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FLASH MOB 22 NOVEMBRE: sottofinanziamento del diritto allo studio, questione abitativa e trasporti

L’Unione degli universitari dell’Emilia-Romagna annuncia per il 22 Novembre il flash mob contro il
sottofinanziamento del diritto allo studio, in vista del 17 Novembre, “Giornata internazionale dellə
studentə”.
Ancora una volta ci sentiamo chiamatə a denunciare il sottofinanziamento dell’istruzione pubblica,
tematica non ancora prioritaria nell’ordine del giorno del Governo. L’Università deve assumere un ruolo
centrale nello sviluppo del paese, e gli attuali finanziamenti non garantiscono il diritto all’istruzione, non
consentono che chiunque, a prescindere dalle condizioni economiche, possa accedere alla formazione
universitaria.
Ciò non fa altro che aumentare le differenze economiche e sociali che già gravano sullə giovanə italianə.
Per non parlare della scarsità di strutture che ospitino lə studentə fuorisede, derivante anch’essa dalla
mancanza di fondi.
In una fase in cui si parla di investimenti, riforme e ripartenza, resta infatti marginale il tema dell’accesso
alla formazione, che ha spesso ancora dei costi proibitivi, a dispetto del confronto con gli altri paesi europei che ci vede terzultimi per numero di giovanə laureatə.
Se vogliamo davvero costruire un’alternativa alle macerie sociali che la pandemia ha lasciato, e un futuro che sappia coniugare giustizia climatica e sociale per appianare le disuguaglianze, dobbiamo partire dall’investire nel diritto allo studio, nel libero accesso, in una ricerca che faccia gli interessi pubblici e non dei privati.
Saremo, quindi, in piazza perché:
– Vogliamo un diritto allo studio che consenta a tuttə, a prescindere dalle condizioni economiche, di
accedere alla formazione universitaria;
– Per un intervento regionale volta ad affrontare la questione abitativa universitaria, sempre più
critica;
– Vogliamo un aumento delle agevolazioni che permettano agli studentə di vivere nelle loro città
universitarie.

RUA/UDU Ferrara

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Riceviamo e pubblichiamo



PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)