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Secondo il Rapporto 2014 Waste Watcher – Knowledge for Expo il Bel Paese getta nella spazzatura 8,1 miliardi di euro all’anno, ovvero 6,5 euro settimanali a famiglia per 630 grammi circa di cibo sprecato, e la tendenza è verso una lieve riduzione dello spreco di cibo.

Per questo un gruppo di cittadini sensibili al tema si è riunito in un gruppo chiamato Officina Dinamica ed ha ideato la due giorni AvanziAmo che si tiene oggi e domani (5 e 6 giugno 2015) al circolo Arci Bolognesi.

Di seguito il loro comunicato e il programma degli eventi.

COMUNICATO

Il primo passo a Ferrara dell’iniziativa ideata e promossa da Officina Dinamica AvanziAmo per contribuire a rafforzare la cultura contro lo spreco alimentare, è previsto venerdì 5 giugno a partire dalle 17.30 e sabato 6 giugno dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00 al Circolo Arci Bolognesi a Ferrara nella suggestiva Piazzetta San Nicolò in pieno centro storico.
Workshop, dibattiti e tavole rotonde, letture ad alta voce, lancio del concorso fotografico, video riprese, intervalli musicali e assaggi “sani” saranno proposti in queste giornate grazie alla collaborazione di numerose e variegate realtà coinvolte che si stanno coordinando, con la mediazione di Officina Dinamica, per conseguire obiettivi comuni. Fra le finalità quello di estendere la rete di associazioni e cittadini per una maggiore consapevolezza e coinvolgimento in tema di cibo sano concepito come risorsa, riduzione dello spreco, conoscenza.

Officina Dinamica vuole favorire con Avanziamo momenti di confronto e di conoscenza per dare un suo contributo alla valorizzazione delle eccellenze alimentari attraverso l’informazione ai cittadini e ai soci. Le due giornate al circolo Bolognesi sono la tappa di lancio del percorso di Avanziamo che prevede una sua introduzione a Ravenna nell’ambio della settimana Fare i Conti con l’Ambiente il giorno 21 maggio alle ore 10.30. Altri incontri in fase di programmazione sono previsti nel corso dell’estate per allargare la rete di adesioni e giungere alla seconda tappa significativa che si realizzerà al Museo di Storia Naturale in concomitanza con i Festival di Internazionale a Ferrara. Sarà a ottobre che si capirà se anche a Ferrara ci saranno le premesse per mettere a fuoco, con il contributo di tutti, una “carta del cibo” che valorizzi gli elementi più virtuosi della filiera, riduca gli sprechi ed educhi alla “sostenibilità alimentare”. La conoscenza è un patrimonio di tutti. Far sapere di saper fare!

Tutti i soci Arci sono invitati.

Venerdì dalle 19.30 i cuochi del circolo Arci Bolognesi prepareranno stuzzichini buoni e sani realizzati con i prodotti delle realtà coinvolte nel progetto. Verranno proposti a prezzi contenuti per sostenere le fasi successive di Avanziamo.

Patrocinata dal Comune di Ferrara aderiscono all’ iniziativa: Arci Ferrara, Circolo Arci Bolognesi, Agire Sociale, Feedback, Museo di storia Naturale di Ferrara, Ferrara MusicJam, EuroProjectlab, Biopastoreria, Orti condivisi dell’associazione Nuova Terraviva, alcuni G.A.S. ferraresi, il costituendo Distretto di Economia Solidale DES, Natura Sì Bio, LAbeLAB Fare i conti con l’ambiente Ravenna, Azienda agricola biologica XX° Boattino, Azienda agricola biologica Cà Nova di Massimo Magagna

CONTATTI PER ADESIONI O INFORMAZIONI
officinadinamica2.0@gmail.com www.officina-dinamica.org mob 3386545066 – 3488217641

PROGRAMMA

Venerdì
Presentazione e scopo dell’iniziativa. Dal contesto al progetto
17.10-17-20 OD Rigolin/Lazzarini
Ferrara : “che ne pensa la città”
17.20-17.40. Massimo Maisto vice Sindaco
“La prevenzione da aspetto aggiuntivo a fondamento della gestione dei rifiuti. Produzione alimentare sostenibile, mangiare sano, sprecare meno. Percorsi di rete ferraresi.
17.40- 18.00 Mario Santi Officina Dinamica coordinatore scientifico del progetto
“Alcune pratiche sostenibili ferraresi nell’ottica della riduzione allo spreco”
18-15- 18-30 Marcello Guidorzi, Gas Città Nova, Orto condiviso ass. Nuova Terraviva, membro del costituendo D.E.S.
“Difesa della biodiversità, agricoltura sostenibile e consapevolezza sociale”
18.30-18.45-18.30 Stefano Mazzotti Museo di Storia Naturale di Ferrara
“… Che mille fiori crescano. La filiera alimentare bio e sostenibile.”
18.30-18.45Marco Mascagni MarKet Natura Sì BIO
Gestione e prevenzione dei rifiuti in provincia di Ferrara
18.45-19.00 Mario Sunseri Labelab – Progetto emporio

Sabato
ore 10.30 ore 13.00 Tavola rotonda
Dalle ore 16.30: Le realtà di Avanziamo si presentano

OGGI – IMMAGINARIO ECOLOGIA

Ogni giorno immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città, i suoi abitanti, le sue vicende, il paesaggio, la natura…

[clic sulla foto per ingrandirla]

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Stefania Andreotti

Giornalista e videomaker, laureata in Tecnologia della comunicazione multimediale ed audiovisiva. Ha collaborato con quotidiani, riviste, siti web, tv, festival e centri di formazione. Innamorata della sua terra e curiosa del mondo, ama scoprire l’universale nel locale e il locale nell’universo. E’ una grande tifosa della Spal e delle parole che esistono solo in ferrarese, come ‘usta’, la sua preferita.

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
direttore responsabile


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