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da: organizzatori

Lidi di Comacchio. Giunto con grande successo alla decima edizione, sabato 30 e domenica 31 luglio il Beach Tennis Supervip sbarca nuovamente ai Lidi di Comacchio. Due giorni imperdibili dedicati interamente ad un mix di sport e divertimento con alcuni dei personaggi più amati e conosciuti della televisione. E i turisti potranno scendere in campo con loro e sfidarli, giocando insieme al personaggio televisivo preferito.
Inserito come ormai da qualche anno nella top ten degli eventi dei Riviera Beach Games, il Beach tennis supervip fa parte del calendario ufficiale degli eventi estivi promossi dal Comune di Comacchio, sostenuto anche dalla Camera di Commercio di Ferrara, organizzati da Made Eventi e con la direzione tecnica di Albanati Impianti.
Sul campo, direttamente dalla serie tv di Rai Uno Don Matteo, arriva Simone Montedoro, noto ai più come il bel capitano Giulio Tommasi. Insieme a lui un altro degli attori nostrani più ammirati, Roberto Farnesi, quest’anno in tv con Solo per Amore, serie di grande successo di Canale 5 e che è in procinto di girare la quarta serie delle Tre rose di Eva. Ospite fisso del Beach Tennis Supervip, che non poteva mancare in questo decennale, ci sarà anche Andrea Roncato, volto noto a grandi e piccini per i suoi tantissimi successi televisivi e cinematografici. Il cast maschile sarà completato da Franco Trentalance, ex pornodivo adesso completamente immerso nella sua nuova carriera di scrittore di romanzi gialli e Marco Boscolo, che dopo essere stato il volto più bello d’Europa, adesso fa il modello oltreoceano, nella magica e suggestiva New York.

Ma scenderà in campo anche la bellezza con Adriana Volpe, conduttrice di programmi di grande successo e dal 2009 volto de I Fatti Vostri di Rai Due. Adriana tra l’altro è stata la vincitrice della prima edizione del Beach tennis supervip. Esordisce nel torneo dei Lidi, Emanuela Iaquinta, opinionista su Rai Sport nell’anteprima del Processo del Lunedì condotto da Enrico Varriale e Miss Juventus, e la giovanissima Greta Galassi, Miss Mondo Italia 2015. Poi c’è Vera Atyushkina, ex velina di Striscia la Notizia, adesso impegnata sul set cinematografico, Lady Bulgari, che animerà l’aperihorror. Anche lei sta per sbarcare al cinema nel cast di un film ambientato tra i fornelli con protagonista il notissimo critico gastronomico Edoardo Raspelli. E ancora Maria Gilda Meduri, seducente modella e Miss Bologna.

Il programma prevede come sempre il ritrovo sabato 30 luglio all’Hotel Logonovo di Lido Estensi. Poi tutti in campo dalle 16.30 al Bagno Corallo Beach di Lido di Spina, i vip sfideranno i turisti a colpi di racchettone. Inviate dall’Apt regionale arriveranno anche le telecamere Rai e Mediaset. E dopo le partite l’immancabile rito dell’aperitivo condito da un po’ di…terrore! Quest’anno infatti, per la prima volta, si terrà l’AperiHorror organizzato da Street of Undead di Bologna e Zombie Walk di Lido degli Estensi: un’occasione per trasformarsi in zombie grazie alle truccatrici presenti e per festeggiare insieme ai VIP in maniera insolita. Alle 21.30 presso il Bagno Sagano di Lido degli Scacchi VIP Dinner e presentazione dei personaggi al pubblico.

Domenica 31 luglio si continua alle 13 con il VIP Lunch al Bagno Cocoà di Lido degli Estensi per poi spostarsi alle 16.30 nei campi da beach tennis del Gallanti Beach a Lido di Pomposa, con le finali che daranno forma al podio definitivo del torneo. Come sempre il pomeriggio si concluderà con il consueto sontuoso aperitivo in musica offerto dal Bagno Gallanti. Quest’anno poi la grande novità è rappresentata dal party finale. Dopo 5 anni consecutivi a Lido Nazioni, il Beach tennis supervip quest’anno per la prima volta conclude la sua due giorni a Porto Garibaldi. Alle 21.30 il Bagno Bologna ospiterà Gala di premiazione e il Vip Party conclusivo con la possibilità per tutti i clienti di cenare insieme ai vip. La partecipazione al torneo e alle premiazioni è gratuita e aperta a tutti.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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