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da: organizzatori

Zerotrenta Corto Festival, sabato 24 e domenica 25 ottobre tutti al teatro dei Fluttuanti di Argenta dove si terrà l’Undicesima edizione del Zerotrenta Cortofestival, concorso nazionale di cortometraggi patrocinato dalla Provincia di Ferrara e dal Comune di Argenta. La rassegna organizzata dall’omonima associazione culturale che, grazie al lavoro di oltre venti volontari e al sostegno dell’amministrazione, richiama da tutta Italia amanti della settima arte.
La rassegna ha lo scopo di valorizzare l’opera cinematografica breve, zero-trenta minuti, realizzata da autori che utilizzano esclusivamente tecnologie digitali. Il festival si rivolge principalmente alle produzioni indipendenti, con l’obiettivo di offrire spazio e visibilità a quei giovani artisti che riescono, al di là dei budget limitati, a raccontare le loro storie. Particolare attenzione viene rivolta agli autori residenti nel territorio emiliano-romagnolo con il premio Cortiemiliani, al fine di divulgare e valorizzare i talenti emergenti della nostra regione.
“Quest’anno hanno partecipato oltre 80 cortometraggi- spiega il presidente Simone Nerini – dalle selezioni della giuria tecnica è emerso che sarà un festival all’insegna del divertimento e della comicità, non mancheranno comunque opere impegnate!“.
Tra le grandi novità di questa edizione va sottolineata la presenza nella giuria di due importanti nomi del cinema italiano: il grande attore Ivano Marescotti al quale abbiamo affidato la scelta del migliore attore e attrice e il maestro Cesare Bastelli, regista e direttore della fotografia di alcuni film di Pupi Avati che sceglierà il premio per la miglior fotografia.
Anno dopo anno Zerotrenta è diventato sempre più un festival di respiro nazionale: l’organizzazione ospiterà autori, registi, sceneggiatori e montatori che arrivano da tutte le parti d’Italia, e soggiorneranno per un weekend nel nostro comune, un’opportunità per far conoscere il nostro territorio attraverso la cultura. La cornice del teatro dei Fluttuanti consentirà di ospitare 400 spettatori. Il pubblico, sempre attento e interessato, voterà la categoria “premio del pubblico”, all’autore un premio in denaro.
Il programma:
Il programma partirà sabato 24 ottobre alle 9 con Zeroscuola, la proiezione dedicata agli studenti delle scuole superiori con una selezione dei cortometraggi vincitori delle passate edizioni.
All’incontro, rivolto alle scuole ma aperto a tutti, interverranno registi e autori che illustreranno ai ragazzi tecniche e segreti della settimana arte.
Alle 18 sarà la volta della proiezione dei cortometraggi votati dal pubblico in sala, il più apprezzato verrà poi premiato domenica.
La rassegna entrerà nel vivo domenica 25 ottobre alle 17 con il premio Zerotrenta assegnato al miglior cortometraggio finalista tra tutti quelli selezionati. È prevista inoltre la premiazione per le seguenti categorie in gara: miglior regia, sceneggiatura, colonna sonora originale, fotografia e montaggio, attore e attrice protagonista. Non mancheranno i premi speciali: Cortiemiliani al cortometraggio di un autore residente nel territorio emiliano-romagnolo, Avis offerto dall’associazione di volontariato sul tema del dono, Zeroclip al miglior video-clip musicale con musiche originali, Las Vegas offerto dallo sponsor Las Vegas Insegne e Giralibri alla miglior sceneggiatura offerto dall’omonima libreria argentana.
L’ingresso è gratuito.
info: www.zerotrenta.net

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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