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Da: Simone Saletti, Sindaco di Bondeno

FUNERALI DON CELESTINO. IL SINDACO DI BONDENO SI RECA ALLA FUNZIONE RELIGIOSA PER STRINGERSI ATTORNO ALLA COMUNITÀ VIGARANESE

Il commiato del Sindaco, Simone Saletti: «Un lutto improvviso dall’effetto dirompente. Mi stringo solidale alla comunità religiosa e laica vigaranese, la quale non ha perso soltanto un parroco, ma anche una persona stimabile e profonda»

Il sindaco di Bondeno, Simone Saletti, ha deciso di recarsi ai funerali di Don Celestino, il parroco di Vigarano, venuto a mancare all’improvviso pochi giorni fa. «Mi stringo solidale alla comunità vigaranese, a nome di tutti i cittadini di Bondeno che rappresento, per il lutto improvviso e dirompente che ha subito – sono le parole di Saletti –. Don Celestino era un parroco energico, coinvolgente e dinamico. Ha continuato a frequentare le comunità di Stellata e Zerbinate nei momenti di festa anche quando non era più il parroco di quelle sedi, a testimonianza del rispetto e dell’attaccamento che aveva per i suoi (ex) parrocchiani. Ciò che rimarrà per sempre nei nostri cuori, e che sicuramente ci mancherà di più, sono il suo sorriso e la sua sonora risata». Da cittadino bondenese, il tragico evento non può non ricondurre all’altra recente pagina di storia matildea, che ha riguardato la triste scomparsa di Monsignor Marcellino Vincenzi nel 2018: «Conosco personalmente il dolore che si prova nel perdere una figura di grande riferimento spirituale per la comunità – commenta il sindaco –. Adesso è il tempo del commiato, ma presto verrà il tempo del ricordo e della memoria, e in questo senso don Celestino merita un posto d’onore nelle pagine della nostra storia locale».

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

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Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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