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da: Istituto Gramsci Ferrara

Lunedì 11 gennaio ore 17 Biblioteca Ariostea
Viaggio nella Comunità dei Saperi – Istruzione e Democrazia
Le parole per questo millennio
BENI COMUNI
Conferenza di Barbara Diolaiti
Introduce Nicola Alessandrini
I beni comuni sono l’insieme delle risorse, materiali e immateriali, che costituiscono un patrimonio collettivo dell’umanità e in quanto tali dovrebbero costituire area di apprendimento nelle scuole. Si tratta di risorse che non presentano o non dovrebbero presentare restrizioni nell’accesso e sono indispensabili alla sopravvivenza umana. In quanto risorse collettive, tutte le specie dovrebbero esercitare un uguale diritto su di esse e rappresentano uno dei fondamenti del benessere e della ricchezza reale. L’attuale utilizzo dei beni comuni nel mondo pone la necessità di una riflessione sul rapporto tra democrazia, libertà e comunità e sui conflitti che attorno ad essi, alla loro appropriazione e al loro governo, si realizzano quotidianamente nel mondo.
A cura di Istituto Gramsci di Ferrara e istituto di Storia Contemporanea di Ferrara
Venerdì 15 gennaio ore 17 Biblioteca Ariostea
LE PAROLE DELLA DEMOCRAZIA Presentazione del ciclo di incontri
Saluto di Tiziano Tagliani, sindaco di Ferrara
Presentazione del programma a cura di Fiorenzo Baratelli
“Il teatro della democrazia” – Letture a cura di Piero Stefani
Presiede Anna Quarzi
Il ciclo di quest’anno riprende il tema della democrazia declinandolo attraverso tredici parole chiave che costituiscono un vero e proprio vocabolario democratico: legami, beni comuni, fiscalità, legalità, speranza, burocrazia, pazienza, solidarietà, dignità, informazione, civismo, politica, responsabilità.
La giornata di apertura sarà dedicata alla presentazione del programma e al consueto ‘teatro della democrazia’ creato da Piero Stefani (curatore dei testi) e recitato insieme a Magda Iazzetta e Maria Luisa Sgargetta.
A cura di Istituto Gramsci di Ferrara e Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it