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Da: Ufficio Stampa Ferrara Fiere Congressi

Un’affluenza di pubblico superiore allo scorso anno. È questo il dato più significativo – certificato dai numeri alle casse, dalle code agli stand e dalle auto che hanno letteralmente invaso il sottomura – che fotografa il Ferrara Balloons Festival 2019, appena conclusosi al Parco urbano “Giorgio Bassani”.

A determinare il successo della quindicesima edizione dell’evento del Comune di Ferrara, organizzato da Ferrara Fiere Congressi, è stato un mix di fattori: accanto all’attrazione esercitata dalle mongolfiere, la ricchezza – per quantità e qualità – delle attività collaterali proposte, adatte a incontrate le esigenze di adulti e bambini, e un meteo complessivamente favorevole, al netto di un paio di giornate di pioggia e di altri momenti nei quali la temperatura e il vento hanno impedito i decolli degli aerostati.

All’ampiezza dell’offerta hanno contribuito in misura determinante l’Aeronautica Militare e le Forze dell’Ordine, il tessuto associativo cittadino (società sportive, scuole musicali, associazioni del volontariato) e i partner della manifestazione, a partire dal Gold Sponsor Renault Franciosi: “Anche quest’anno – è il commento del titolare Primo Franciosi – siamo stati molto contenti di aver partecipato. Davanti al nostro stand abbiamo visto passare tantissime persone, interessate a conoscere i prodotti Renault e a fare un volo vincolato sulla nostra mongolfiera”.

Alle parole di Renault fanno eco quelle di Mulino Bianco, che ha scelto il Balloons Festival come tappa del proprio tour hi-tech sul mangiar sano: “Siamo estremamente soddisfatti di questa esperienza – spiega Andrea Dipace, Brand Equity and Communication Manager dell’azienda –, che ci ha permesso di veicolare i valori di Mulino Bianco a un pubblico molto ampio e motivato. In soli tre giorni, all’interno di un contesto splendido e pienissimo di attività, abbiamo registrato oltre 15.000 ingressi nella nostra struttura, con una permanenza media superiore ai 20 minuti. Ringraziamo le persone che hanno scelto di venirci a trovare e l’organizzazione del Festival per l’opportunità che ci è stata concessa, con l’auspicio di poter proseguire con ulteriori collaborazioni in futuro”.

Tra le zone più frequentate del Parco, i 5.000 metri quadrati di Winter Wonderland Experience, cuore pulsante e ormai pezzo forte del Balloons Festival: “Malgrado le due giornate perse per il maltempo (venerdì 6 e domenica 8, ndr), questa edizione è andata bene, i numeri ci sono stati – è il consuntivo di Luca Catter –, e parlo anche per le attività food ospitate all’interno della nostra area. Alle famiglie piacciono le nostre attrazioni, perché sanno che sono sicure, a impatto ecologico zero e che tengono impegnati i bambini per tante ore. Il Balloons sta aiutando il marchio Winter Wonderland a prendere piede, tanto che molti ormai vivono la nostra presenza al Parco urbano come un’anticipazione dell’evento invernale in Fiera e ci chiedono di poter già acquistare il biglietto per dicembre”.

Un forte apporto alla manifestazione lo ha, poi, fornito Re/Max: “Questo appuntamento ha di nuovo regalato tante emozioni alle migliaia di persone accorse al Parco – dichiara Dario Castiglia, presidente e fondatore del gruppo immobiliare in franchising – e siamo orgogliosi di aver contribuito con ben tre mongolfiere della nostra flotta”.

Chiuso in attivo il bilancio 2019, Ferrara Fiere Congressi pensa già all’edizione 2020. E l’augurio – visti i numeri positivi, la soddisfazione dei brand che più hanno investito nel Festival, il suo respiro internazionale (team di mongolfieristi e pubblico da tutta Europa) e l’ampio risalto sulla stampa nazionale – è che la pattuglia dei partner s’irrobustisca ulteriormente (in proporzione alla crescita dei costi di messa in sicurezza del Parco e dei voli) e che i visitatori continuino ad aumentare.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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