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da: Associazione Culturale Jazzlife

In programma giovedì 8 ottobre al ristorante “Al Cantinon” l’organ quartet Manuzzi-Barbieri-Mantovani-Poltronieri. Per la serata, dal titolo “Jazz & Wine”, in tavola una selezione della cucina comacchiese con assaggi della “Regina delle Valli”

Volge al termine Comacchio Jazz, la rassegna musicale all’interno del cartellone eventi della Sagra dell’Anguilla. Fino al 10 ottobre 2015 ancora tanta musica promossa dall’Associazione Culturale Jazz Life. Penultimo appuntamento quello di giovedì 8 ottobre alle ore 21.30 presso il ristorante “Al Cantinon” di Comacchio con il quartetto costituito da Roberto Manuzzi (sax), Lele Barbieri (batteria), Massimo Mantovani (piano elettrico) e Roberto Poltronieri (chitarra).
Quattro musicisti di consolidata fama si ritrovano nel soul dei sassofonisti “graffianti” degli anni ‘50 e ’60, come Stanley Turrentine, Eddie “lockjaw” Davis e King Curtis, ispirandosi agli “organ quartet”.
In tavola per l’occasione, una selezione della cucina comacchiese con assaggi della “Regina delle Valli”: antipasto con assaggio di crostino con carpaccio di anguilla, crema di zucca con croccante di calamari e gocce di aceto balsamico tradizionale di Modena. Primo piatto con paglia e fieno al ragù bianco di pesce, sorbetto, secondo con frittino senza lische e assaggio di bracioline di anguilla e zucchine a julienne. Disponibile anche il menu alla carta con ampia scelta secondo la tradizione del Cantinon.
La serata è una gustosa anteprima della rassegna jazz invernale 2015/2016 del Cantinon, locale d’eccellenza che da anni unisce il piacere della buona cucina alla musica. Il calendario invernale ospiterà come di consueto grandi protagonisti del panorama jazz italiano e internazionale.
Costo della serata 38,00 € vini inclusi.
Prenotazione consigliata al num. 0533 314252.
Prossimo e ultimo appuntamento: Sabato 10 ottobre 2015 con il Maurizio Rolli Quintet.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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