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Fino al 10 maggio, il ristorante 381 Storie da gustare di piazzetta Corelli, espone la personale fotografica di Valerio Spisani. Il titolo, “Menace Ruine”, tradisce la passione musicale dell’autore ispirandosi ad un gruppo black metal canadese, ma suggerisce anche lo spirito dell’esposizione, un viaggio nell’ex distilleria abbandonata di via Luigi Turchi, uno dei tanti luoghi abbandonati che costellano la città.

“Chi potrebbe mai dire che gli spazi ritratti in questi scatti si trovano a pochi chilometri dal luogo in cui sono esposte, ovvero nell’immediata periferia di Ferrara, in quell’enorme sito abbandonato che è l’ex distilleria nei pressi di via Modena, sita tra i canali Burana e Boicelli? Le coordinate spazio-temporali di questi luoghi sono azzerate, tutto è abbandonato, silenzioso, morto, ma soffermandosi ad osservare le stanze e i corridoi e lasciando correre l’immaginazione si possono quasi sentire le voci e i passi di tutte le persone che ci sono passate, di tutti i lavoratori che hanno speso buona parte della loro vita a tenere svegli i macchinari di questo mastodontico luogo”.

OGGI – IMMAGINARIO FOTOGRAFIA

Ogni giorno immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città, i suoi abitanti, le sue vicende, il paesaggio, la natura…

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foto di Valerio Spisani
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Stefania Andreotti

Giornalista e videomaker, laureata in Tecnologia della comunicazione multimediale ed audiovisiva. Ha collaborato con quotidiani, riviste, siti web, tv, festival e centri di formazione. Innamorata della sua terra e curiosa del mondo, ama scoprire l’universale nel locale e il locale nell’universo. E’ una grande tifosa della Spal e delle parole che esistono solo in ferrarese, come ‘usta’, la sua preferita.

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it