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da: organizzatori
Ieri sera l’inaugurazione della nuova sede ristrutturata, con i nuovi impianti Viarossa
OCM Clima ha inaugurato la propria sede ristrutturata a Fusignano. Alla festa presenti anche il sindaco di Fusignano Nicola Pasi, il sindaco di Lugo Davide Ranalli e il consigliere regionale Mirco Bagnari.
Si è svolta ieri sera la festa per l’inaugurazione della sede ristrutturata di OCM Clima, storica azienda fusignanese che si produce sistemi per la ventilazione di ambienti domestici, lavorativi ed insutriali. All’iniziativa, oltre a un centinaio di invitati, erano presenti il sindaco di Fusignano Nicola Pasi, il sindaco di Lugo Davide Ranalli e il consigliere regionale Mirco Bagnari. Dopo il taglio del nastro, si è esibita la Anna Camporeale Band.
OCM Clima è un’azienda di Fusignano che opera da oltre cinquant’anni nel trattamento dell’aria, realizzando la progettazione, la produzione e l’installazione di nuovi impianti aeraulici, destinati sia ad ambienti dedicati al soggiorno delle persone che a strutture di produzione industriale.
In linea con la filosofia dei propri prodotti – e in particolare di quelli a marchio Viarossa, impianti di moderno design destinati a spazi residenziali, uffici, edifici pubblici – l’azienda ha scelto di riqualificare completamente la propria sede operativa, con una ristrutturazione durata alcuni mesi e terminata di recente, curata dall’architetto lughese Chiara Preti: restyling che oggi ne mette in luce gli aspetti di qualità ambientale, comfort operativo, attenzione estetica.
Aspetti che non vogliono essere fini a se stessi, ma avere obiettivi diversi e integrati. Da un lato, una migliore qualità della vita quotidiana di chi vive ed opera in azienda: grazie a una nuova articolazione degli spazi, ad una ristrutturazione energetica che oggi porta alla certificazione di Classe A, all’effetto benefico di quegli stessi impianti aeraulici che OCM Clima propone sul mercato. Dall’altro, una nuova fruizione anche da parte degli ospiti esterni: siano essi i clienti, ospitati in ambienti chiari, luminosi e dal moderno design; agli studenti che partecipano ai corsi per cui l’azienda è stata recentemente selezionata, all’interno di un’aula didattica appositamente studiata; agli artisti che – a partire da Mauro Malafronte, a cui si devono le opere ospitate per l’inaugurazione – in futuro verranno chiamati ad abbellire le pareti e le superfici della sede.
In particolare, tutti gli ambienti di cui la sede è composta sono serviti dagli impianti Via Rossa, il “prodotto” principale e più caratterizzante dell’azienda fusignanese: impianti che possono essere adatti ad ogni tipo di ambiente chiuso (appartamenti, uffici, locali pubblici, scuole, ospedali…).
In particolare, gli impianti Viarossa hanno alcune caratteristiche che li rendono unici:
– in primo luogo, garantiscono la qualità dell’aria degli ambienti in cui sono inseriti, e quindi la salute di chi li vive: col sistema di filtrazione si impedisce infatti l’ingresso delle polveri e degli inquinanti, con il controllo dell’umidità si evitano le muffe alle pareti, e la filtrazione va ad aggiungersi al ricambio dell’aria costante, senza dover aprire le finestre (e quindi senza dispersioni termiche);
– hanno caratteristiche estetiche personalizzabili (per materiale, forme, colori, finiture) per cui diventano elementi d’arredo, integrabili con gusto in qualsiasi ambiente;
– permettono risparmi di spesa: per installarli non si realizzano controsoffitti e spesso non si utilizzano gli isolamenti termici, in quanto la canalizzazione è inserita a vista nell’ambiente. Inoltre si possono installare le luci nella stessa canalizzazione dell’aria;
– prevedono una distribuzione e una diffusione della quantità d’aria personalizzabile ed omogenea nell’ambiente, garantendone il comfort.
Nella foto, il taglio del nastro. Al centro i tre soci di OCM Clima – Andrea Minguzzi, Simonetta Zalambani e filippo Zalambani. A sinistra il sindaco di Fusignano, Nicola Pasi; a destra il consigliere regionale Mirco Bagnari.
Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.
Se già frequentate queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica dell’oggetto giornale [1], un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.
Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani. Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito. Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.
Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare il basso e l’altocontaminare di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta. Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle “cose che accadono” dentro e fuori di noi”, denunciare il vecchio che resiste e raccontare i germogli di nuovo, prendere parte per l’eguaglianza e contro la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo..
Con il quotidiano di ieri, così si dice, ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Tutto Periscopio è free, ogni nostro contenuto può essere scaricato liberamente. E non troverete, come è uso in quasi tutti i quotidiani, solo le prime tre righe dell’articolo in chiaro e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.
Sembra una frase retorica, ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni” . Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come quelli immateriali frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e ci piacerebbe cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e ogni violenza.
Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”, scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori) a tutti quelli che coltivano la curiosità, e non ai circoli degli specialisti, agli addetti ai lavori, agli intellettuali del vuoto e della chiacchera.
Periscopio è di proprietà di una S.r.l. con un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratico del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.
Nato quasi otto anni fa con il nome ferraraitalia [2], Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Conta oggi 300.000 lettori in ogni parte d’Italia e vuole crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma anche e soprattutto da chi lo legge e lo condivide con altri che ancora non lo conoscono. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante. Buona navigazione a tutti.
Francesco Monini
[1] La storia del giornale è piuttosto lunga. Il primo quotidiano della storia uscì a Lipsia, grande centro culturale e commerciale della Germania, nel 1660, con il titolo Leipziger Zeitung e il sottotitolo: Notizie fresche degli affari, della guerra e del mondo. Da allora ha cambiato molte facce, ha aggiunto pagine, foto, colori, infine è asceso al cielo del web. In quasi 363 anni di storia non sono mancate novità ed esperimenti, ma senza esagerare, perché “un quotidiano si occupa di notizie, non può confondersi con la letteratura”.
[2] Non ci dimentichiamo di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno il giornale si confeziona. Così Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto.
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L'INFORMAZIONE VERTICALE