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Da Tper

In crescita utile, ricavi e passeggeri per la prima realtà del settore in regione per volume d’affari e di servizi. Utile d’esercizio di 7,8 milioni; distribuiti dividendi agli azionisti per 4,6 milioni. Presentato ai Soci anche il Bilancio di Sostenibilità

L’Assemblea dei Soci di Tper ha approvato all’unanimità il bilancio consuntivo 2016. Un risultato all’insegna del consolidamento dell’equilibrio economico conseguito negli anni presentato dal Consiglio d’Amministrazione nominato nel 2015, composto dalla Presidente e Amministratore Delegato Giuseppina Gualtieri e dai consiglieri Giovanni Neri e Francesco Badia.
In rappresentanza dei tre maggiori soci – Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna e Città Metropolitana di Bologna – erano presenti rispettivamente l’Assessore regionale Raffaele Donini, l’Assessora comunale Irene Priolo e il Consigliere della Città Metropolitana, Marco Monesi,; per il Comune e la Provincia di Ferrara l’Assessore Aldo Modonesi; per l’ACT di Reggio Emilia il Direttore Michele Vernaci e rappresentanti di altri azionisti.
Il presidente e amministratore delegato Gualtieri ha illustrato i dati del consuntivo 2016 di Tper che si è chiuso con un utile lordo di 15,4 milioni di Euro e 7,6 milioni di imposte, per un utile netto dell’esercizio 2016 di 7,8 milioni di euro. Il consolidamento economico-finanziario di Tper, rafforzato in questi anni, si accompagna ad una gestione prudenziale e alla continua crescita delle performance in ogni ambito.
Il presidente ha presentato la relazione ripercorrendo i dati di gestione e i fatti salienti dell’anno. Si ricorda in particolare l’incremento di utenza, che prosegue il positivo trend registrato dal 2013 e ha visto aumentare dell’1,66% nell’ultimo anno i passeggeri trasportati (oltre 150 milioni in totale tra servizi su gomma e ferroviari). Anche i ricavi da vendita di titoli di viaggio fanno segnare un ulteriore aumento su base annua del 3,9%, che si somma alla sostanziosa crescita conseguita nel periodo 2012-2015 (+22,2%).In aumento anche gli abbonamenti annuali (oltre 81.000) e quelli mensili (oltre 623.000)venduti nel 2016, così come i chilometri percorsi da bus e treni Tper (+0,7% i km effettuati su gomma e +1,73% in ambito ferroviario).
Gli Enti azionisti, nell’approvare all’unanimità il bilancio della Società, hanno confermato la proposta di distribuzione di dividendi per oltre 4,6 milioni di euro, pari al 60% dell’utile conseguito nell’esercizio.
In particolare l’Assessore Donini ha espresso il proprio apprezzamento per i risultati presentati con il bilancio 2016 di TPER: un’azienda sana e con un bilancio in utile che segna un forte aumento dei passeggeri e importanti investimenti messi in campo.
La annunciata ripartizione ai soci di una parte degli utili – a parere dell’assessore regionale – permetterà di investire risorse per il trasporto pubblico locale e per il mantenimento dei servizi per i cittadini.
L’assessore Priolo, nel riportare i complimenti del sindaco per i risultati raggiunti, ha espresso soddisfazione per la raggiunta solidità aziendale e per gli importanti risultati non solo economici, che hanno contribuito a rendere l’azienda una eccellenza nazionale.
Il dottor Monesi, nell’esprimere a suo volta soddisfazione per i risultati di bilancio, ha ricordato l’importanza del lavoro fatto nella lotta all’evasione e ha invitato la società a continuare nell’impegno profuso anche per la qualità dei servizi.
Sono intervenuti poi gli altri azionisti associandosi alle valutazioni positive per risultati non scontati.
I soci hanno espresso un ringraziamento al Consiglio di Ammnistrazione, al managment e al personale tutto per l’impegno e per i risultati raggiunti.
Nella seduta assembleare sono state inoltre presentate ai Soci le relazioni del collegio sindacale e della società di revisione e il bilancio consolidato di gruppo, che comprende anche le società controllate da Tper che è principale azionista di Seta (attraverso la controllata Herm), azionista di minoranza di Start Romagna e controlla altre società fra cui la società Dinazzano Po, attiva nel trasporto ferroviario di merci. Il bilancio di gruppo – il cui valore della produzione supera i 309 milioni di euro – registra anch’esso un risultato positivo d’esercizio (utile netto di 7,6 milioni di euro) in linea con quello della capogruppo.
Tper gestisce i servizi di trasporto attraverso consorzi di partnership anche con aziende private e svolge le attività a seguito dell’aggiudicazione di procedure ad evidenza pubblica europee, operando quindi in sistemi di mercato concorrenziale.
È stato presentato oggi ai Soci anche il Bilancio di Sostenibilità, alla sua terza edizione, a conferma di un impegno che l’azienda ritiene importante. Anche come prima realtà del settore del trasporto pubblico in regione per volume d’affari e di servizi, Tper è consapevole della propria responsabilità sociale di azienda integrata della mobilità che si occupa di trasporto pubblico locale automobilistico e ferroviario e che partecipa, anche in qualità di soggetto gestore, ad attività di attuazione ed implementazione di importanti progetti di mobilità territoriale, fino alla gestione di servizi complementari, tra cui l’accertamento delle infrazioni, il rilascio dei contrassegni e la gestione del bike sharing e del car sharing del Comune di Bologna.
L’assemblea è stata anche occasione per il Consiglio d’Amministrazione di Tper per ringraziare, alla presenza della proprietà, il management ed il personale tutto, che hanno consentito di raggiungere i risultati presentati; un ringraziamento esteso anche agli Enti locali ed alle Agenzie per la Mobilità, ferroviaria e di bacino, per la piena collaborazione nell’ambito dei rispettivi ruoli.
I soci di Tper sono la Regione Emilia-Romagna (con il 46,13% delle quote), il Comune di Bologna (30,11%), la Città Metropolitana di Bologna (18,79%), l’Azienda Consorziale Trasporti ACT di Reggio Emilia (3,06%), la Provincia di Ferrara (1,01%), il Comune di Ferrara (0,65%); completano la compagine societaria Ravenna Holding Spa e le Province di Mantova, Modena, Parma, Reggio Emilia e Rimini con lo 0,04% delle quote ciascuna.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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