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da: organizzatori

Gran festa all’aperto all’Alda Costa. Sabato 24 ottobre la Scuola primaria di via Previati ha inaugurato i nuovi arredi del cortile, risistemato dai genitori con il progetto “Per fare una scuola ci vuole un giardino”. Sì è inserito nell’iniziativa “Le Scuole come Beni Comuni” dell’Istituzione dei Servizi Educativi, Scolastici e per le Famiglie del Comune di Ferrara, come hanno sottolineato il vicesindaco Massimo Maisto e l’Assessore Annalisa Felletti intervenuti ad inizio manifestazione.
Il cortile dell’Alda Costa come ponte tra le generazioni, questo lo spunto fornito dalla Dirigente scolastica Stefania Musacci durante il suo saluto d’apertura; un tema ripreso poi da Mario Bastia (Lions Club Estense, tra gli sponsor dell’iniziativa) che ne ha ricordato la funzione di rifugio durante la Seconda Guerra Mondiale e dalla stesso Massimo Maisto che all’Alda Costa ha fatto le scuole elementari.
“Per fare una scuola ci vuole un giardino” si è rivelata un’esperienza di forte valenza educativa per gli alunni della scuola, e i genitori, a nome dei quali ha parlato Francesca Mastellone, hanno colto l’occasione di una festa inaugurale per presentarla con le autorità cittadine e i partner che l’hanno sostenuta, e poterla poi proseguire e migliorare col contributo di tutti.
All’Alda Costa le famiglie hanno fatto rete con le scuole e il territorio, coinvolgendo l’Istituto per Geometri Aleotti nei rilievi planimetrici, così come testimoniato dagli allievi presenti assieme al Dirigente Scolastico Fabio Muzi e alla docente Sabrina Volpe. Tutti gli studenti dell’Alda Costa hanno fornito suggerimenti sugli utilizzi del cortile e gli arredi di cui dotarlo: giochi a terra di tradizione (dama, labirinto, gioco del mondo), lunetta con canestro offerti da Vis 2008 Basket ed elementi di arredo nuovi e recuperati: pneumatici ridipinti ad uso gioco, fioriere e panchine, ricollocate tra le rastrelliere per biciclette, grazie ai materiali messi a disposizone tra gli altri dalla F.L. di Stabellini Fabrizio e Lamberto (Formignana) e da Welding Duebi srl di Fiesso Umbertiano.
Dopo i saluti di Stefano Bottoni (illustre vicino di casa, la sede di Ferrara Busker Festival confina in via Previati con l’Alda Costa) la festa è inziata coinvolgendo i duecento bambini presenti con l’animazione e le clownerie offerte da Andrea Saitta e una merenda a cui hanno concorso assieme alle famiglie GSI (Grandi Salumifici Italiani), la Gelateria La Romana, l’Enoteca Tagliatti Idrovinicola Estense e la Pasticceria Roverella 2000.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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