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Da: Ufficio Stampa Camera di Commercio Ferrara

Imprese agricole più sicure con i contributi a fondo perduto messi a disposizione dal Comune di Masi Torello, in collaborazione con la Camera di commercio e le associazioni di categoria, per l’acquisto e l’installazione di sistemi di sicurezza e di videosorveglianza. In caso di possibilità di rapina, dunque, l’imprenditore potrà attivare in tempo reale l’invio delle immagini alle postazioni delle sale e delle centrali operative, dove sscatterà un allarme sonoro e saranno così visualizzate tutte le informazioni relative all’impresa, per un pronto intervento.

Del resto, fa sapere la Camera di commercio, la criminalità economica frena e non poco il fatturato anche delle imprese ferraresi: 2 imprenditori su 5 vedrebbero aumentare il proprio giro d’affari in assenza di illegalità. Corruzione, frodi finanziarie, lavoro sommerso, furti e rapine sono a giudizio delle aziende gli ambiti di attività illegale maggiormente presenti nel contesto economico provinciale. Un fenomeno in crescita secondo più di tre aziende su 5.

“Il Comune di Masi Torello – ha sottolineato il Sindaco Riccardo Bizzarri – sta lavorando da tempo – e in modo ancora più determinato negli ultimi mesi – per ascoltare gli agricoltori e le associazioni che li rappresentano e raccogliere il loro grido d’allarme sulla gravità degli atti criminosi che li danneggiano. Furti (di macchinari, razzia di prodotti e produzioni già trasformate, assalti notturni alle aziende e danneggiamento doloso di vigneti, frutteti e campi coltivati) che incidono per centinaia di migliaia di euro sulla dotazione tecnica e infrastrutturale delle imprese, oltre che sulla crescita esponenziale dei costi necessari ad approntare delle difese. Attraverso il bando – ha concluso il Sindaco – vogliamo sostenere una decisa azione di prevenzione che migliori i livelli di sicurezza nelle zone rurali, soprattutto in quelle più isolate”.
“La legalità costituisce presupposto ineludibile per la piena espressione delle potenzialità del sistema produttivo, per il corretto dispiegarsi degli effetti delle politiche economiche e per l’efficacia dell’azione redistributiva, finalizzata a corrispondere alla crescente esigenza di inclusione sociale”. Così il presidente della Camera di commercio, Paolo Govoni, che, dopo aver ringraziato il Sindaco e l’intera Giunta del Comune di Masi Torello per aver voluto, ancora una volta, collaborare con la Camera di commercio, ha aggiunto: “Gli imprenditori confidano in un clima di fiducia e in uno sviluppo duraturo perché sostenibile. Abbiamo bisogno di guardare avanti, di mettere in gioco le energie migliori: a questo impegno siamo tutti chiamati”.

Il bando, presentato questa mattina (14 gennaio) alle imprese ed agli organi di informazione presso la sede della Camera di commercio, resterà aperto, fino ad esaurimento delle risorse disponibili, dal 21 gennaio e fino al 30 aprile prossimi e finanzierà, tra l’altro, anche serrande e saracinesche, telecamere termiche, dispositivi aggiuntivi di illuminazione notturna esterna, automazione degli accessi aziendali e/o nella gestione delle chiavi.

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CAMERA DI COMMERCIO


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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