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da: ufficio stampa GAL Delta 2000

Un grande successo per la Kermesse di eventi che il Gruppo di Azione Locale DELTA 2000 ha presentato all’Esposizione universale di Milano per svelare al mondo i Tesori del Parco del Delta del Po.

Il Parco del Delta del Po protagonista dell’EXPO per due giornate. A pochi passi da Piazza Italia, il centro geometrico di Expo, all’incrocio tra il cardo e il decumano, davanti allo spazio della piazzetta della Regione Emilia-Romagna si snoda la fila dei visitatori diretti verso il padiglione italiano che hanno assistito ai numerosi eventi che DELTA 2000 ha organizzato per le due giornate di protagonismo del Delta del Po. Sotto gli occhi incuriositi dei turisti provenienti da tutto il mondo, accompagnate dalle eleganti coreografie a cura dell’accademia di danza Surya Dance, sono state presentate le prossime edizioni di Sapore di sale, l’evento enogastronomico dedicato al prodotto cervese per eccellenza, il sale dolce, e alla Sagra dell’anguilla, la regina del Parco, che si terrà a Comacchio dal 25 settembre all’11 ottobre.
Altro protagonista è stato il riso del Delta con la presentazione delle opere vincitrici del concorso internazionale “Riso e… Sorriso” con un ospite d’onore, il commissario del padiglione del Vietnam, Lyan Palm e con i collegamenti in videoconferenza con i vincitori esteri dal Vietnam e dall’India, preludio di futuri rapporti di collaborazione e gemellaggi con i principali paesi produttori di riso al mondo.
Metti riso, anguilla, sale, asparago, vini delle sabbie, vino burson, coppia ferrarese, valli, pesca, amore per la natura, metti gli strumenti indispensabili dell’artista quali tele, colori e pennelli ed ottieni “C’e’ acqua per tutti”, l’evento che ha coinvolto i visitatori con tocchi di pennello hanno disegnato il Delta del Po e la sua biodiversità. Protagonista di questa giornata il Centro di Educazione Ambientale – La Fabbrica dell’Acqua fortemente voluta da CADF, l’acquedotto del Delta che con laboratori artistico-creativo e di pittura ha animato lo spazio di EXPO, proseguendo la sua missione di divulgazione di un bene universale quale l’acqua, attraverso la conoscenza e valorizzazione di uno dei territori più suggestivo: il Delta del Po.
E non poteva mancare il birdwatching che con i laboratori di Aqua, adulti e piccini, hanno partecipato al gioco del riconoscimento delle sagome degli uccelli del Delta del Po: airone, fenicotteri, svasso maggiore, cavaliere d’Italia ecc. Birdwatching e danza, possiamo dire una metafora che ha ottenuto un grande successo di attenzione da parte del pubblico: uccelli in volo interpretati con coreografie di danza classica, moderna e contemporanea hanno incantato il pubblico del Cardo.
Oltre al pubblico internazionale di EXPO le due giornate del Delta del Po, sono state omaggiate dalla visita del Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonacini, il Cav. Paolo Bruni, numerosi gli amministratori locali, tra i quali il Sindaco di Comacchio Marco Fabbri il Sindaco di Mesola Gianni Padovani, il vice Sindaco di Jolanda di Savoia, l’Assessore Guido Guerrieri del Comune di Ravenna, rappresentati al turismo del Comune di Cervia, del Parco del Delta del Po. E non è mancata la stampa con collegamenti web radio e televisione. Grande la soddisfazione del Presidente del GAL DELTA 200 Lorenzo Marchesini e del Consigliere delegato Mauro Conficoni che hanno presidiato lo spazio insieme alla coordinatrice del GAL DELTA 2000, Angela Nazzaruolo, e lo staff di DELTA 2000. Dichiara il Presidente Lorenzo Marchesini “ E’ stata un’occasione importante per il nostro territorio, una vetrina quella di EXPO che ci ha dato l’opportunità di svelare al mondo i nostri valori e tesori del Delta del Po. Tesori che devono essere presidiati, valorizzati e promossi, ed è per questo che ci impegneremo nei prossimi anni e con i nuovi strumenti dei fondi strutturali e per lo sviluppo locale del territorio del Delta del Po”.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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