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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna
Politiche per la salute – Quasi 8 miliardi per le aziende sanitarie, l’assessore Lusenti: “Certezze alle aziende mantenendo l’equilibrio economico-finanziario, nonostante il quadro nazionale ancora incerto”. Da Piacenza alla Romagna, il riparto azienda per azienda

Bologna – Ammonta a quasi 8 miliardi di euro (7.758, 677 milioni) il finanziamento del Fondo sanitario regionale per l’anno 2014, in aumento dello 0,82% sul 2013, secondo la proposta di delibera che ha ottenuto oggi il parere positivo della Commissione Politiche per la salute e politiche sociali dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna. All’Azienda Usl di Ferrara sono assegnati 607.350.346 euro.

Rimane invariata al 7,44% rispetto al 2013, la stima della quota di accesso della Regione al Fondo sanitario nazionale che è stato al momento finanziato con risorse certe pari a 107, 901 miliardi di euro. Una dote, per il Servizio sanitario nazionale, che potrebbe aumentare di altri 2 miliardi di euro (portando il finanziamento totale a quota 109,9 miliardi) in base a quanto verrà definito dal Patto per la salute Governo-Regioni, tutt’ora in corso di discussione.

“Di fronte al quadro nazionale che presenta ancora elementi di incertezza sia nella programmazione che nei finanziamenti – ha spiegato l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Carlo Lusenti – , abbiamo deciso di operare con la massima prudenza, per dare comunque certezze alla programmazione delle Aziende sanitarie. Il nostro obiettivo è sempre quello di mantenere alta la qualità dei servizi e delle prestazioni, continuando a rispettare l’equilibrio economico-finanziario, vincolo sia per le aziende che per tutto il sistema sanitario regionale”.

Per il riparto alle Aziende regionali, si è dunque deciso di considerare le disponibilità finanziarie nazionali certe, che come detto ammontano a 107,901 miliardi di euro, anche perché in sede nazionale non è stato ancora deciso se e quanto potranno incidere sulla sanità i nuovi provvedimenti governativi di revisione della spesa (spending review).

In questo quadro, dunque, la sanità dell’Emilia-Romagna può contare attualmente su 7.637,297 milioni di euro di finanziamento nazionale per i Livelli essenziali di assistenza (Lea), cui si aggiungono 121,38 milioni di riparto per la regione di risorse del Fondo nazionale per il finanziamento di obiettivi di carattere prioritario.

“Oltre a queste risorse – ha ricordato Lusenti – anche per il 2014 la Regione ha confermato un impegno finanziario aggiuntivo a sostegno del sistema di welfare, mettendo a disposizione 150 milioni di euro dal bilancio pluriennale 2014-2016”.

Queste risorse verranno utilizzate per finanziarie con 50 milioni le prestazioni aggiuntive, rispetto a quelle comprese nei Lea, garantite dal Servizio sanitario dell’Emilia-Romagna, e per 50 milioni a integrazione della dotazione del Fondo regionale per la non autosufficienza. Dall’ammontare complessivo, inoltre, 50 milioni di euro verranno utilizzati per la copertura finanziaria delle anticipazioni di liquidità erogate dallo Stato nei pagamenti: “in questo modo – ha sottolineato l’assessore – continueremo ad avere tempi di pagamento ai fornitori tra i più bassi in Italia, che rispetto agli attuali 90 giorni potranno ulteriormente scendere”.
Il provvedimento esaminato in Commissione ha previsto anche le disponibilità del Fondo regionale per la non autosufficienza: nel 2014 potrà contare su un finanziamento di 430,6 milioni di euro, cui si aggiunge la quota del Fondo nazionale riconosciuta alla Regione che per il 2014 è stimata in 27 milioni, arrivando dunque a un finanziamento complessivo di 457,6 milioni (contro i 452,3 milioni del 2013).

Il riparto delle risorse 2014 tra le aziende del servizio sanitario regionale
L’assegnazione delle risorse alle Aziende Usl della regione segue criteri predefiniti, che tengono conto della numerosità della popolazione assistita in ogni ambito territoriale di competenza, ponderata in base alle caratteristiche socio-demografiche e ai bisogni di salute della popolazione delle varie aree geografiche.
Il modello si basa sul finanziamento dei Lea, sull’applicazione del sistema tariffario, sul finanziamento delle funzioni integrative a sostengo degli investimenti, a sostegno delle riorganizzazioni e a garanzia dell’equilibrio economico-finanziario.

Le risorse sono così assegnate alle Aziende Usl (in euro):

Piacenza 472.678.177

Parma 685.300.745

Reggio Emilia 780.560.504

Modena 1.062.397.269

Bologna 1.389.145.476

Imola 209.239.918

Ferrara 607.350.346

Romagna 1.750.510.199

Vengono inoltre assegnati direttamente 233,04 milioni di euro complessivi alle Aziende Ospedaliere, Ospedaliero-Universitarie, all’Istituto ortopedico Rizzoli e agli IRCSS regionali per qualificazione delle attività di eccellenza, integrazione tariffaria per impatto ricerca e didattica, riorganizzazioni, investimenti e garanzia dell’equilibrio economico-finanziario.

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