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Da: Organizzatori

A Ferrara, dal 21 al 23 Settembre presso il quartiere fieristico, si è svolto l’evento italiano specializzato sulle bonifiche dei siti contaminati, la protezione e la riqualificazione del territorio, RemTech 2016.

La manifestazione, giunta alla sua decima edizione, ha approfondito gli argomenti di maggiore attualità ed interesse nel settore della tutela e riqualificazione ambientale del territorio, dalla recente evoluzione normativa, alle analisi di rischio ambientale, dalle tecnologie di bonifica, alle innovazioni in materia di monitoraggio e di controllo ambientale

Nell’ambito della “Conferenza Nazionale dell’Industria sull’Ambiente e le Bonifiche” tenutasi il 22 settembre, pare opportuno sottolineare il panel “La gestione informatizzata di un cantiere: focus sulle attività di bonifica”.

In tale occasione l’Autorità Portuale di Trieste ha effettuato una presentazione degli interventi e dei cantieri attualmente in corso nell’area portuale localizzata tra il terminal Scalo Legnami e lo Stabilimento Siderurgico di Servola, al fine di realizzare una nuova piattaforma logistica al servizio dei traffici marittimi ed intermodali. L’intervento, cofinanziato dal Programma europeo Connecting Europe Facility, è parte del progetto Napa4Core che include altresì interventi infrastrutturali di miglioramento dell’accessibilità terrestre e marittima del porto di Koper e la collaborazione di Rete Autostrade Mediterranee S.p.A.

Più specificatamente, le aree interessate dalla realizzazione del nuovo accosto attrezzato per navi RO-RO, dalla creazione di nuovi accosti per merci e containers e dalla possibilità di utilizzare le aree retrostanti per le operazioni portuali e/o l’accostamento e la movimentazione di container e deposito, ricadono all’interno del Sito inquinato di Interesse Nazionale di Trieste. Tale condizione richiede delle delicate preliminari operazioni di bonifica a terra delle acque di falda, di bonifica dei terreni contaminati e di bonifica dell’area marina mediante dragaggio dei sedimenti.

Questi ultimi interventi vengono gestiti e monitorati attraverso un innovativo software open source che garantisce un continuo processo di assessment e di controllo sia da parte dell’Autorità Portuale che degli stakeholder coinvolti negli interventi in atto.

Al termine dell’intervento, l’Ing. Marcone, Dirigente, Responsabile della Direzione Tecnica dell’Autorità Portuale di Trieste, ha espresso “grande soddisfazione per la proficua giornata di lavoro”, sottolineando “l’importanza di implementare strumenti aperti, trasparenti e partecipativi su tematiche particolarmente delicate ed impattanti dal punto di vista ambientale per la nostra città. Gli interventi di bonifica, cofinanziati dal fondamentale contributo dell’Unione Europea, ed il correlato strumento di monitoraggio, rappresentano tra l’altro dei processi e delle metodologie potenzialmente replicabili in altri ambiti portuali italiani”.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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