Presidenza della Giunta della Regione Emilia-Romagna, Davide Baruffi-. Dopo i tanti degli ultimi anni, arriva un ulteriore segnale positivo da importanti Gruppi e imprese che in Emilia-Romagna trovano condizioni fertili per crescere, soprattutto in settori ad alto valore aggiunto, nei quali come Regione abbiamo investito puntando su formazione, ricerca e sviluppo, oltre alla rete regionale dei Tecnopoli, basata sul forte collegamento fra i nostri atenei e il mondo produttivo”.

“Questo in una logica di sistema- chiude Baruffi– che è quella del Patto per il Lavoro e per il Clima siglato con tutte le parti sociali: una concertazione sulle scelte per una crescita sostenibile che ci consente di essere fra le aree più innovative e attrattive nel Paese e a livello internazionale. Ora dobbiamo correre, e sostenere investimenti che creano nuova, buona occupazione”.

In 5 anni, 57 imprese, tra cui anche grandi gruppi internazionali,leader in ricerca e innovazione hanno scelto di puntare sull’Emilia-Romagna, grazie alla legge 14/2014 sulla promozione degli investimenti, voluta dalla Regione per attrarre eccellenze e promuovere sviluppo. Dal 2016, con 4 bandi, i contributi ammontano a oltre 89,7 milioni di euro e hanno mobilitato investimenti per almeno 650 milioni di euro, creando 2.222 nuovi posti di lavoro stabili e di qualità.

“La legge sull’attrattività– spiega l’assessore allo Sviluppo Economico e Lavoro, Vincenzo Colla– è una programmazione paziente che prevede investimenti finalizzati a una politica anticiclica, basata sull’effetto moltiplicatore dei fondi pubblici. In coerenza con il green deal europeo e il nostro Patto per il Lavoro e per il Clima orientiamo le risorse verso la transizione verde e l’innovazione digitale, con procedure definite e tempi certi. Questa misura poggia non sul solo incentivo ma sul collegamento e interazione con tutto l’ecosistema della nostra economia, nell’ottica di rafforzare la competitività di un intero territorio qualificando la rete di filiera e rafforzando tutto il sistema delle piccole e medie imprese. In questo modo siamo in grado anche di creare nuovi posti di lavoro, qualificati e stabili. Una carta in più per favorire la ripartenza del nostro territorio”.

 

I settori:
Gli investimenti finanziati riguardano attività di ricerca e sviluppo, che all’interno dei piani industriali delle imprese determinano un incremento della loro competitività e della filiera di appartenenza. Oltre alcuni ambiti tradizionali come l’automotive e la motoristica, di rilievo anche gli investimenti nel settore degli elettrodomestici. Si conferma la rilevanza degli investimenti nelle applicazioni tecnologiche per la gestione e movimentazione delle merci. All’insegna della sostenibilità anche gli investimenti in ricerca e sviluppo applicati alla sicurezza delle linee ferroviarie locali, che consentiranno un incremento dei treni con impatti positivi sulla mobilità ordinaria e sull’ambiente. Orientati alle sfide più urgenti della medicina anche gli investimenti delle imprese biomedicali indirizzati a migliorare il supporto respiratorio tramite ventilazione e all’individuazione precoce delle cellule tumorali. /gia.bos.

tag:

REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it