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da: Circomassimo Arcigay e Arcilesbica Ferrara

Patrocinato dal Comune di Ferrara, torna l’atteso appuntamento con TAG – Festival di Cultura LGBT, per infondere l’importanza del confronto e aprire un dialogo con chi non ha ancora gli strumenti per conoscere e capire la realtà del mondo gay, lesbico e transessuale. Giunta alla sua seconda edizione, la manifestazione ideata e promossa da Arcigay Ferrara si terrà da venerdì 27 febbraio a domenica 1 marzo 2015 presso Sala Estense. Il dibattito sui diritti civili per lesbiche, gay e transessuali, oggi più che mai, investe tanto le forze politiche quanto la Chiesa Cattolica. Perché i diritti sono di tutti, ed è fondamentale investire nella cultura delle differenze.

Nei suoi tre giorni ricchi di eventi, TAG – FESTIVAL DI CULTURA LGBT affronterà temi di grande attualità, promuovendo incontri con volti noti della stampa e della televisione. Ospite d’onore sarà il cantautore MARIO VENUTI, che Sabato 28 febbraio alle ore 18.00 presenterà il suo nuovo CD IL TRAMONTO DELL’OCCIDENTE: un viaggio dal tramonto delle nostre vecchie illusioni all’alba di una nuova consapevolezza ideato, scritto e musicato dal cantautore siracusano assieme a Francesco Bianconi dei Baustelle e a Kaballà. In collaborazione con Agedo Ferrara, Venerdì 27 febbraio alle ore 16.00 si terrà l’incontro LERICETTE DEL COMING OUT PERFETTO, con Rita de Santis (Agedo) e Chiara Reali (Le cose cambiano): un anteprima sull’incontro che Agedo terrà a Expo per raccontare il coming out attraverso le ricette della tradizione italiana.

Venerdì 27 febbraio alle ore 18.00 ricorderemo Marcella Di Folco (storica leader del movimento LGBT italiano e prima transessuale al mondo eletta a una carica pubblica) grazie alla presenza del regista Simone Cangelosi, che le ha dedicato il suo nuovo documentario UNA NOBILE RIVOLUZIONE.

Per approfondire il tema delle trascrizioni, sulla scia della raccolta firme TRASCRIVIAMO, Sabato 28 febbraio alle ore 11.00 si terrà l’atteso incontro SPOSI IN EUROPA, COINQUILINI IN ITALIA, in collaborazione con Famiglie Arcobaleno Ferrara. Per ricordarci la realtà delle coppie “same sex” regolarmente sposate all’estero, sul palco interverranno la Senatrice PD MONICA CIRINNÀ, Marco Gattuso (giudice della Corte di Bologna), Luca Morassutto (avvocatura per i diritti LGBT Rete Lenford), Antonella Risi e Sarah Bonte (coppia trascritta a Milano). Sabato 28 febbraio alle ore 16.00, ANNAMARIA TESTA ci racconterà attraverso spot italiani e stranieri GLI OMOSESSUALI VISTI DALLA PUBBLICITÀ. Un nuovo spaccato di società che sottolinea quanto alcune aziende nostrane siano più avanti della politica. Sul palco interverranno anche Valerio di Bussolo (Manager PR Ikea) e Fulvio Zendrini (esperto di comunicazione e Presidente de Le cose cambiano).

Domenica 1 marzo alle ore 11.00 parleremo di migranti, ragazze e di ragazzi in fuga dai loro paesi per discriminazioni sessuali. Animeranno il dibattito L’AMORE RUBATO il giornalista Michele Sasso (L’Espresso), Massimo Cipolla (Asgi), Jonathan Mastellari (MigraBo LGBT) e Paola Pirani (Amnesty International).

Si parlerà anche di sport. Domenica 1 marzo alle ore 16.00, l’attore CARLO GABARDINI (il mitico Olmo di Camera Café) incontrerà i ferraresi Roosters Rugby Seven per gridare no all’omofobia e alla transfobia. In collegamento dallo stadio San Siro di Milano interverrà inoltre il giornalista sportivo PAOLO COLOMBO (La7), che presenterà la nuova campagna “Allacciamoli” di Paddy Power.

L’ultimo incontro del festival è dedicato a Sebastiano Mauri e al matrimonio egualitario. Domenica 1 marzo alle ore 18.00, lo scrittore di origine italo-argentina presenterà il suo nuovo libro IL GIORNO PIÙ FELICE DELLA MIA VITA, attraverso una lunga intervista condotta dalla giornalista Stefania Andreotti. Ci saranno inoltre due divertenti spettacoli teatrali.

Venerdì 27 febbraio alle ore 21.30, Alessandro Liuzzi e Andrea Zantonello metteranno in scena DA COSA NASCE CASA, commedia dolceamara che affronta con intelligenza e ironia l’amore tra due ragazzi precari, alle prese con una difficile convivenza forzata. In collaborazione con Arcilesbica Ferrara, Sabato 28 febbraio alle ore 21.30 sarà la volta di DIARIO DI UNA DONNA DIVERSAMENTE ETERO, interpretato da LE BRUGOLE, popolare duo comico di Zelig Off. Annagaia Marchioro e Roberta Lidia De Stefano, dirette da Paola Galassi, mettono in scena le tragicomiche vicende di una donna che ama le donne: cabaret sulla vita e sull’amore ad altissimo rischio d’innamoramento

TAG – FESTIVAL DI CULTURA LGBT

vi aspetta a Ferrara

da venerdì 27 febbraio a domenica 1 marzo 2015

presso Sala Estense (P.zza del Municipio).

Info: 393 5749359 – info@circomassimo.org

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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