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da: ufficio stampa Meis

Prosegue per tutta la giornata di domani 13 ottobre, presso il Salone d’Onore dell’Istituto di Cultura “Casa Giorgio Cini” (Via Boccacanale di S. Stefano, 24), il convegno internazionale “Gli ebrei nella storia del Friuli-Venezia Giulia. Una vicenda di lunga durata”, promosso dalla Fondazione Meis (Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah), in collaborazione con l’Università degli Studi di Udine e il suo Dipartimento di Scienze Umane, il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Trieste, la Comunità Ebraica di Trieste e l’Associazione per lo Studio dell’Ebraismo delle Venezie.
“Gli ebrei a Trieste, Gorizia e Gradisca” è, in particolare, il tema su cui si confronteranno autorevoli rappresentanti delle Università di Trieste, Udine e Bari, dello Smith College di Northampton, dell’Universität Trier e della Facoltà Teologica del Triveneto, per indagare la presenza e il ruolo degli ebrei in un territorio di confine e a maggioranza cristiana quale il Friuli-Venezia Giulia, per secoli diviso fra i domini della Repubblica di Venezia e quelli dell’Impero asburgico, dal Medioevo ai nostri giorni, passando il tragico strappo della Shoah.
Le relazioni di alto profilo scientifico in programma Martedì 13 verteranno sulla vita economica e sociale degli ebrei a Trieste fra Medioevo ed età moderna, sulla borghesia triestina ebraica tra Ottocento e Novecento, sulle conversioni – indicatori di assimilazione? – a Trieste dall’Ottocento agli anni Trenta, sul Sionismo a Trieste dalle origini agli anni Trenta, sul tempo delle persecuzioni dal fascismo all’occupazione nazionalsocialista, sulle famiglie ebraiche delle “Contee di Gorizia e Gradisca” in età moderna e contemporanea, sulle figure del rabbino e filosofo Isacco Samuele Reggio e di Graziadio Isaia Ascoli, protagonista della civiltà del Risorgimento.
Il convegno si inserisce nell’ambito delle iniziative che da tempo il Meis organizza e sostiene, per approfondire i secolari casi degli ebrei in Italia e in Europa, ed è patrocinato dal Comune di Ferrara, da Ucei (Unione delle Comunità Ebraiche Italiane) e dalla Comunità Ebraica di Ferrara.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it