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Comunicato stampa Gruppo Hera.

La multiutility festeggia la ricorrenza di domani, che ci ricorda l’importanza dell’impegno quotidiano per costruire già oggi il nostro futuro sostenibile, alleandosi con le nuove generazioni. La maratona di idee HERAthon ha decretato infatti i membri del team creativo GenHERAtion On Board che saranno guidati dall’architetto Mario Cucinella.

La ripetitività di alcuni appuntamenti sul calendario ha un preciso significato: consente e talvolta impone di ritagliarsi del tempo per riflettere sul significato di gesti e impegni quotidiani. E soprattutto sul loro scopo. È così anche e soprattutto per la Giornata Mondiale dell’Ambiente, che ricorre domani 5 giugno, e che dirotta l’attenzione di tutto il mondo sui temi ambientali, a partire da sostenibilità ambientale, transizione energetica e resilienza. Tutti concetti e impegni centrali, che hanno però bisogno di gambe per camminare. Le Nazioni Unite, infatti, dedicheranno questa giornata alla riflessione sulla centralità delle nuove generazioni per la restaurazione di un equilibrio climatico, l’unica strada per un domani sostenibile.

Con la medesima convinzione il Gruppo Hera, da sempre impegnato per la tutela del Pianeta e dei territori in cui opera, ha deciso quest’anno di fare qualcosa in più, per dimostrare la volontà di coinvolgere le comunità locali servite. Si è svolta infatti ieri in diretta streaming dalle 9 alle 21 la maratona HERAthon, durante la quale ragazzi tra i 20 e 28 anni si sono sfidati a colpi di idee per risolvere i problemi più disparati e complessi con altrettante proposte innovative. Grazie a questo appuntamento, la multiutility ha selezionato 24 giovani emiliano-romagnoli, il team creativo GenHERAtion On Board, che – guidati dall’architetto Mario Cucinella – avranno il compito di progettare soluzioni sostenibili per la città del futuro. Un appuntamento che ha confermato la validità e la creatività dei giovani sui temi ambientali, tanto da spingere la multiutility a premiare un team in più del previsto: sette in totale.

Il Gruppo Hera, con questo progetto e in questa ricorrenza, conferma ancora una volta la volontà e l’impegno per la tutela del Pianeta, che si è strutturato nel tempo su tre direttrici: perseguimento della neutralità di carbonio, rigenerazione delle risorse ed economia circolare, abilitazione alla resilienza e innovazione. Tutto, tenendo saldi tre principi guida, riassumibili in 3P: Pianeta, Prosperità e Persone. Queste ultime non solo come fruitrici di servizi e soluzioni, ma soprattutto come vere protagoniste del domani, da coinvolgere, informare e sensibilizzare.

Nella stessa ottica si inserisce l’impegno dell’azienda per dialogare con i territori, puntando a offrire contenuti autorevoli e ingaggiando interlocutori di alto profilo. In occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, continua infatti la collaborazione con il meteorologo Luca Mercalli, il volto principale della campagna RigenerAzioni del Gruppo Hera.

 

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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