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L’IIS Guido monaco di Pomposa, di Codigoro, con i suoi sette indirizzi di studio, è da sempre un punto di riferimento sul territorio e, negli anni, si è dotato di una rete di relazioni attive con il mondo del lavoro. Il Dirigente scolastico Carmine Iannicelli, in linea con il suo Atto d’indirizzo e la mission dell’Istituto, attraverso alleanze formative stabili, ampie e radicate anche a livello locale, concorre favorevolmente
promuovendo iniziative dirette agli indirizzi liceali e ai tecnici in sinergia con il sistema produttivo, il mondo del lavoro e le professioni, per offrire fattive opportunità agli studenti dell’Istituto di capitalizzare il loro know-how e offrire concrete suggestioni e opportunità per il loro orientamento formativo e lavorativo. A tal proposito, giovedì 16/12/2021 l’Istituto ha ospitato l’ Ing. Edi Massarenti (Referente della commissione energia-impianti della federazione ingegneri dell’Emilia Romagna e docente dei corsi ITS TEC di Ferrara) che ha tenuto un’interessante lezione, rivolta agli alunni del triennio dell’Istituto tecnico tecnologico “Costruzioni, Ambiente e Territorio” (CAT), dal titolo “Ecosostenibilità ed efficientamento energetico degli edifici”. L’incontro è stato realizzato anche grazie alla collaborazione
dei proff. Antonio Bucci e Innocenzo Di Falco, rispettivamente docenti di Costruzioni e Topografia presso l’indirizzo CAT dell’Istituto ed alle prof.sse Chiara Ferretti, Referente d’Istituto per i rapporti con l’esterno, e Simonetta Graziani, assessore all’Istruzione del Comune di Codigoro.
Gli studenti hanno avuto l’opportunità di ‘toccare con mano’ quello che potrebbe essere il loro lavoro nel prossimo futuro, sia proseguendo gli studi Universitari con percorsi magistrali, che con corsi di specializzazione abilitanti, destinandoli a ruoli fondamentali che potranno occupare nella società, quali l’Energy Manager, l’EGE (esperto in gestione dell’energia), i tecnici in bioedilizia e risparmio energetico
(esperti in grado di creare case con materiali non inquinanti), certificatori energetici Smart degli edifici, tecnici esperti in progettazione architettonica, tecnici del disegno edile (in 3D).
Queste figure, in aggiunta a tutte quelle che hanno afferito da sempre alle materie d’indirizzo CAT (topografi, esperti in ambito catastale, responsabili della sicurezza negli ambienti di lavoro e più in generale le molteplici figure professionali che concorrono ai processi di costruzione degli edifici) cresceranno e troveranno giusta collocazione nel mondo del lavoro grazie al programma Next Generation UE. A partire dalle fondamentali norme di Cittadinanza e Costituzione, con particolare
attenzione agli obiettivi dell’Agenda 2030, si pone l’accento sulle sfide che le nuove generazioni dovranno affrontare e sul metodo più efficace ed economico per risparmiare energia e promuovere l’efficienza energetica.
L’incontro con l’Ing. Massarenti ha fornito senz’altro una conferma alle scelte didattiche dei docenti dell’indirizzo CAT che, in conformità con le Indicazioni dell’Unione Europea (Strategia di Lisbona 2000) e con le Linee guida del Miur e del Ministero dell’Ambiente, propongono una didattica per competenze finalizzata ad una nuova coscienza “globale”, basata su una cultura green ed eco-friendly, su un
continuo aggiornamento relativo a nuovi modi di progettare e disegnare, sulla scelta ed uso di materiali più funzionali e sostenibili, sulle caratteristiche green più innovative.

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Riceviamo e pubblichiamo


Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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